Altra giornata di correzione per l'euro sul dollaro

La giornata appena passata è risultata all’insegna dell’incertezza per le borse mondiali che hanno terminato la seduta molto contrastate e senza fornire, nella maggior parte dei casi, indicazioni rilevanti. Di Euroforex Finance

La giornata appena passata è risultata all’insegna dell’incertezza per le borse mondiali che hanno terminato la seduta molto contrastate e senza fornire, nella maggior parte dei casi, indicazioni rilevanti.La prima chiusura della giornata, nella mattina, è arrivata da Tokio con il Nikkei che ha lasciato sul terreno -1,5% chiudendo a 10.212,46 punti. Il ribasso, che rappresenta il maggiore calo giornaliero delle ultime tre settimane, è stato favorito dal calo del petrolio e dai ribassi delle società esportatrici penalizzate da una buona seduta per lo Yen sull’Euro. Fa peggio il Topix che ha chiuso a 895,48 con una perdita di 1,7 punti percentuali.Disomogenee le borse europee che nella seconda parte di giornata sono state influenzate dai ribassi di Wall Street anche se alcune piazze hanno tenuto chiudendo in terreno positivo. Male Piazza Affari che condizionata dalla debolezza del settore finanziario è risultata la peggiore con il Ftse Mib in ribasso dello 0,75% e il Ftse All Share dello 0,8%. Parigi ha chiuso praticamente invariata (Cac 40 +0,04%), Francoforte ha ceduto lo 0,15% mentre Londra in controtendenza chiude con il segno più (+0,48%).Analogo comportamento per i listini Usa, con solo il Dow Jones che strappa un risicato rialzo (+0,14% ) sostenuto dal titolo IBM, ma che comunque rimane al di sotto della soglia dei 10.000 punti. Lo S&P 500 limita i ribassi chiudendo a 1.063,34 punti (-0,34%) mentre il Nasdaq ha perso oltre un punto percentuale chiudendo a 2.116,09 punti. Gli iniziali tentativi di rialzi sono stati vanificati dai dati macroeconomici negativi che hanno pesato su tutti i listini.Sul mercato valutario è continuato il movimento correttivo per l’Euro che si allontana progressivamente dai massimi di periodo scendendo sotto quota 1,48 (minimo di giornata a 1,4769). La discesa per ora rimane all’interno di un movimento correttivo fisiologico e non ci sono ancora segnali di inversione del trend principale. Il rafforzamento del Dollaro è stato favorito da dati macroeconomici Usa deludenti che hanno spinto gli investitori verso valute difensive e da una situazione del credito in area euro che appare in peggioramento. La fiducia dei consumatori americani nel mese di Ottobre è risultata in calo rispetto al mese precedente ma soprattutto ha disatteso le stime degli analisti che attendevano un rialzo.