Microsoft investe sull’intrattenimento: Activision Blizzard!

Microsoft punta all'intrattenimento con l'acquisizione dell'azienda produttrice di videogiochi Activision Blizzard e si prepara a entrare nel Metaverso.

Si parla proprio in questi giorni di come Microsoft si accinga ad acquisire per una cifra astronomica, ben 68,7 miliardi di dollari, l’azienda di videogiochi Activision Blizzard. Si tratta dell’acquisto più ingente di sempre per casa Microsoft, una spesa che supera di gran lunga i 26,2 miliardi di dollari versati per l’acquisto di LinkedIn.

Con in mano giochi popolarissimi come Call of Duty, World of Warcraft, Candy Crush, Diablo, Guitar Hero, Crash Bandicoot e molti altri firmati Activision Blizzard, Microsoft si assicura 400 milioni di giocatori attivi al mese.

Un’utenza impressionante, che non popola unicamente il mondo della Xbox, ma va oltre la singola piattaforma. PC, mobile, tablet… con Activision Blizzard Microsoft supera uno dei suoi limiti maggiori: la Xbox.

Adesso, come terza potenza mondiale nel campo dei videogiochi, non si dovrà più occupare infatti di un singolo dispositivo, ma rivoluzionerà il mondo del gaming creando un nuovo mondo. I punti di partenza e di connessione ci sono: il lancio verso il metaverso sembra ormai imminente.

Ma facciamo un passo alla volta o, nel lancio, rischiamo di perdere alcuni pezzi fondamentali per capire meglio la nuova situazione.

Cos’è Microsoft

Microsoft Corp., questo il nome della multinazionale statunitense fondata da Bill Gates e Paul Allen nel 1975, si occupa essenzialmente di informatica ed elettronica.

Suoi sono i software noti come Microsoft Windows, Microsoft Office, Edge e Internet Explorer. Sempre suoi, gli hardware Xbox e Microsoft Surface.

Ideatrice, negli anni Ottanta, di Microsoft Word e di Microsoft Windows, l’azienda riesce a stupire i propri utenti per la possibilità di mantenere aperte contemporaneamente, sul desktop, più finestre di programmi tra di loro indipendenti.

L’inizio della gloria. Microsoft, che già aveva aperto una succursale in Giappone, ne apre altre per espandersi nel mercato europeo. I suoi prodotti vengono tradotti in tredici lingue.

L’espansione della sua fortuna è tale da permetterle, dopo solo quindici anni dalla sua nascita, di superare il miliardo di dollari di vendite all’anno: diventa la prima compagnia di software per PC.

Nel ’98, dopo il lancio di Internet Explorer che supporta funzioni molto avanzate come la grafica in 3D, Microsoft riesce a imporre i suoi formati come standard a livello mondiale. Seguono i ben noti Windows XP, Windows Media Player e Windows Vista, alcune accuse che la vedono coinvolta per violazione di leggi antitrust, e poi le acquisizioni.

A partire dal 2011, Microsoft si lancia in una campagna di acquisto. Comincia con Skype, prosegue con una divisione Nokia, una casa produttrice di videogiochi, la Mojang (Minecraft), poi LinkedIn e così via…

Suona tutto molto distante a leggere l’elenco di aggiornamenti e acquisizioni oggetto degli sviluppi dell’azienda. In realtà, quest’universo ci tocca estremamente da vicino, anche se parte da lontano. Più precisamente, comincia dalla visione di Bill Gates, rivelata agli inizi degli anni Novanta.

L’imprenditore progettava all’epoca un futuro per i computer che avesse “L’informazione sulla punta delle dita”. Di fatto è stato così. Ora, però, l’informazione non basta più e nemmeno i computer. Una volta riscontrato il limite, si tratta di andare oltre.

I servizi Microsoft per aziende, professionisti e studenti

Tra i prodotti Microsoft più famosi al mondo e utilizzati da studenti così come da professionisti e aziende è impossibile non citare Word, Excel, PowerPoint, Outlook o OneDrive. Sono tutti prodotti confluiti in quello che, fino a poco tempo fa, era conosciuto come Office 365, ora ribattezzato Microsoft 365.

Allora come adesso, il servizio Microsoft raccoglie tutte le app che ottimizzano la produttività. Uno spazio cloud che consente di salvare e condividere più velocemente e in sicurezza file e dati di varia natura.

Che un cliente sia uno studente, una scuola, un professionista o un’azienda di piccole, medie o grandi dimensioni oppure, più semplicemente, un privato che voglia utilizzarne i servizi a puro titolo personale, Microsoft ha un piano personalizzato.

L’attenzione posta nei confronti dei bisogni specifici del singolo quanto di realtà più strutturate, così come la pervasività dei servizi, che spaziano dalla produttività alla sicurezza, dallo spazio di archiviazione all’analisi, fino alla relazione, alla creatività, all’apprendimento e alla collaborazione, fanno sì che Microsoft sia una realtà fortemente radicata nella quotidianità delle persone.

Da Microsoft Cloud ad Azure, fino a Microsoft Advertising, l’azienda statunitense si impegna a creare attorno all’utente un ambiente stabile, che gli permetta di raccogliere informazioni e di condividerle con l’esterno. Gli fornisce gli strumenti per creare la propria realtà attraverso computer, app e dispositivi mobili.

Eppure, questa capillarità sembra non essere sufficiente per la multinazionale: i competitor sono numerosi e con il passare del tempo acquisiscono più potere. Microsoft rischierebbe l’obsolescenza se non continuasse a evolvere e, per farlo, molto spesso occorrono energie esterne.

Ecco perché Microsoft si è poi lanciata nell’acquisizione di ben due piattaforme social: Skype e LinkedIn. Ed ecco perché si sta ampliando sempre più sul fronte dell’intrattenimento. I suoi clienti, siano studenti o affermati professionisti, si trovano proprio qui.

Microsoft e i giochi

L’interesse per il mondo dell’intrattenimento non è una novità in casa Microsoft. La Xbox è un suo marchio, Microsoft Gaming il dipartimento dedicato.

Ancora agli inizi del 2000, quando si avvicinava l’uscita dell’Xbox, Bill Gates aveva affermato durante la presentazione al Consumer Electronic Show di Las Vegas:

La Xbox è il futuro dei videogiochi.

Con la sua tecnologia rivoluzionaria e le sue incredibili capacità grafiche, sarà il punto di riferimento del settore per molti anni a venire.

Pare che questa scelta, quella di lanciarsi nel mondo del gaming con la Xbox, sia stata influenzata dal progetto della Sony che allora lavorava sulla PlayStation 2. Sony aveva in mente di ridefinire il mondo dei computer, che a breve sarebbero stati obsoleti.

Sony prevedeva una casa senza computer, ma con tre o quattro PlayStation 2 per casa, racconta Rick Thompson, capo della divisione Xbox. Una visione che collideva con quella della Microsoft, che doveva la sua esistenza proprio ai computer e, anzi, voleva un PC per casa.

La storia della nascita di Xbox diventa sempre più avvincente, come ricorda il Corriere: il culmine si ha durante la riunione di San Valentino, da molti dipendenti ritenuta un massacro (furono costretti ad annunciare alle proprie mogli di non riuscire ad arrivare in tempo per la cena), con un Bill Gates furente.

Ma a parte le sfuriate e i successi (la console deve la sua ascesa soprattutto al gioco Halo: Combat Evolved), ciò che conta è la visione emersa da quel progetto. Una visione che, ancora una volta, ha espresso il fondatore Bill Gates:

Abbiamo concepito Xbox non solo come console. È nel senso più generale un personal computer; fatto però per mettere avanti le esigenze dei videogiocatori. Ma non avremmo mai creato Xbox solo come console da gioco.

L’acquisizione di Activision Blizzard

Non stupisce dunque che Microsoft si sia mossa per l’acquisizione di Activision Blizzard, editore leader nello sviluppo di giochi e contenuti interattivi. Come spiega Microsoft nel comunicato:

Con tre miliardi di giocatori attivi oggi, e alimentati da una nuova generazione immersa nelle gioie dell’intrattenimento interattivo, il gioco è ora la forma di intrattenimento più grande e in rapida crescita.

Questa acquisizione accelererà la crescita di Microsoft nel business del gioco su dispositivi mobili, PC, console e cloud, e fornirà elementi base per il metaverso.

Activision Blizzard, che nell’ultimo anno è stata al centro di numerose accuse per molestie sessuali e discriminazioni sul luogo di lavoro, farebbe di Microsoft la terza azienda più grande per fatturato nel mondo dell’intrattenimento, proprio dopo le sue rivali Tencent e Sony.

L’acquisizione andrebbe poi a influire direttamente anche sul portafoglio Game Pass di Microsoft, con oltre 25 milioni di abbonati. Con Activision Blizzard e i suoi 400 milioni di giocatori mensili presenti su 190 paesi, Game Pass diventerebbe una delle gallerie di giochi più diversificate e interessanti.

Non solo: al team di Microsoft si aggiungeranno altri 30 studi interni di sviluppatori: un accrescimento notevole in termini di pubblicazioni e produzioni.

Questo franchise accelererà i piani di Microsoft per il Cloud Gaming. Come dice un altro comunicato del team Xbox, il piano funzionerà

consentendo a più persone in più posti in tutto il mondo di partecipare alla comunità Xbox utilizzando telefoni, tablet, laptop e altri dispositivi che già possiedi. I giochi di Activision Blizzard sono apprezzati su una varietà di piattaforme e abbiamo intenzione di continuare a supportare queste comunità ad andare avanti.

Microsoft e il metaverso

Andare avanti… Avanti dove? Lo svela Satya Nadella, presidente e CEO di Microsoft:

I videogiochi oggi sono la categoria più dinamica ed emozionante nell’intrattenimento, su tutte le piattaforme, e giocheranno un ruolo chiave nello sviluppo delle piattaforme del metaverso.

Stiamo investendo molto nei contenuti di livello mondiale, nelle comunità, nel cloud, per inaugurare una nuova era del gaming che metta giocatori e creatori al primo posto e renda il gioco sicuro, inclusivo e accessibile a tutti.

In queste parole si possono rilevare alcuni punti chiave della nuova strategia adottata da Microsoft. Nel discorso in inglese compaiono quattro C: contents, communities, cloud e creators.

Microsoft punta ad avere, più che una piattaforma, un grande numero di utenti che si muovano in un cloud dove possano archiviare, trasmettere o elaborare contenuti, che siano creativi e che formino gruppi virtuali.

Questi sarebbero gli elementi base per riportare la Xbox di nuovo alla ribalta, per espandersi oltre, verso il metaverso, la prossima sfida informatica.

Molte altre aziende, tra cui Google, Apple e Netflix si sono orientate verso l’universo del gaming: la frontiera dell’intrattenimento apre nuovi spazi da popolare, nuovi scenari di vendita e nuovi confronti con il proprio pubblico.

Per approfondire l’argomento e ragionare sui prossimi passi di Microsoft, il video su YouTube “Microsoft compra Activision Blizzard: e ora che succede?” di DadoBax – Feel the VideoGames lancia una nuova prospettiva sulla strategia adottata dall’azienda in continua ascesa:

 

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