Finale di settimana all’insegna dei ribassi per i principali indici mondiali che archiviano una settimana piuttosto incerta ma che comunque rimangono attorno ai massimi di periodo. Nella prima mattinata di venerdì è arrivata la chiusura di Tokio che è risultata molto contrastata: il Nikkei ha guadagnato lo 0,15% mentre il Topix ha ceduto lo 0,72% a 902,03 punti.I listini europei hanno archiviato una seduta di ribassi, trainate dalle performance negative di Wall Street. In controtendenza Londra nonostante un dato del Pil in diminuzione. Il Ftse 100 ha guadagnato lo 0,68% a 5.442,27 punti. Milano è risultata la piazza peggiore con il Ftse Mib che ha perso l’ 1,65% a 23420,56 punti mentre le altre hanno contenuto le perdite con Francoforte che ha ceduto lo 0,39% (5.740,25 Punti) e Parigi lo 0,33% (3.808,24 Punti).Giornata anomala per Wall Street che nonostante il dato sulle vendite di case esistenti (unico dato macro in programma) sia risultato superiore alle attese degli analisti, non è stata in grado di trarne beneficio. Nemmeno le buone trimestrali hanno avuto effetto e in chiusura lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l’1,22%, il Dow Jones l’1,08% (tornando sotto quota 10.000) mentre il Nasdaq rimane entro il mezzo punto percentuale di ribasso.Sul fronte valutario il fine settimana ha visto l’euro aggiornare nuovamente i massimi di periodo sul dollaro (1,5059) per poi cedere terreno in chiusura e chiudere attorno quota 1,50 che comunque per la moneta unica rappresenta un buon segnale di consolidamento in questa area. Già dalle prime ore di questa settimana è ripreso il trend rialzista con un euro proiettato verso nuovi massimi di periodo. Un segnale negativo è arrivato dalla sterlina pesantemente condizionata dal dato sul Pil che è risultato per l’ennesima volta in contrazione (le attese erano per un rialzo). Il buon momento per la moneta inglese ha così archiviato un brusco arresto e i marcati ribassi hanno in parte annullato il terreno recuperato nelle precedenti sedute. Male anche lo Yen che archivia la quarta settimana consecutiva di ribassi nei confronti delle principali valute concorrenti.