Borse caute, ma saliranno ancora. Eur/Usd e Petrolio buy?

Le Borse sono poco distanti dai recenti minimi relativi, con la possibilità di recuperi che saranno però diversi in Europa e in USA. La view di Emanuele Rigo.

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Di seguito riportiamo l'intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro ha rimbalzato dai minimi delle ultime sedute riportandosi in area 1,05. Quali le attese nel breve?

L'euro-dollaro è andato oltre quello che ci aspettavamo in termini di ribassi, arrivando a testare area 1,04.

Il ritorno sopra quota 1,05 riporta il cross in una dimensione tutto sommato accettabile di debolezza che prosegue, ma sicuramente in un contesto più razionale per l'effettivo valore del cambio.

La Fed ha dichiarato guerra totale all'inflazione con rialzi dei tassi abbastanza marcati che probabilmente arriveranno ancora nel corso dell'anno, in divergenza rispetto alle dichiarazioni precedenti.

L'euro da parte sua rialza la testa sulla scia delle dichiarazioni di alcuni banchieri centrali che da un po' di tempo iniziano ad accettare l'idea che si debba uscire da una fase di accomodamento monetario.

Bisognerà combattere il problema dell'inflazione che ha una struttura diversa in Europa, in quanto è principalmente legata a un aumento dei costi dell'energia che a un incremento dei consumi.

Per il momento la politica monetaria della BCE dovrebbe contemplare uno o due rialzi entro la fine dell'anno.

Questo si farà sentire sull'euro-dollaro che con il ritorno sopra quota 1,05 potrebbe spingersi anche più in alto verso 1,06, ma la debolezza dell'euro nei confronti del dollaro dovrebbe proseguire, malgrado questi temporanei recuperi della moneta unica.

L'oro ha ritracciato con decisione, avvicinandosi nuovamente a quota 1.800 dollari. Vede ulteriori rischi al ribasso per questo asset?

L'oro inizialmente aveva recuperato un po', ma poi la discesa è stata senza tregua.

L'impatto del rafforzamento del dollaro e le prospettive di un ulteriore restringimento di politica monetaria, quindi l'alternatività ai tassi USA, hanno punito il metallo giallo che si è riportato su livelli decisamente più bassi di quelli visti di recente intorno ad area 1.900 dollari.

L'oro potrebbe rimbalzare leggermente se dovesse indebolirsi il dollaro, ma difficilmente rivedremo quota 1.900 dollari, quindi si potrebbe arrivare in ara 1.850 dollari e poi stabilizzarsi intorno ai quei valori.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del petrolio e quali le attese per le prossime sedute?

Il petrolio a mio avviso può salire ulteriormente verso quota 117-118 dollari al barile. L'uscita della Cina dalla fase di lockdown comincia a spostare le aspettative per un recupero della domanda.

La mancata interruzione delle ostilità in Ucraina non fa altro che acuire la crisi legata al prezzo del greggio e molto probabilmente continueremo a vedere prezzi sostenuti.

Lo scenario è molto cambiato rispetto alla scorsa settimana e questo rialzo così forte del greggio è una prova provata, nel senso che prima sembrava che avremmo visto livelli più moderati, mentre ora siamo tornati in piena fase di risalita in queste ultime giornate.

Non sembra esserci possibilità di uno storno profondo almeno per il momento.

Per le Borse stiamo assistendo a un recupero generalizzato con l'Europa che si conferma più forte di Wall Street. Si aspetta indici ancora più in alto?

I recuperi in corso potrebbero portarci leggermente più in alto: la correzione è stata piuttosto importante e prolungata.

La discesa ci ha riservato dei ritracciamenti alquanto significativi e quindi potremmo vedere un piccolo rimbalzo, con una differenza tra Europa e Stati Uniti, per via del diverso approccio delle due Banche Centrali, Fed e BCE. 

L'Europa potrebbe recuperare di più grazie ad un approccio più accomodante della BCE, ma ha anche un'altra possibilità di risalire la china e mi riferisco alla possibile fine delle ostilità in Ucraina, anche se si tratta di uno scenario poco probabile almeno nell'immediato.

Per il momento quindi vediamo mercati che continuano a viaggiare in prossimità dei minimi relativi, ma che potrebbero vedere un lieve recupero rispetto agli affondi degli ultimi due mesi, ma non avremo situazioni di fote sconvolgimento rispetto all'outlook attuale.