Ftse Mib: possibili cali, ecco fin dove. Eur/Usd a rischio?

Il Ftse Mib è in una fase delicata in cui è bene muoversi con cautela: le strategie da adottare secondo Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib si presenta sostanzialmente a metà strada tra i minimi e i massimi toccati nelle ultime sedute. Quali le sue attese nel breve?

Nella fase attuale di mercato, paradossalmente potremmo dire che tirando una monetina, si vincerebbe comunque, sia che uscisse testa sia che venisse fuori croce.

Per il Ftse Mib l'area dei 26.000 punti è un limite molto alto che riporta indietro nel tempo di oltre 10 anni, con l'indice che sta provando a venir fuori dalla fase di lateralità.

Non è facile ora fare delle previsioni perchè l'andamento laterale in atto è sintomo di poco coraggio o di scarsa informazione.

Lo scarso coraggio nasce dal fatto che superare i 26.000 punti è un obiettivo arduo in questo periodo per il Ftse Mib.

Quanto alla scarsa informazione, mi riferisco al fatto che probabilmente non c'è ancora molta chiarezza sulle politiche economiche e fiscali, specie negli Stati Uniti.

Resta inteso che al di fuori del range dei 25.500/26.000 punti, il Ftse Mib potrebbe dare vita ad un leggero abbrivio.

Con la rottura dei 26.000 punti si andrebbero ad esplorare nuove zone di prezzo che sono fuori dalla dinamica di oltre 10 anni a questa parte.

Uno scenario di questo tipo a mio avviso si potrà sviluppare solo se gli operatori avranno le idee più chiare sulle mosse future in materia di politica monetaria e fiscale tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.

La mia idea è che in questo momento chi ha operazioni già aperte può stare in qualche modo tranquillo.

Per il Ftse Mib fino all'area dei 26.000 punti non dovrebbero esserci grossi problemi, mentre in caso di flessioni sotto i 25.500 punti sarà possibile la chiusura del gap aperto tra il 31 maggio e l'1 giugno, quindi si guarderà in primis ai 25.250 punti, con eventuali proiezioni successive fino ad area 25.000.   

Improbabili a mio avviso flessioni oltre quest'ultima soglia, evento che aprirebbe le porte ad una nuova lateralità tra i 24.000 e i 25.000 punti, come già visto nei mesi di aprile e maggio.

Chi è fuori dal mercato invece farebbe bene a rimanere alla finestra, visto che nuovi long andrebbero aperti sopra i 26.000 punti di Ftse Mib, ma nell'immediato credo poco ad un'evoluzione di questo tipo.

L'euro-dollaro ha accelerato al ribasso, raggiungendo la soglia degli 1,20: e ora?

L'euro-dollaro non è riuscito a superare i recenti massimi di inizio maggio e ha avviato una discesa con una brusca accelerazione fino a a quota 1,20.

Quest'ultimo è un livello chiave che il cross non deve abbandonare per evitare ripiegamenti anche profondi, con proiezioni negative che vedrebbero possibili discese fino ad area 1,17.

Al momento la situazione è molto delicata, visto che l'euro-dollaro è ad un bivio tra la possibilità di un recupero e un affondo anche appesante.

L'oro ha bucato con forza i 1.850 dollari: si aspetta ulteriori cali nel breve?

Graficamente anche l'oro sta dando l'idea di una certa lateralità: tre giorni fa ha testato come supporto area 1.845/1.844 dollari.

Questa era la soglia da difendere per evitare una discesa verso area 1.800 dollari che è stata qusi raggiunta: occhio ora alla tenuta die 1.800/1.797 dollari, sotto cui la flessione del gold proseguirà verso il target successivo a 1.760/1.750 dollari.