Il mercato punisce la sterlina: anche stamani ci affacciamo al mercato con una sterlina che rimane sotto pressione dopo il discorso di Mervyn King al parlamento. Il governatore della Bank of England infatti ha accennato alla possibilità di dover aumentare il programma di Quantitative Easing, mettendo in discussione qualsiasi segnale di recupero. Nell’area euro invece lo Zew di ieri è uscito al livello più alto da 3 anni a questa parte ma è rimasto comunque inferiore alle attese e quindi l’Euro si mantiene forte ma forse solo oggi riuscirà a testare 1,4730. Un altro motivo per la solidità dell’Euro contro il Usd è stato creato da Bernanke durante la notte, che ha di nuovo affermato la volontà della Fed di mantenere le condizioni monetarie lasse per tempo a venire (non si stanno quindi cercando exit strategy). In effetti il mercato si aspetta una strategia di uscita da un momento all’altro; a noi sembra abbastanza prematuro, visto che comunque il mercato del lavoro (uno dei settori chiave per valutare la ripresa dell’economia) rimane sotto pressione. Nella mischia, questa volta, si getta anche il grande Alan Greenspan: una voce che oramai è discorde dalla politica attualmente adottata dalla Fed e che dirige l’attenzione alla politica monetaria accomodante a livello globale. Greenspan quindi si mostra più preoccupato per l’inflazione galoppante che si potrebbe scatenare non appena le condizioni del mercato immobiliare e del lavoro migliorano. Forse non ha tutti i torti, ma il suo successore Bernanke è il migliore Inflation Targeter del mondo e quindi sarà difficile che gli sfugga di mano la situazione. Infine, lo ricordiamo, non abbiamo motivo particolare per temere l’inflazione in questo momento: l’economia si sta stabilizzando ma non siamo ancora pronti per il decollo.