Ftse Mib rischia meno di Wall Street. Eur/Usd ripartirà ora?

Le Borse europee si mostrano più forti di quelle USA in questa fase: occhio al Ftse Mib e alla sua ottima tenuta. L'analisi di Davide Biocchi.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro continua a scendere e si presenta ad un passo da quota 1,19: il movimento in atto è destinato a proseguire?

L'euro-dollaro sta cercando la sua strada e questo è un dato di fatto: tutto dipende ora dalla tenuta o meno dei livelli attuali.

In pratica, in caso di abbandono definitivo di quota 1,195/1,19, il cross potrà scendere fino ad area 1,18. Inizialmente è più facile pensare che quello in atto possa essere un trading range tra 1,19/1,195 e 1,205/1,215.

In altre parole dai valori attuali si potrebbe assistere ad una ripresa e su tenuta di quota 1,19 l'euro-dollaro potrà rimbalzare fino ad area 1,205/1,206.

In caso contrario, come detto prima, la discesa proseguirà fino a quota 1,18 che è a mio avviso il prossimo target ribassista.

L'oro sta vivendo un brutto momento ed è scivolato anche sotto quota 1.700 dollari. Si aspetta ulteriori ribassi nel breve?

L'oro adesso ha un supporto molto forte in area 1.680 dollari, anzi per ampliamento possiamo considerare come soglia supportiva l'area compresa tra i 1.680 e i 1.660 dollari.

Mi viene difficile pensare che il gold da questi valori non reagisca per nulla, segnalando come prima resistenza degna di nota i 1.760 dollari.

Il petrolio continua a salire all'indomani della riunione dell'Opec+, spingendosi oltre i 65 dollari. Dove porterà questo rialzo?

Per il petrolio segnaliamo una serie di resistenze a partire dai 63,5 dollari al barile fino ai 66 dollari.

L'attuale livello del petrolio non è giustificato e questo oro nero che sale così senza motivi fondati, crea un'inflazione anche malsana.

Al momento però il mercato offre uno scenario di questo tipo e non si può fare a meno di guardare al rialzo. Il target ultimo di questo movimento è a mio avviso in area 66 dollari, sopra cui il petrolio avrebbe spazi di crescita enormi.

Mi sorprenderebbe però davvero tanto se l'oro nero si spingesse anche oltre i 66 dollari al barile nell'immediato.

In caso di ritracciamento invece le quotazioni avrebbero spazio per scendere almeno fino ai 59,5/59 dollari, dove troviamo i primi supporti importanti.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quali indicazioni ci può fornire per le Borse?

Sui mercati azionari al momento stiamo vedendo tensione a Wall Street e soprattutto sui tecnologici.

Questo perchè le aspettative di inflazione sono negli Stati Uniti e perchè il presidente Powell tradisce un po' le attese dell'investitore medio americano.

Ciò è quanto si vede sull'opposta sponda dell'Atlantico, mentre in Europa gli indici azionari si muovono più in laterale, a partire dal Dax.

Anche il Ftse Mib, meno shortato di prima, tiene botta e si mantiene laterale, continuando a muoversi intorno all'area dei 23.000

Si tratta di livelli di prezzo buoni specie se si guarda a quanto è successo sul Nasdaq in queste ultime giornate.

Mi aspetto che le Borse europee continueranno a mostrarsi più forti delle altre, mentre a Wall Street il Nasdaq Composite ha rotto un supporto importante, ma può anche reagire.

La mia idea è che l'azionario Usa, specie il settore tech, sia più a rischio di quello euro in questa fase.