Giochi con le carte francesi: i più belli da fare (in compagnia o da soli)

Di giochi con le carte francesi ce ne sono tanti, e ognuno è adatto a un tipo di gruppo ed esperienza (e anche da soli): vi basta scegliere.

Le carte da gioco intrattengono le persone da secoli. Queste attività ludiche sono ben più di un semplice svago: stimolano l’intelligenza e la competizione, diventano anche passione.

Le carte a semi francesi sono indubbiamente le più note al mondo, e sono diffuse già dal quattordicesimo secolo. Le diverse generazioni hanno sviluppato numerosi giochi dai vari livelli di complessità, in grado di accontentare chiunque.

Vediamo alcuni dei più bei giochi con le carte francesi per tutte le esigenze: sia per le compagnie di amici numerose che per quelle più limitate, e addirittura in solitario.

Il gioco più semplice per gruppi: Scala 40

I primi spazi se li aggiudicano indubbiamente una coppia di giochi simili: stiamo parlando della Scala 40 e del Burraco. Diversi giocatori amatoriali tendono a confonderli, ma ci sono molte differenze, pur condividendo una base simile. 

L’obiettivo, infatti, è sempre privarsi di tutte le carte in mano – un metodo conclusivo condiviso anche da giochi più moderni come UNO. In entrambi si adoperano due mazzi di carte francesi uguali, jolly inclusi, per un totale di 108 carte. I mazzi vengono uniti e mescolati a dovere. Ma vediamo prima il più semplice dei due.

Nella scala 40 ogni giocatore riceve 13 carte in mano. Il metodo principale per liberarsene è calarle sul tavolo davanti a sé in determinate combinazioni valide: almeno 3 dello stesso numero (incluse le figure), o almeno 3 in scala tra loro. All’inizio di ogni turno si pesca sempre una carta, e alla fine di ogni turno si scarta sempre una carta.

Si possono iniziare a mettere carte sul tavolo solo quando si riesce ad “aprire”, cioè effettuare una mossa di apertura: significa che tutte quelle calate sul tavolo secondo le combinazioni regolari devono valere, insieme, almeno 40 punti (le figure valgono 10, l’asso vale 11 se usato come finale di una scala con le figure). Non si possono giocare due carte perfettamente identiche.

Una volta “aperto”, il giocatore potrà calare nuove combinazioni di qualsiasi valore in qualsiasi suo turno, o aggiungere quelle idonee (per esempio un 8 su una scala 5-6-7) alle combinazioni sul tavolo dei suoi avversari, o sostituire un jolly presente sul terreno con una carta idonea. Addirittura potrà scegliere di pescare dal mazzo di scarto invece che da quello di pesca, a inizio turno!

Quando un giocatore riesce a terminare il proprio turno scartando l’ultima carta nella sua mano, “chiude”, cioè vince. Quelle rimaste nelle mani degli avversari sommano i loro punteggi (il jolly vale 25 e l’asso 11) e li aggiungono alle loro penalità. Di solito, chi supera i 150 esce dal gioco, e i rimanenti si contendono la vittoria per esclusione. Si può giocare fino a 6 giocatori.

Il gioco per i più tattici: Burraco

Veniamo ora al Burraco, che presenta varie differenze e si è diffuso indubbiamente di più tra i gruppi che si incontrano a intervalli regolari, forse per la sua maggior tattica e complessità.

Innanzitutto dopo il mescolaggio vengono creati due “pozzetti” da 11 che seguono regole speciali, anche le carte in mano sono 11, e il pescaggio di inizio turno può sempre essere eseguito anche dal “monte degli scarti” (la pila di quelle scartate).

A Burraco si può giocare anche in squadre e, in quel caso, è possibile unire le proprie carte ad altre sul terreno solo nel caso ci si rivolga ai compagni di squadra. Quelle da calare, però, seguono le stesse combinazioni di Scala 40: scale di cifre crescenti o stessi numeri, ma stavolta, anche se sono identiche sia per seme che per numero.

Nel Burraco non solo i Jolly sono speciali, ma anche i numeri 2: possono assumere qualunque valore. Per il resto, se una carta speciale viene usata in una combinazione, esattamente come nella scala 40, essa è vincolata se messa nel mezzo (ad esempio 5 – Jolly – 7, allora il Jolly è per forza un 6), oppure libera se messa all’estremo (ad esempio Jolly – 3 – 4, il Jolly si potrà anche spostare per farlo diventare un 5 e attaccarci il proprio 6).

Ci sono diverse altre regole nel dettaglio, che lo rendono ideale per i giocatori più esperti e non molto per le feste dove alcuni non sanno giocare, poiché bisogna approfondirle a dovere. Ad esempio la regola del Burraco, una combinazione di 7 calate a terra. Di solito si gioca soltanto in 4.

Gioco di carte francesi facile e per grandi gruppi: Poker Texas Hold’em

Tra i più diffusi giochi moderni c’è una variante del classico poker, che ha spopolato anche in TV: il Texas Hold’em. Inoltre è perfetto per gruppi ampi: si può iniziare anche in 10 allo stesso tavolo.

Invece di ricevere 5 carte a testa, i giocatori ne ricevono solo 2 e le esaminano. Entra in gioco sin dall’inizio il classico sistema del poker che prevede di chiamare la puntata iniziale, scartare la propria mano e rinunciare a eventuali fiches già messe, o rilanciare per sfidare gli altri. Un giro di puntate, insomma.

Qui, però, non si gioca di soli bluff: ci sono delle carte visibili. Dopo il primo giro di puntate, il mazziere ne scopre 3 dal mazzo, che saranno pubbliche e condivise per tutti. Dopo un altro giro scopre una quarta carta e dopo un altro giro scopre una quinta. Dopo un giro finale di puntate, gli eventuali rimasti scoprono anche le proprie due carte per vedere chi si aggiudicherà il piatto.

La mano di ogni giocatore è costituita dalla miglior combinazione possibile tra le proprie 2 segrete, e le 5 pubbliche sul tavolo, ma sempre in modo di costruire una mano totale di cinque come nel poker classico. Le combinazioni e i loro valori sono gli stessi.

Il bello di questo gioco sta nell’elevato dinamismo e nella tensione di scoprire se la prossima carta farà al caso nostro: sono comunissimi i casi in cui, dopo le prime 3 pubbliche, diversi giocatori si ritrovano una coppia o una potenziale scala (o colore) a cui manca solo una carta, e dovranno decidere se rischiare sperando che esca appena dopo, bluffare, o abbandonare.

Il Texas Hold’em ha ricevuto grande successo anche online, ma giocato tra amici è indubbiamente più bello!

Klondike, il solitario con le carte francesi

Se avete mai giocato a Solitario sui PC Microsoft Windows di qualsiasi epoca, lo conoscete: è il più famoso e apprezzato gioco da soli, e in realtà si chiama Klondike.

L’obiettivo finale è riempire le pile di tutti i quattro semi, inizialmente vuote. Si mischia il mazzo e si creano sette pile scoperte iniziali, che si dovranno gestire durante il gioco. Ogni pila inizia con una carta in più della precedente, e solo l’ultima è scoperta. Per svelare una carta coperta bisognerà prima liberare la pila da tutte quelle che ci sono sopra.

In ogni turno si possono svelare tre carte dal mazzo, ma vanno disposte giocandole solo nel proprio ordine. Se la prima non è piazzabile su una pila dei semi o su una delle pile inferiori, bisogna prenderne altre e riprovare con quelle.

In alternativa si possono giostrare le carte in fondo alle pile inferiori per collegarle ad altre pile, ad esempio spostando un 7 sotto un 8 di una pila diversa per liberare quella del 7. Ma si possono spostare solo sotto una carta di colore diverso.

L’obiettivo finale si raggiunge impilando in ordine crescente quelle dei quattro semi, iniziando quindi sempre da un Asso e andando a crescere fino al K. Se a un certo punto non ci sono più mosse possibili, la partita è invece persa.

Insomma, giocare a carte è un passatempo che appassiona l’umanità da secoli e continua a coinvolgere diverse generazioni di giocatori. E nel periodo delle vacanze, cosa c’è di meglio di una partita a carte in compagnia sotto l’ombrellone

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
779FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate