Borse: fase peggiore è alle spalle? Eur/Usd e petrolio buy?

Le Borse UE e USA si trovano su livelli differenti: c'è voglia di recupero, ma occhio ad alcuni venti sfavorevoli. La view di Emanuele Rigo.

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Di seguito riportiamo l'intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro si sta riportando sotto quota 1,02 dopo i recenti progressi post Fed. Quali le attese ora?

Vedo l'euro-dollaro tutto sommato in una buona posizione per recuperare terreno, segnalando alcuni aspetti.

In primis negli Stati Uniti si sta andando in maniera abbastanza decisa verso una frenata dell'economia, tanto che un po' di recessione già c'è e quindi la situazione è sondata dagli operatori anche per la questione legata ai futuri movimenti della Fed.

Probabilmente vedremo un allentamento della progressione di rialzo dei tassi USA, proprio perchè entriamo in una fase di ribasso dell'economia.

In Europa invece l'inflazione continua a galoppare e la BCE dovrà sicuramente agire, dopo aver già palesato l'intenzione di farlo in maniera rigida e decisa.

La situazione non sembra in questo caso distogliersi da una prossima progressione di rialzo dei tassi.

Questo ha riequilibrato le due sponde dell'Atlantico, con un riallineamento anche in termini di politica monetaria, di assottigliamento per quella che era la decision della Fed e una maggiore aggressività da parte della BCE.

Continuano ad esistere elementi di instabilità sul fronte geopolitico in Europa e fattori di divergenza sulle due sponde dell'Atlantico per quanto riguarda l'economia in generale.

Da non dimenticare quanto sta avvenendo in Asia e sul Pacifico a livello geopolitico che va a favorire il dollaro come valuta rifugio, arginando un recupero dell'euro.

Per il cross vedo una fase laterale con la possibilità di piazzarsi poco sopra i livelli attuali, ma almeno per il momento in assenza di una distensione sul fronte geopolitico non vedo plausibile un vero e proprio dell'euro-dollaro. Forse potremmo tornare verso quota 1,03, ma la vedo difficile andare oltre in maniera seria almeno per ora.

L'oro ha avviato un forte recupero dai recenti minimi. C'è spazio per ulteriori salite?

Mi aspettavo un recupero dell'oro che è andato oltre le mie previsioni ed è possibile che prosegua, con primo approdo in area 1.800 dollari ed eventuali estensioni fino a 1.805 dollari.  

La forte discesa dell'oro era stata provocata dalla previsione di una Fed molto aggressiva che potrebbero però esserlo meno di quanto stimato, quindi l'oro sta recuperando verso i 1.800/1.810 dollari, dove potremmo trovarlo la prossima settimana.

Il petrolio ha negato con decisione i recenti rialzi verso i 100 dollari. Cosa può dirci di questo asset?

Per il petrolio è aumentata la volatilità, come era prevedibile, e ora ci stiamo posizionando in una situazione di parziale stabilità, con le quotazioni tra i 91 e i 95 dollari.

L'oro nero fatica a rimbalzare oltre questo livello e sembra aver trovato una fase di interlocutorietà e di stabilizzazione proprio intorno ai 94-95 dollari.

Mi aspetto un consolidamento a poca distanza da tali valori, ritenendo poco plausibile un rialzo sopra i 98 dollari.    Le pressioni sul petrolio in questo momento sono ribassiste, anche se non vedo cali particolarmente profondi nel breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento delle Borse e quali i possibili scenari nel breve?

Per le Borse abbiamo visto un recupero significativo che le ha riportate sui massimi toccati a fine aprile scorso. Un bel rimbalzo rispetto all'affondo di maggio, con l'Europa decisamente più indietro rispetto agli Stati Uniti.

Il Dax, ad esempio, è poco sopra i massimi toccati prima della crisi da Covid, quindi sui livelli tra fine 2019 e inizio 2020.

Piazza Affari è ancora sotto, ma come è noto abbiamo problemi strutturali diversi, mentre l'S&P500 naviga ben oltre i valori di fine 2019-inizio 2020.

Sembra ci sia voglia di ripartenza, almeno negli Stati Uniti, e di ulteriore recupero dai livelli attuali. Ricordiamo però che la guerra in Ucraina e le tensioni nel Pacifico non aiutano, quindi vedremo probabilmente un aumento della volatilità, ma forse la fase peggiore di questa discesa delle Borse l'abbiamo già vista.