Borse scenderanno ancora. Eur/Usd, Petrolio e Oro su o giù?

Il rimbalzo delle Borse visto da ieri è da configurare come un recupero da eccesso di venduto. La view di Pietro Paciello.

Di seguito riportiamo l’intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Paciello Trading Academy, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul quadro intermarket e sulle strategie da seguire.Per seguire Pietro Paciello, autore del libro Trading Plan, clicca qui.

L’euro-dollaro si sta riportando in direzione dei recenti minimi di periodo, mentre il dollaro-yen sale oltre quota 124. Quali le attese per questi due cross?

I due crosso si muovono in perfetta coerenza in questo momento con l’andamento generale del dollaro.

Se diamo un’occhiata al dollar index che è il quadro di riferimento per le valute contro dollaro, notiamo che ha appena raggiunto una piccola area di resistenza a 100.20 e sarebbe il terzo punto di contatto superiore di un’ipotetica trendline.

Di fatto il dollaro è davvero molto forte contro tutti e tutto e post Covid da fastidio alle Borse, visto che queste ultime hanno invertito la loro correlazione con il biglietto verde.

Attenzione a quota 100,2 di dollar index, la cui tenuta potrebbe favorire una decelerazione verso zona 98,5 e alla luce di questa ipotetica frenata potremmo osservare dei movimenti interessanti su euro-dollaro e dollaro-yen.

Parlando di euro-dollaro è giusto ricordare che siamo di nuovo tornati su quell’area supportiva di lunghissimo che sostiene le quotazioni della moneta unica dal 2017 in poi.

Siamo al quarto approccio di questo livello supportivo e l’ultimo, realizzato il 7 marzo scorso, ha funzionato in maniera molto interessant, perchè ha proiettato il cross da 1,08 a 1,117 molto rapidamente.  

Dopo le vicende belliche hanno giustamente favorito l’euro e il dollaro è tornato sui suoi passi.

Attenzione in particolare all’euro-dollaro perchè l’area 1,083/1,0825, che sostanzialmente possiamo considerare ormai battuta, è probabilmente una chiave di lettura fondamentale, addirittura per i prossimi mesi.

Se questa volta l’euro-dollaro non ce la farà a rilanciarsi velocemente verso zona 1,12, dobbiamo considerare l’ipotesi di un breakout ribassista che potrebbe addirittura riportare il crosso in area 1,035/1,04.

Nel quadro valutario attuale, è l’euro la valuta più interessante in ottica sia speculativa, sulla tenuta del supporto a 1,083 o al contrario di posizionamento tattico in caso di violazione di questo livello.

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Passando al dollaro-yen, mi sembra non abbia ancora esaurito questa straordinaria forza rialzista. Potrebbero verificarsi ancora degli eccessi in acquisto, ma dovrebbe trattarsi della gamba di esaurimento di questo straordinario movimento long.

Il dollaro-yen potrebbe toccare il massimo raggiunto a luglio 2015, quindi disegnare un gigantesco doppio massimo e in quel caso si potrebbe esaurire questa ondata rialzista. 

Manca ancora qualcosa perchè il livello in questione transita in zona 125,5, circa una figura più in alto dei valori attuali.

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L’oro si è risvegliato oggi dopo l’immobilismo delle ultime sedute. Cosa può dirci di questo asset?

L’allungo dell’oro dopo una prolungata fase di lateralizzazione è abbastanza indicativo.

Potrebbe indicare che la discesa dei listini azionari lascia ipotizzare che il fronte bellico tende a essere meno stabilizzato di quanto si potesse pensare. 

Dall’altro, volendo leggere non il ruolo di bene rifugio dell’oro, quanto quello di asset correlato inversamente con il dollaro, potrebbe stare a significare che la resistenza del dollar index a 100,2 è considerata da tanti e potrebbe portare a una decelerazione del biglietto verde a tutto beneficio del gold che, essendo quotato in dollari, soffre una valuta USA troppo forte.

Per l’oro è ancora presto per trarre degli spunti operativi, considerando che siamo in un triangolo molto ampio che vede una resistenza a 2.760 dollari e un’area supportiva a 1.835 dollari.

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Al momento siamo a metà tra questi due livelli e la zona attuale non è facile operativamente parlando.

Allorquando il gold dovesse raggiungere uno dei due livelli indicati, lì osserveremo dei movimenti direzionali abbastanza consistenti, ma al momento l’oro rimane un asset da comprare sulla debolezza, ma forse poco adatto alla speculazione di breve.

Il petrolio si è riportato quasi sui valori pre-conflitto. Si aspetta nuovi cali nel breve?

La storia recente del petrolio se vogliamo segue un po’ quella del rublo, nel senso che tutti quegli asset che avevano subito dei movimenti magari troppo volatili, hanno poi normalizzato il loro andamento.

Il petrolio è un esempio straordinario di ciò ed è da notare che il minimo di ieri in area 93,5 dollari è abbastanza significativo perchè corrisponde a quello toccato a metà marzo.

Siamo in presenza quindi di un doppio minimo intermedio, che a mio parere dovrebbe riportare verso l’alto il petrolio, da valutare a mio avviso sempre in ottica rialzista e non ribassista.

La zona dei 93,5 dollari è quindi di accumulazione, anche per il fatto che tale soglia non è stata violata. In sintesi l’oro nero è da accumulare intorno ai valori attuali, con primo obiettivo area 103 dollari.

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Le Borse hanno frenato dai top delle ultime sedute. Vedremo nuovi cali nelle prossime sedute?

Sono ancora ribassista convinto su questo mercato, anche se non mi aspetto dei crolli straordinari.

Ritengo che sia un mercato molto adatto al trading e in tal senso è indicativo l’andamento del Nasdaq, uno degli indici più sensibili alle dinamiche di cui stiamo parlando.

Anche l’indice tecnologico ha realizzato un perfetto doppio massimo a 15.250 punti e da lì ha avviato un arretramento che sta sfiorando quasi i 900 punti.

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Per me il ribasso non è finito, nel senso che dal punto di vista grafico non vedo aree tecniche particolarmente strutturate.

Ritengo che il rimbalzo visto ieri e nella mattinata di oggi sia da configurare come un recupero da eccesso di venduto.   

Se dovessimo parlare di un target raggiunto sull’azionario dire di no, per quanto sia difficile trovare delle zone qualitative e sensibili.

Per il momento classifico il moderato rimbalzo attuale come fisiologico, convinto che si possa scendere ancora un po’ e parlando del Nasdaq dire almeno fino ad area 14.000 se non qualcosa di più.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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