Euro-dollaro: opertività valida per la settimana

Continua a far segnare massimi superiori anche nell’ultima settimana la nostra valuta, dopo aver rotto l’area di trading range che per circa un mese aveva compresso le quotazioni. Di M.Benzoni

Continua a far segnare massimi superiori anche nell’ultima settimana la nostra valuta, dopo aver rotto l’area di trading range che per circa un mese aveva compresso le quotazioni. La situazione generale resta sempre quella degli ultimi mesi con tendenza di fondo positiva e trend rialzista ben definito, attualmente, sia nel medio periodo che nel breve. Le ultime rotture realizzate due settimane fa e la scorsa settimana sopra i massimi precedenti hanno ridato vitalità al mercato e spinto i compratori ad alzare la pressione sostenendo i corsi che hanno dunque sfondato anche area 1,50; i prezzi continuano a mantenersi in un canale rialzista ben strutturato e i cui supporti, da tempo, provvedono a sorreggerlo senza fatica. La prossima settimana, per il medio periodo, si dovrà tenere conto sia dell’area di supporto statico che, fino a una ventina di giorni fa, rappresentava la possibile resistenza in grado di far lateralizzare le quotazioni almeno nel breve periodo (cosa peraltro riuscita chiaramente), quindi la fascia di prezzi tra 1,475 e 1,485 circa; inferiore e a carattere di supporto dinamico, invece, si trova il livello 1,452/1,457 circa, anche questo da considerare in particolare sui prezzi di chiusura settimanale, vista la distanza dai prezzi attuali. Nessuna particolare resistenza che possa, al momento, significare l’interruzione definitiva o decisa del movimento in atto. La salita rimane perciò sempre in linea con le previsioni precedenti in occasione del break rilevato nel mese di maggio, rottura che ha alzato il potenziale target rialzista dall’area 1,42/1,43 ipotizzati a inizio anno a 1,47/1,48 e, successivamente, a 1,62/1,63. Per ora il momentum resta dunque favorevole alla continuazione sia in considerazione del fatto che il target principale resta attivo, sia perché tutti i supporti rilevati fino ad ora restano confermati e validi a sostenere il trend di fondo. Gli oscillatori di medio periodo si mantengono in area neutrale o di ipercomprato lieve, motivo per cui anche eventuali ritracciamenti o pause in laterale non dovrebbero destare preoccupazioni se non eventualmente per il breve e brevissimo termine; unica aggiunta un tentativo di creare una divergenza ribassista ma ancora in via di formazione, quindi senza alcuna conferma sui prezzi o sui valori dell’oscillatore stesso. Come già detto, se la situazione dovesse avere una soluzione positiva è presumibile che l’euro possa tendere all’obbiettivo da tempo auspicato e coincidente con i massimi superiori a 1,62/1,63 circa. Scadenza temporale ideale, comunque non necessariamente da rispettare per la conferma o negazione del segnale ma semplicemente da considerare ideale nella struttura prezzo-tempo, febbraio/marzo 2010.