Signore e signori, si comincia. Sembra che il caldo che ha caratterizzato questa estate stia lasciando spazio a quel subdolo freddolino che inizia a colpirti la sera, e con la fine dell’estate le condizioni di liquidità sul mercato forex stanno tornando ai livelli usuali. La tabella di marcia sarà la seguente: attenzione ad ogni dichiarazione dei policymakers che stanno cominciando (senza ovviamente dichiararlo e senza far trapelare nemmeno la minima indiscrezione) a ragionare sulle exit strategies e attenzione sempre maggiore alla pubblicazione dei dati macroeconomici (anche se per ora non potranno essere dei market mover).Per ora i mercati rimangono concentrati sulle materie prime e sull’equity, ed il mercato dei cambi vive ancora di riflesso in base all’avversione al rischio (o appetito per esso) e non è ancora pronto a vivere di vita propria, ma ci siamo quasi. La partenza di qualche movimento direzionale che ha fatto abbandonare i tanto citati range estivi (EurUsd in primis) ne è testimone.La disoccupazione sarà il vero cancro da debellare per poter sperare in una ripresa vigorosa dell’economia e tutto quello di cui si avrà bisogno sarà la fiducia delle imprese che dovranno assumere gente per far ripartire produzione e consumi.In Gran Bretagna il nulla di fatto della Bank of England è stato interpretato in maniera positiva dal mercato. Non aver aumentato l’offerta di pound ha avuto come conseguenza quella di vedere l’EurGbp scendere mentre l’EurUsd saliva (il che ci fa comprendere come sia stato il cable il vero market mover), e tutto questo rafforza la nostra idea di poter vedere una sterlina forte nel medio periodo. Vedremo.Passando all’analisi tecnica, cominciamo dal consueto eurodollaro. Il cambio è ancora all’interno di un movimento rialzista, con addirittura una possibile accelerazione sino a 1.4725, dopo la rottura di 1.4515. Quest’ultimo livello diventa ora il supporto nel breve, la cui rottura a ribasso metterebbe a rischio la realizzazione dello scenario per oggi.