Borse incerte: rialzo finito? Focus Eur/Usd, Petrolio e Oro

Le Borse sono tornate a galla e difficilmente vedremo ribassisti in azione se non ci sarà una notizia imprevedibile. La view di Davide Biocchi.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro sta allungando ancora dopo il dato sull'inflazione USA. Si aspetta ulteriori rialzi nel breve?

L'aggiornamento diffuso ieri sull'inflazione americana è stato migliore delle attese anche per la versione "core" e in qualche modo ha dato molta linfa a tutta quella componente del mercato che considerava e valutava l'ipotesi di una Fed più accomodante, visto che si vede già che gli obiettivi si stanno raggiungendo.  

Ieri il consensus per un rialzo dei tassi Fed di 50 basis points contro i 75 indicati prima, è diventato sfacciato.

L'euro-dollaro sconta anche i tassi di interesse e con una Fed più accomodante diventa immediatamente più favorevole all'euro.

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Da considerare che c'è tantissimo short sulla moneta unica e quindi se succede qualcosa che cambia le carte in tavola, l'euro-dollaro può salire anche parecchio.

Per l'euro-dollaro ribadiamo ancora una volta che la prossima resistenza è a 1,037, raggiunta la quale bisognerà vedere come si comporta.

In caso di violazione al rialzo di quota 1,037, si aprirà uno scenario molto interessante per l'euro-dollaro, perchè in quel caso si rientrerà in un range che prima aveva la parte alta in area 1,08.

L'oro è in marcia verso la soglia dei 1.800 dollari. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?

L'oro ieri è salito di più, ricordando che beneficia di due fattori: uno è il cambio, l'altro il fatto che se il rendimento USA scende, l'oro se ne avvantaggia perchè è un'alternativa ai bond, senza rendimento.

Sarà importante vedere ora come si muoverà il rendimento del decennale USA, per capire se l'oro avrà la forza per spingersi oltre i 1.800 dollari, con target a 1.820/1.830 dollari, o se al contrario tornerà indietro verso i 1.750/1.740 dollari.  

Il petrolio è in recupero dai minimi toccati nelle ultime sedute. Cosa può dirci di questo asset?

Con l'euro che si rafforza il petrolio sale e se la Fed è più accomodante ci sono meno rischi di recessione e quindi l'oro nero si apprezza subito.

Consiglio di fare attenzione al rialzo alla soglia dei 95 dollari, sopra cui si salirà verso area 100 dollari, mentre sotto gli 87,5 dollari ci sarà il rischio di una discesa verso gli 83/82 dollari prima e gli 80/78 dollari dopo.

Cosa può dirci in merito al recente andamento delle Borse e quali le attese nel breve?

Il problema dei mercati in questo momento è che qualcuno sta comprando senza molto accanimento. I volumi sono molto bassi, ma la parte che clamorosamente manca è la lettera, ossia non ci sono i venditori.

Chi doveva vendere in qualche modo lo ha fatto, chi era in forte perdita e non ha liquidato prima non lo farà neanche adesso.

Il mercato quindi ora non trova più ribassisti: faccio un esempio che rende bene l'idea. Immaginate di mettere un pallone in una vasca piena di acqua, spingendolo per un bel po' verso il fondo con le mani.

Da metà luglio è come se avessimo tolto la mano e così il pallone ritorna subito sulla linea di galleggiamento, e da lì per spingerlo indietro ci vuole una mano forte che in questo momento non c'è.

Per spingerlo un po' su dai livelli attuali, invece, basta una piccola inerzia di compratori, ma voglio proprio vedere fino a dove questi torneranno a insistere.

Con il rialzo visto di recente siamo tornati sulla linea di galleggiamento e chi è sparito dal mercato è la linea che teneva il pallone verso il basso. 

A mio avviso in questo momento i ribassisti, che prima erano strutturali, torneranno solo se ci sarà una notizia davvero imprevedibile.

Ad esempio se la Cina attacca Taiwan o se la Fed decide di ignorare i dati e di essere ancora molto cattiva, giusto per fare due esempi.