Crolla il cable, occhi ancora su Grecia

Anche all’interno delle autorità europee si sfata il tabù di una possibile ristrutturazione del debito della Grecia, ora visto come una delle opzioni percorribili.

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Anche all’interno delle autorità europee si sfata il tabù di una possibile ristrutturazione del debito della Grecia, ora visto come una delle opzioni percorribili: precedentemente al meeting dell'Eurogruppo, successivamente ieri all'Ecofin ha infatti preso corpo l'ipotesi di "una ristrutturazione morbida" del debito greco attraverso l'estensione, su base volontaria, delle scadenze dei titoli ellenici detenuti dagli investitori privati. Nel corso del vertice Ecofin di ieri si è discusso anche di un possibile nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia, ma sul punto non è stata raggiunta alcuna decisione: oggi l’argomento rimarrà al centro della discussione all'Economic Forum a Bruxelles, ma probabilmente si perverrà ad una conclusione in merito soltanto in giugno. . L’attenzione del mercato sarà anche rivolta al mercato primario, dove il Tesoro portoghese mette all'asta il bond decennale, con un'offerta che sarà compresa nella forchetta 0,75 - 1 miliardi di euro: l'asta sarà un test per sondare l'appetito del mercato verso i lunghi portoghesi dopo l'approvazione del pacchetto di aiuti da 78 miliardi di dollari da parte dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale. L’euro comunque non ha subito grossi scossoni dalla notizia e rimbalza anzi nei confronti del dollaro statunitense, grazie anche a un modesto ritorno della propensione al rischio (per via di risultati societari in media superiori alle attese) e a dati macro negativi provenienti dagli USA: ad aprile sono calati oltre le attese sia i nuovi cantieri sia le licenze, mentre la produzione industriale ha stagnato quando ci si aspettava un incremento dello 0,4% mensile (ad aprile ha pesato la contrazione del comparto automobilistico – in calo dell’8,9% mensile - legato alla chiusura degli stabilimenti giapponesi). Graficamente su analisi oraria il cambio eurodollaro è tornato sopra la media mobile a 50 sedute, ed è sostenuto al rialzo dalla media mobile di breve, ma rimane bloccato al rialzo dalla MM200 che transita in area 1.4280: difficile per la seduta odierna una rottura duratura di tale livello (a meno di notizie positive dall’ Economic Forum europeo o notizie negative dagli USA), mentre appare più probabile una fase laterale contenuta al ribasso dalla media mobile di medio periodo (in area 1.4185). il nervosismo infatti non è ancora sopito e continua a serpeggiare tra gli investitori, viste le preoccupazioni per il debito sovrano dei periferici: è ormai palese che la Grecia non riuscirà a tornare sui mercati nel 2012, viste le difficoltà di Atene nel risanare i propri conti pubblici. Buona volatilità sulla sterlina, in calo dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della BoE e dei dati sul mercato del lavoro, risultati di carattere misto. Il cable si muove al ribasso e sta provando a rompere il canale compreso tra 1.6170 e 1.63, dove tra l’altro passa la media mobile a 200 (chart orario), che inizia ad appiattirsi perdendo così l’inclinazione ribassista: come dicevamo ieri, l’inflazione in Gran Bretagna è risultata molto più elevata del previsto, portandosi da 4,0% a 4,5% in aprile contro attese per 4,1%. Il cambio comunque non dovrebbe almeno per oggi scendere al di sotto del minimo mensile a 1.6147, a meno di altre notizie critiche. Recupera invece lo yen, dopo che in Giappone l'indice Reuters Tankan ha mostrato a maggio una riduzione del pessimismo delle imprese, indicando che il fondo potrebbe essere stato toccato due mesi dopo il terremoto, sebbene le aziende restino caute per i prossimi tre mesi: l'indice relativo alle imprese manifatturiere è risultato a -9 da -13 di aprile, per le non manifatturiere a -4 da -15, mentre per agosto l'indice è visto a -4 per entrambe le categorie di imprese. I rumors parlano inoltre di acquisti di yen di sulla scia di operazioni M&A da parte di imprese giapponesi e di vendite di dollaro statunitense da parte di investitori retail giapponesi. Tecnicamente, sempre su analisi oraria, il cambio usdjpy si muove ormai verso la media mobile a 200 (test a 80.84), livello da cui dovrebbe verosimilmente rimbalzare parzialmente. Interessante inoltre anche la configurazione tecnica del cambio euro yen, su grafico orario anche qui al test della media mobile di lungo periodo (con poco più sotto la media a 50 sedute a fungere da ulteriore supporto): da area 115 potrebbe essere interessante aprire una posizione long con stop sotto 114.70. Infine segnaliamo questa sera la pubblicazione dei verbali della riunione del FOMC del 26-27 aprile, i quali non dovrebbero però contenere segnali di disponibilità da parte della Fed ad avviare a breve il ciclo di rialzi dei tassi.