Ftse Mib scalerà la vetta. Eur/Usd, passare alla cassa ora?

Il Ftse Mib è di nuovo al test dei top dell'anno, superati i quali si aprirà nuovi spazi di crescita. L'analisi di Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib sta avvicinando nuovamente i massimi dell'anno aggiornati la scorsa settimana. Si aspetta una rottura al rialzo ora?

In questo momento l'unica cosa è cercare di seguire il trend, perchè a posizionarsi short ci si fa sicuramente male. Questo vale tanto per Piazza Affari, quanto per gli altri mercati azionari, sia europei che americani.

Per il Ftse Mib possiamo dire che fino a quando rimarrà tra i 24.000 e i 25.000 punti non ci sarà nessun problema, cioè non ci sarà direzionalità e rimarrà così.

Se però l'indice dovesse superare i top del 18 maggio in area 25.100, continuerà a spingersi in avanti e il prossimo target sarà sui massimi del 2020 in area 25.500.

Guardando il trend a due anni, l'obiettivo naturale del movimento del Ftse Nib sembra proprio su questo livello di prezzi.

Al momento non mi spingo a formulare ipotesi su ulteriori estensioni al rialzo oltre area 25.500, per quanto io mi aspetti uno stop della salita.

Per ora però non mi sbilancio e mi fermo per vedere come saranno i titoli di coda di questo film, visto che non è facile stabilirli con esattezza ora.

Fino a quando il Ftse Mib si manterrà sopra i 24.000 punti non vedo problemi di sorta.

L'euro-dollaro ha ripiegato dai top delle ultime sedute, riportandosi poco sotto area 1,22: è solo una pausa del rialzo o la fine?

Quella in atto potrebbe essere solo una pausa del rialzo per l'euro-dollaro, ma  se andiamo a vedere l'RSI parrebbe di notare una divergenza ribassista e quindi nel breve si potrebbe anche assistere ad un calo delle quotazioni.

Interessante la seduta di ieri, quando l'euro-dollaro ha chiuso sotto i minimi della giornata precedente, ma non sotto i recenti minimi in area 1,21.

Un primo supporto ora è a ridosso di quota 1,217, oltre cui la soglia degli 1,213 potrebbe essere interessante come approdo.

Per adesso l'euro-dollaro è leggermente ribassista nel brevissimo, ma non mi aspetto grandi ripiegamenti, a patto che sia difesa l'area degli 1,21, sotto cui la discesa proseguirà verso 1,205 prima e 1,20 in seguito.

Il petrolio sta provando ad avvicinare nuovamente i massimi dell'anno: vede nuovi sviluppi positivi nelle prossime sedute?

Se il petrolio riuscirà a superare la resistenza a 66,6/66,65 dollari, allora potrebbe spingersi in primis a 67 dollari e poi puntare ai massimi toccati a ridosso dei 68 dollari.

L'idea quindi è che l'oro nero possa continuare a salire dopo la spinta rialzista delle ultime sedute.

Vedrei un ribasso per il petrolio solo in caso di discesa sotto il forte supporto a 61,8 dollari che al momento appare lontano, segnalando una zona intermedia a quota 63,5 dollari.