Borse ancora in rialzo nel breve? Eur/Usd e Petrolio buy?

Le Borse difficilmente andranno incontro a ribassi importanti prima della fine dello stacco dei dividendi.

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro ha recuperato terreno in attesa dei dati macro USA di domani. Quali le attese nel breve?

L’euro-dollaro continua a rimanere nel range tra 1,07 e 1,10 e quindi c’è poco da dire, nel senso che ci si muove all’interno di questo intervallo, con i target che restano immutati.

Al ribasso il supporto è a 1,07 e al rialzo la resistenza è a 1,10, mentre al di sopra di quest’ultima soglia segnaliamo l’area 1,125 e sotto 1,07 la soglia degli 1,045.

Il movimento non è direzionale e come si può ben capire tre figure sono un range piuttosto stretto per l’euro-dollaro, eppure va avanti da mesi.

Dopo alcuni giorni di tendenza a favore dollaro, si guarda ora ai dati sull’occupazione USA di domani, perché in caso di buone notizie si dovrebbe rafforzare la posizione del biglietto verde, ma è tutto da vedere e da dimostrare.

La view sull’oro

L’oro tocca nuovi record storici e si spinge a un passo dai 2.300 dollari l’oncia. La corsa al rialzo proseguirà?

L’oro sale e nei giorni scorsi ha ignorato la forza del dollaro, rappresentando in questo momento dei valori “reputazionali”.

Il gold è un bene rifugio e la situazione geopolitica attuale lo giustifica, ma è anche un porto sicuro, una riserva di valore per chi vede un po’ di svilimento nelle valute fiat un po’ troppo stampate.

Quando un certo ciclo sembra andare verso la fine, l’oro si erge come misura, come scala metrica di riferimento e allora vedi che si riaggiustano un po’ tutti i parametri.

L’oro ha corso tanto, ma potrebbe eccedere così come hanno fatto le Borse, anche se ora mi sembra di vedere che il trend del gold sia addirittura più forte di quello dell’azionario, qiundi può anche essere che siamo su dei livelli che richiedono dei consolidamenti.

Da tenere conto che il rialzo del gold fa anche parte di una salita consolidata di tutta la famiglia dei metalli della lavorazione e delle materie prime, basti guardare a quanto accade al rame e all’argento.

Focus sul petrolio

Il petrolio si è spinto al di sopra degli 85 dollari al barile. Ci sono le condizioni per assistere a ulteriori rialzi nel breve?

Sono stati ribaditi i tagli alla produzione dell’Opec, ma ci sono Paesi come la Russia che un po’ vendono sottobanco l’oro nero.

C’è stato un po’ di richiamo da parte dell’Opec+ e quindi il prezzo ne risente, perché chi vende sottobanco lo farà ancora, ma potrà farlo meno spudoratamente, di conseguenza le quotazioni salgono un po’.

Il prossimo target al rialzo lo possiamo individuare in area 89-90 dollari prima e poi a 97 dollari più in là nel tempo, mentre il primo supporto è in area 82 dollari e poi a 77 dollari.

Come si muoveranno le Borse?

Le Borse hanno ancora benzina per salire o ritiene che questo rialzo sia agli sgoccioli?

Tante volte abbiamo parlato di rotazione settoriale e secondo me ormai ci siamo. La rotazione settoriale è di due tipi: uno da un settore all’altro, quindi visto che La tecnologia ha corso tanto, metto un po’ di energia nel portafoglio, come si è potuto osservare già nelle ultime due settimane.

C’è anche un’altra forma di rotazione settoriale, da big cap a small cap, e sta avvenendo anche un po’ questo.

Il Russell 2000 è stato oltre un anno in un range laterale che aveva come tetto i 2.100 punti e prima era in un intervallo tra 2.100 e 2.350 punti.

Da giorni l’indice gira intorno ai 2.100 punti perché è indeciso se andare al primo piano o se tornare al piano terra.

Le small cap, che dovrebbero ricevere una certa rotazione settoriale, potrebbero essere in difficoltà, perché potrebbero avere un po’ il morso dei tassi USA al 5,5%.

Se non ci sarà il taglio dei tassi arriveranno le difficoltà dell’economia reale.

Mi aspetto che le Borse non scendano in maniera importante prima della fine della stagione dei dividendi, perché non avrebbe avuto alcun senso aspettare che arrivassero le cedole e poi vendere prima dello stacco delle stesse.

Adesso noi abbiamo sicuramente un momento in cui si spingerà per restare intorno ai valori attuali, per consentire che i dividendi vengano incassati.

Dall’altra parte ci sarà la sfida della nuova stagione delle trimestrali societarie, che ci diranno se c’è ancora crescita che possa giustificare questa inflazione finanziaria che si vede sui titoli di Borsa.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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