Intonazione positiva dei mercati dopo l’ottima chiusura delle borse asiatiche (a Tokio il Nikkei è salito dell'1,9%, Hong Kong +2,1%, Mumbai +0,9%, debole la Borsa cinese, con Shanghai a -0,2%): in apertura FTSE MIB +0.69%, CAC40 +0.46%, DAX +0.71%. Ieri sera a New York il Dow Jones è salito dello 0,5%, S&P +0,7%, il Nasdaq ha guadagnato l'1,1% toccando il nuovo record del 2009. Mentre i segnali di ripresa dell'economia si moltiplicano in varie aree del mondo, le banche centrali sembrano intenzionate a confermare il costo del denaro ai livelli più bassi.Il dollaro ritraccia leggermente dal minimo di ieri contro l’euro di 1.46, ma trova resistenza nel livello di 1.454: Eur/Usd ora a 1.4566. E' la propensione al rischio, stimolata dal rialzo di borse e materie prime, a penalizzare il biglietto verde e, secondo gli analisti, cresce la possibilità che il dollaro venga parzialmente sostituito come valuta di riserva internazionale. L'indice del dollaro, che misura l'andamento del biglietto verde rispetto ad un paniere delle sei principali valute, accusa un calo dello 0,2% circa intorno alle 8 ora italiana. La debolezza del dollaro spinge al rialzo anche le quotazioni delle commodities denominate nella valuta statunitense: Sale il petrolio, quotato stamattina a 72,3 dollari al barile, in rialzo dell'1,5%, sostenuto ancge dagli ultimi dati sulle scorte e dalle rassicurazioni giunte dalla riunione dell'Opec che si è chiusa ieri.Per quanto riguarda la situazione macroeconomica, continua a soffrire l’economia giapponese: gli ordinativi di macchinari hanno toccato a luglio un minimo record, diminuendo del 9,3% dopo l'incremento di 9,7% visto a giugno, quando gli ordinativi sono aumentati per la prima volta in quattro mesi. Le attese erano di una contrazione del 3,5%; anche l'indice "cgpi", che misura i prezzi all'ingrosso, ad agosto ha mostrato, come a luglio, una discesa record dell'8,5% su anno, restando invariato su mese. Usd/Jpy a 92.14, Eur/Jpy a 134.28