Ftse Mib: il ribasso non è finito. Eur/Usd e petrolio buy?

Il Ftse Mib ha trovato un primo supporto, ma le attese sono per un test di livelli più bassi. La view di Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ha dato vita ad un recupero dopo aver toccato nell'intraday nuovi minimi di periodo. Qual è la sua view sul mercato?

E' stata indubbiamente interessante la seduta di venerdì scorso che ha complicato la vita un po' a tutti. Il Ftse Mib è andato a chiudere un gap aperto tra il 3 e il 4 novembre tra i 27.380 e i 27.500 punti.

In avvio di settimana l'indice ha colmato un altro gap lasciato aperto tra il 29 ottobre e l'1 novembre in area 26.900 punti.

Ora bisogna vedere quale percorso seguirà il Ftse Mib e visto che anche Wall Street sta cedendo un po' terreno, potremmo avere un movimento lateral ribassista.

Il movimento rialzista non è ancora intaccato del tutto visto che le quotazioni non hanno ancora raggiunto il 50% del ritracciamento di Fibonacci intorno ad ara 26.500.

La soglia dei 26.500/26.450 punti si colloca al di sotto del minimo della seduta del 13 agosto e nel caso si dovesse giungere su questa soglia, il Ftse Mib dovrebbe rientrare nella congestione che abbiamo visto perdurare per diversi anni.

La mia idea è di attendere il test di area 26.500 per capire quale comportamento avrà l'indice.

Se sulla soglia appena indicata il Ftse Mib troverà un valido supporto, allora potrebbe ripartire, non intaccando quindi il trend rialzista.

Diversamente si entrerà appieno nella congestione di cui parlavo prima, fermo restando che rimarrebbe aperto il gap di inizio settimana.

Al ribasso quindi monitoriamo i due livelli a 26.650 e a 26.500 punti, mentre al rialzo la prima soglia da monitorare è a 27.300/27.400 punti.

Una volta raggiunta quest'area bisognerà valutare se l'indice tornerà scendere o se al contrario proseguirà al rialzo dando vita ad un'inversione.

L'euro-dollaro sta mettendo sotto pressione anche quota 1,12: quali le attese per le prossime sedute?

L'euro-dollaro è davvero in crisi e guardando il grafico su scala mensile è davvero brutto a vedersi. E' possibile che il cross vada anche a rivedere quota 1,09 che corrisponde ad un bel supporto.  

Spostandoci sul settimanale, nel breve abbiamo un livello che si approssima a 1,111/1,11, per cui la mia view resta negativa per ora.

L'euro-dollaro potrebbe avere trovato un supporto con il minimo di questa settimana a 1,117, ma una violazione di questa soglia aprirà le porte ad un calo verso i livelli indicati prima.

Al momento non vedo possibilità di recupero per ora, perchè il dollaro è davvero forte in questo momento e non sembra voler cambiare direzione di marcia.

Il petrolio si è allontanato con decisione dai massimi. C'è il rischio di nuovi cali?

Nella giornata di ieri il petrolio ha chiuso qualche gap lasciato aperto, ma se quota 78,4 dollari dovesse confermarsi una resistenza, allora ci saranno nuovi cali, con possibili discese verso i 75 dollari al barile.

In caso di sfondamento anche di questa soglia, l'oro nero potrebbe scivolare verso i 73,2/73 dollari.

Se la giornata di oggi sarà una doji di continuazione allora il petrolio tornerà sui massimi, in caso contrario si scenderà verso i 75 e i 73 dollari.