Eur/usd: crollo inesorabile! 3 ragioni per vendere subito

Eur/usd ha sofferto molto nel 2021, ma le cose sembrano solo peggiorare. Adesso guerra, inflazione e investitori in fuga, spingono ancora più giù la coppia.

Eur/usd soffre come non mai, con l’Europa in difficoltà, costretta senza tregua a fronteggiare una tragedia dopo l’altra.

Oggi ci ritroviamo un quadro molto negativo del cross valutario più negoziato di sempre e non possiamo che suggerire di mantenere la calma, pur cercando di essere realisti e valutare subito la vendita.

Lo scenario è dei peggiori, certo, ma bisogna capire perché vendere possa essere la scelta migliore per mettersi al riparo da eventuali perdite, provando a ottenere piuttosto dei profitti, almeno dal mercato Forex appurando con i dati le nostre decisioni.

Ovviamente il crollo è diffuso e Investing.com lo scrive forte e chiaro:

“Esplosioni riportate a kiev, Putin HA ORDINATO L’INVESIONE DELL’UCRAINA, MISSILI SU KIEV , CI SONO MORTI. le ripercussioni sui mercati sono evidenti.. I listini americani perdono oltre 2% e dopo gli ulteriori ribassi significativi delle ultime 72 ore, si riportano non tanto distanti da supporti mensili significativi, vedi area 4000 circa di sp500 bitcoin ed il mercato crypto perde nelle ultime ore oltre 6%.”

Una dinamica che porta alla caduta ovvia del Fiber e che spinge sempre più compratori ad abbandonare la scena.

Eur/usd infatti apre con il prezzo di 1,2331 arrivato fino a 1,11063 perdendo molta della forza long che sembrava aver acquisito nelle settimane precedenti proprio a causa della guerra iniziata dalla Russia in Ucraina.

In questi momenti d’incertezza molti sono stati affamati di dollari, preferendo la valuta verde piuttosto che la moneta unica europea, anche se in serata il mercato sembra avere un ritracciamento rispetto alla mattina del 25/02/2022.

Ci si aspettava una cosa simile, ma ora si temono ulteriori ribassi e oscillazioni violente a causa della forte volatilità in corso, in particolare con riferimento al dollaro statunitense.

Proprio quest’ultimo infatti, ritenuto una valuta rifugio su cui investire in tempi dubbiosi come questo, sta acquisendo sempre più forza e risulta ovvio, dato il caos geopolitico vigente al momento in Europa, come molti investitori stiano cominciando a vendere allo scoperto gli asset a rischio favorendo la valuta statunitense.

Su Borsa Italiana se ne fa infatti menzione dopo l’analisi giornaliera dei mercati finanziari:

“Sono queste le prime indicazioni dei mercati finanziari europei all’indomani dell’avvio dell’invasione russa in Ucraina e della conseguente fuga dal rischio sulle piazze finanziarie che ha fatto cadere i listini azionari e balzare i prezzi di gas e petrolio con gli investitori diretti ad asset rifugio come dollaro, oro e yen.”

Gli ottimisti del cross non hanno più molti assi nella manica a loro disposizione e molte figure rialziste sono state ormai invalidate dalle reazioni che oggi gli speculatori hanno mostrato con l’andamento dei prezzi a grafico.

L’unico segnale positivo in data odierna, come spiegato su FX Street, è stato relativo alla disponibilità di Putin al dialogo con l’Ucraina che ha spinto il cross leggermente in rialzo:

“Venerdì, la coppia EUR/USD ha ridotto alcune delle sue perdite settimanali, registrando guadagni dello 0,48% durante la sessione nordamericana. Al momento della stampa, la coppia EUR/USD viene scambiata a 1,1252.”

Riflettere però sui rischi attuali che acquistare eur/usd potrebbe portare alla luce è d’obbligo perché si rischia di andare in una direzione pericolosa.

Perciò ora analizzeremo le 3 ragioni per cui vendere nell’immediato il Fiber potrebbe davvero essere saggio!

Analisi eur/usd in chiusura, 25/02/22

Dopo una discesa fragorosa in mattinata, a seguito dell’invasione russa, la coppia si attesta in serata attorno al prezzo di 1,1271, in leggero aumento rispetto all’apertura ad 1,1191.

Adesso la situazione è sospesa, poiché nessuno sa cosa aspettarsi a causa del conflitto scoppiato e dell’opportunità avanzata da Putin in relazione a un possibile dialogo.

La prima resistenza del cross si attesta proprio intorno a 1,1270 con un supporto importante tra 1,1150 e 1,1120 che, se rotto, potrebbe innescare un crollo peggiore.

Già oggi abbiamo assistito al ribasso peggiore dall’inizio dell’anno, considerando che è avvenuto all’interno di un periodo di sole 4 ore, e l’Europa non gioverebbe affatto di un altro.

Su Wall Street Italia le preoccupazioni sono palesi e la rottura dei supporti, potrebbe portare all’escalation negativa che la moneta unica europea teme di più:

“La coppia EUR/USD si sta avvicinando alla zona di supporto chiave 1,1150 – 1,1120 a seguito della crisi in Ucraina in via di sviluppo. Ciò segue un rifiuto della zona di resistenza 1,1450 – 1,1495 dopo la formazione di un candelstick pattern Doji. Ciò potrebbe suggerire una ripresa del trend ribassista. Per il momento, la moneta unica rimane in uno stato di consolidamento fino a quando non si avrà un breakout. La cancellazione del supporto espone a un possibile ribasso fino a zona 1,1030.”

Al momento sono tutti con il fiato sospeso e la chiusura dei mercati questa sera non farà che prolungare l’attesa.

Vediamo quindi le ragioni alla base della tesi ribassista, cioè quelle a sostegno della vendita nel breve periodo, possibilmente in modo rapido.

Vendere eur/usd: la struttura grafica del Fiber

Partiamo dal presupposto che una delle ragioni fondamentali che potrebbero portare a vendere subito il cross è di natura tecnica, non fondamentale.

Il prezzo eur/usd su grafico giornaliero è ormai al di sotto delle medie mobili semplici a 200, 100 e 50 periodi che potrebbe essere sottoposta a un altro test del prezzo, finendo per spingere l’asset a un crollo ulteriore.

Inoltre vi è un livello di ritracciamento di Fibonacci importante che potrebbe rappresentare il prossimo e più vicino target ribassista, posizionato a 1,1040, pericoloso non poco per l’euro.

Perfino il Nasdaq prevede la caduta imminente della coppia, nonostante il ritracciamento che in chiusura ha dato respiro. Infatti scrive:

“Il calo EUR/USD probabilmente riprenderà poiché la rottura di giovedì sotto il minimo del 28 gennaio di 1,1122 ha smascherato il Fibo 1,1040, un ritracciamento del 76,4% dell’aumento EBS da 1,0636 a 1,2349 (dal 2020 al 2021), per un eventuale nuovo test.”

Davvero pericoloso un eventuale breakout della zona in questione che sostiene le tesi ribassiste degli analisti.

Vendere eur/usd: inflazione galoppante

L’inflazione grava molto sulla zona euro e la Bce si muove troppo lentamente. In Italia ormai è salita al 4.8% con una media europea attuale del 5% contro quella tollerabile del 2%.

La sfida delle banche centrali europee è una delle più complicate di sempre e la paura è che la diminuzione del valore dell’euro insieme all’aumento dei prezzi crei un effetto d’involuzione piuttosto che una ripresa della crescita in un momento delicato come non se ne vedevano da tempo.

La presidente Lagarde ha preso solo da poco in considerazione un aumento dei tassi, ma non nell’immediato e questo non farà altro che impoverire la valuta europea e i cittadini che dell’Unione fanno parte.

Con la Bce lenta riguardo l’inflazione e la crisi scatenata dalla guerra insieme al problema energetico, l’euro sembra poter fare tutto tranne che apprezzarsi.

Su Milano Finanza si scrive a proposito, con il timore che la condizione degli appartenenti all’Europa possa solo peggiorare, vedendo l’euro impoverirsi sempre più insieme alla popolazione:

“C’è anche una minaccia per la crescita: la spesa delle famiglie sempre più grande per coprire gli aumenti su combustibili e riscaldamento ridurrà i margini per acquistare altri beni e servizi. Il crollo dei mercati sarebbe un deciso aggravamento, andando a colpire ricchezza e fiducia.”

 Guerra ed emergenza energetica fanno soffrire eur/usd!

Nulla poteva essere peggio di una guerra subito dopo il termine di una pandemia globale e l’inflazione alle stelle, ma nulla è ormai impossibile

Al momento attuale tutti i leader europei concordano nel dire che il conflitto con la Russia e le sanzioni pronte porteranno a difficoltà non da poco per l’approvvigionamento di materie prime varie e soprattutto del gas. Basti pensare che solo in Italia importiamo il 43,3% del nostro gas proprio da lì.

Il Giorno è molto chiaro riguardo la faccenda e sottolinea quanto avere problemi con Putin e il Paese russo possa avere ripercussioni su diversi fronti:

“I problemi riguardano l’energia e il commercio. Da una parte, l’Europa dipende dal gas russo e la crisi energetica potrebbe intensificarsi facendo aumentare ulteriormente i prezzi della bolletta. Dall’altra, la Russia rappresenta uno dei principali partner commerciali europei e, soprattutto, italiani.”

Questa situazione tragica rende sicuramente molto nervosi i mercati a causa dell’incertezza diffusa e dalle preoccupazioni che gli esiti di questo conflitto potrebbe avere.

Quindi capiamo bene come la corsa verso il dollaro statunitense, il franco e lo yen, valute rifugio per eccellenza, sia ovvia e come eur/usd soffrirà ancora nel breve periodo e chissà se e quanto nel lungo.

Eur/usd spinge la vendita!

Le considerazioni che possiamo trarre dai dati elencati e dalla panoramica sintetica che abbiamo fatto è una: vendere eur/usd.

Certo, alcuni potranno ancora credere in una risoluzione della guerra rapida e unanime, ma restano inflazione e dati tecnici orientati al ribasso del cross eur/usd.

Oppure chissà, la Bce potrebbe aumentare prima del previsto i tassi e sgonfiare l’inflazione, ma resterebbe la crisi energetica già in atto e la guerra con le insicurezze che gli investitori devono patire.

Tra siti e analisti, anche Yahoo!Finance predilige la prosecuzione del ribasso:

“Per questo motivo, devi essere cauto con la dimensione della tua posizione, ma a questo punto preferisco ancora il ribasso più di ogni altra cosa, non solo a causa della guerra, ma anche per il fatto che abbiamo il differenziale del tasso di interesse che favorisce comunque il biglietto verde.”

Il prezzo ricordo essere uno specchio di tutte queste dinamiche e, come vediamo, la vendita immediata sembra così proprio l’opzione migliore, senza nemmeno bisogno di attendere ulteriori dati tecnici.

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