Borse: ribasso al capolinea? Eur/Usd, Oro e Petrolio, che fare?

Le Borse sono in consolidamento su dei livelli considerati tutto sommato accettabili per questa dinamica correttiva. La view di Emanuele Rigo.

Di seguito riportiamo l’intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro si è riportato sulla parità dopo le dichiarazioni di Powell a Jacksone Hole. Quali i possibili scenari ora?

La parità è un livello abbastanza importante per l’euro-dollaro, perchè sancisce sostanzialmente la direzione della Fed per quanto riguarda i rialzi dei tassi.

Dopo aver toccato dei minimi pocos sotto 0,99, il cross ha avviato un rimbalzo anche abbastanza deciso sulle prospettive della BCE di un rialzo dei tassi.

Non abbiamo sicurezza di quanto sarà l’incremento del costo del denaro, ma l’8 settembre ci si aspetta almeno un aumento di 50 punti base.

Questo in un contesto in cui alcuni dei driver principali dell’inflazione iniziano ad appiattirsi. Si pensi al prezzo del gas che in un paio di giorni ha perso circa il 30% dai massimi, sull’annuncio dell’intenzione da parte dell’Europa di fissare un tetto al prezzo.

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Ciò sta contribuendo ad allentare la pressione rialzista sulle commodity, insieme alle tinte fosche sull’economia.

Su questo scenario dinamico, le prospettive sono per una prosecuzione della fase di rialzi dei tassi da parte delle Banche Centrali in maniera vigorosa, ma con la speranza che ci pensi la recessione a rendere Fed e BCE meno aggressive sul fronte della politica monetaria.

Per ora l’euro-dollaro è andato quasi a target sul livello indicato la scorsa settimana a 0,985. Il cross ha rimbalzato e molto probabilmente si manterrà sopra la parità nelle prossime giornate, quindi non dovremmo avere grandi scossoni fino alla fine della prima settimana di settembre quando ci sarà il meeting della BCE.

L’oro si sta indebolendo ulteriormente in direzione di area 1.700 dollari. Cosa aspettarsi nel breve?

L’oro sta subendo in maniera molto passiva, ed è ovvio che sia così, l’aumento dei rendimenti dei bond USA che sono alternativi alla forza del metallo giallo.

Se salgono le aspettative dei rendimenti l’oro scende e ora siamo in una fase di debolezza conclamata che dovrebbe condurre verso i 1.700 dollari.

La flessione dell’oro dovrebbe fermarsi lì per quanto detto prima, ossia che le Banche Centrali sono decise ad andare all-in nel contrasto all’inflazione con il rialzo dei tassi, probabilmente saranno aiutate da recessione e abbattimento delle quotazioni delle materie prime, specie dell’energia.

Il petrolio sta accusando un duro sell-off dopo i recenti rialzi. Cosa può dirci di questo asset?

Il petrolio è in una fase di volatilità abbastanza ampia, ma di ridimensionamento delle quotazioni. Siamo lontani da quota 127 dollari, ma anche da area 121 dollari, secondo picco toccato all’inizio dell’estate.

L’oro nero si sta attestando intorno ai 90 dollari al barile e mi aspetto la prosecuzione della fase di debolezza, con la possibilità di nuovi ribassi, specie se sarà firmato il benedetto accordo sul nucleare iraniano di cui parliamo ormai da settimane.

Le Borse sono state scosse dalle parole di Powell e faticano a risalire la china. Quali le sue attese?

Per le Borse siamo in una fase di consolidamento su dei livelli considerati tutto sommato accettabili per questa dinamica correttiva.

Dovremmo pertanto assistere a un recupero dell’S&P500 verso i 4.100/4.150 punti, ossia su quei livelli visti prima dell’inizio dell’estate.

I mercati azionari scontano ormai ampiamente un atteggiamento aggressivo da parte della Fed e si sono riportate poco al di sopra dei minimi toccati.

La fase recessiva davanti a noi zavorrerà un eventuale rialzo, ma potrebbe vedere le Borse recuperare verso i livelli pre-estate, prima che si prendesse coscienza dell’intenzione delle Banche Centrali di intervenire a gamba tesa per contrastare l’inflazione.

Vedo una situazione tutto sommato stabile che continua a denotare una certa debolezza relativa delle Borse, ma siamo su dei livelli tutto sommato giudicati accettabili per quello che è il contesto attuale.

Mi aspetto sicuramente volatilità, ma con spostamenti degli indici poco lontani dai prezzi correnti.Vedo la discesa del 2022 arrivata al capolinea, ma non mi aspetto rimbalzi significativi almeno per ora, perchè ci sono diversi elementi da dirimere prima di ricominciare a partire.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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