PlayStation VR2 è realtà! Le news dalla conferenza al GDC!

Alla Game Developers Conference di San Francisco, Sony ha presentato agli sviluppatori di Unity il nuovo visore PlayStation VR2. Le sensazioni sono ottime.

Come spesso accade con accessori di questo tipo, capaci di promettere passi avanti entusiasmanti al mondo del gaming, l’entusiasmo è palpabile. Le aspettative che sta generando PlayStation VR2, nuovo visore progettato da Sony per la realtà virtuale su PlayStation 5, sono molto elevate anche in seguito ai recenti annunci, che vedremo, i quali stanno contribuendo ad accrescere l’attesa.

PlayStation VR2 è il successore, come dice il nome stesso, di PlayStation VR, visore di realtà virtuale che fu lanciato qualche anno fa riscuotendo un successo di pubblico tiepido, principalmente a causa del suo prezzo elevato, dal momento che venne lanciato a un costo di circa 400 euro e tuttora si può acquistare a un prezzo intorno ai 330 euro.

Difficilmente questo aspetto varierà con l’uscita di PlayStation VR2. La nuova versione, però, appare più golosa della precedente, poiché molto più al passo con i tempi: la tecnologia di cui si compone ci appare davvero next-gen e anche le prestazioni sembrano spettacolari. Numerose nuove informazioni ci sono giunte dal testing tenuto alla Game Developers Conference (GDC) di San Francisco qualche giorno fa.

Il nuovo visore Sony PlayStation VR2: che cosa sappiamo?

La GDC ha dato modo agli sviluppatori di Unity di provare in maniera approfondita PlayStation VR2 e le informazioni che sono state rilasciate ai media, nello specifico ai redattori di Android Central, sono entusiasmanti. Sembra infatti che il testing abbia lasciato ottime sensazioni a chiunque abbia potuto prendervi parte.

Per qualcuno il provato è superiore a quanto dichiarato. Consideriamo che la platea di tester era composta da addetti ai lavori, pratici di specifiche tecniche e, dunque, possiamo considerare molto attendibili le loro impressioni raccolte a caldo. D’altra parte, proprio perché parliamo di professionisti, il loro occhio non è certo quello del gamer medio e noi alcune specifiche non saremmo neppure in grado di distinguerle.

Tra gli elementi che hanno maggiormente colpito gli esperti di Unity ci sono stati le due componenti principali del nuovo PlayStation VR2: l’eye tracking e il foveated rendering. Se impostate bene per il gioco che ci apprestiamo a giocare i risultati possono essere pazzeschi. Lo staff di Unity che ha avuto modo di testare alcune demo ha parlato di prestazioni considerevolmente migliori di quanto scritto in scheda tecnica.

Allo stato attuale del dispositivo, non ancora pronto per il lancio sul mercato, per godere appieno di PlayStation VR2 occorre essere in grado di settarlo al meglio, ad ogni modo, al momento dell’uscita le impostazioni saranno preimpostate nella combinazione migliore. PlayStation VR2 garantirebbe un’immersione senza pari nella narrazione ludica, con poco da invidiare a Oculus Quest, il visore leader di mercato.

Chiariamo che cosa siano queste due tecnologie sulle quali gli sviluppatori di Unity hanno posto l’accento. Il foveated rendering vuole ricreare la visione del nostro occhio, evitando di andare a renderizzare le grafiche più lontane dal nostro campo visivo. Il vantaggio è che, in tale maniera, lo sguardo può concentrarsi sugli elementi più vicini, in primo piano, migliorando l’immersione nell’universo narrativo.

L’eye tracking è, invece, una tecnica derivata dagli studi oculometrici (in italiano, la traduzione dell’inglese eye tracking è proprio oculometria) e che va a monitorare in maniera minuziosa i movimenti dell’occhio umano. Esso traccia i movimenti oculari e capisce, attraverso dei software che registrano l’eye focus, dove vada l’attenzione di chi guarda, capendo quale porzione dell’immagine vada messo a fuoco.

Altre due tecnologie capaci di portare PlayStation VR 2 su nuovi livelli rispetto al predecessore sono il rilevamento del controller basato sul visore, che rileverà dove si concentra l’attenzione del giocatore attraverso le telecamere integrate nel visore e l’implementazione dell’eye tracking. Il feedback del visore invece collaborerà con l’audio 3D Tempest per accrescere il coinvolgimento uditivo.

PlayStation VR2 e l’eredità del suo predecessore

Il predecessore di PlayStation VR2, PlayStation VR, risale al 2016, un’epoca nella quale la tecnologia della realtà virtuale era ancora piuttosto arretrata e il dispositivo mostrava delle pecche considerevoli, anche dovute al fatto che i controller erano due PlayStation Move, non esattamente la quintessenza dell’avanguardia tecnologica.

PlayStation VR fu comunque un discreto successo commerciale, forte di circa 5 milioni di unità vendute. Per tal motivo, Sony ha scelto di proseguire su questa strada, ideando PlayStation VR2 per riproporre la realtà virtuale sulla sua nuova ammiraglia, PS5. L’ambizione è quella di dare vita a una vera prossima fase nell’esperienza videoludica in realtà virtuale, contando anche di convincere più sviluppatori a sviluppare titoli in vr.

L’eredità di PlayStation VR non è certo un lascito leggendario ma PlayStation VR2 promette di migliorare prestazioni ed esperienza utente sotto ogni aspetto. Ad ascoltare i pareri degli sviluppatori di Unity, le promesse sono state mantenute e questa nuova generazione di visori può davvero ritenersi next-gen.

La presentazione di PlayStation VR2 non è stata pubblica

Il test sul quale si basano le informazioni riportate in questo articolo, quello tenuto alla GDC di San Francisco, non è stato pubblico ma, come scritto, rivolto a una platea ben selezionata di addetti ai lavori. La scelta di non aprire a tutti la conferenza è significativa dello stato dei lavori su PlayStation VR2, evidentemente ancora non pronto per essere mostrato a un pubblico più variegato.

Con ogni probabilità, nel giro di qualche mese, PlayStation VR2 sarà fatto provare a focus group più ampi, soprattutto se i feedback degli addetti ai lavori continueranno a essere così positivi. La tecnologia di questo nuovo visore è ben più raffinata di quella del precedente e tali caratteristiche si rifletteranno anche sul prezzo finale, a meno che Sony non operi una politica di vendita senza guadagno per piazzarne il più possibile.

L’attesa verso PlayStation VR2 è considerevole e iniziative come questa, tenuta in partnership con Unity non fanno che aumentare l’hype verso il prodotto. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione perché il visore è un altro strumento che può muovere vendite verso il piatto della bilancia di Sony, strappando clienti alla concorrenza.

La frontiera della realtà virtuale

Il medium videoludico è ormai un prodotto di massa. È finita l’era nella quale il videogioco era una cosa per bambini o adulti alternativi rimasti un pò infantili. Il gaming è ormai pane quotidiano in un’epoca nella quale le scuole adottano percorsi videoludici per educare i ragazzi, gli atleti si allenano sui simulatori e il mondo si prepara all’avvento del metaverso.

Chiunque ha accesso a contenuti videoludici quando vuole, semplicemente accedendo allo store del proprio smartphone. Il cellulare, dispositivo trasversale, è a tutti gli effetti anche una console per videogiochi. Il mercato è stabile e fruttuoso, tanto da correre il rischio di divenire saturo e stagnare. Per tal motivo, si cerca continuamente il passo in avanti per aprire nuove nicchie.

La realtà virtuale rappresenta proprio questo tentativo di muovere in avanti. A una clientela attenta e appassionata di tecnologia, nonché assolutamente recettiva delle novità in questo campo, si può proporre un dispositivo capace di migliorare l’immersione nell’universo narrativo del videogame e rendere l’esperienza di gioco più attraente e maggiormente affascinante, in quanto più simile al reale.

PlayStation VR2 ha dimostrato di poter fare questo passo in avanti alla GDC. Gli sviluppatori di Unity hanno provato la demo di VR Alchemy Lab, un gioco la cui grafica presenta illuminazione e ombreggiature dinamiche che sono state godute al massimo grazie alle caratteristiche di un dispositivo che sembra in grado di sfruttare al massimo la potenza hardware di PS5, tanto in termini di CPU quanto di GPU.

Sia in termini audio che video l’esperienza di gioco con PlayStation VR2 sa essere appagante, creando sensazioni nuove ogni volta che i personaggi di un gioco ci fissano negli occhi proprio come se ci stessero parlando nel mondo reale o i fruscii e i suoni ambientali degli scenari vengono percepiti a distanze verosimili e colti dal nostro orecchio come se avvenissero a pochi passi da noi.

Ciò avviene perché la tecnologia di PlayStation VR2 è capace di cogliere la rotazione dell’occhio, la posizione dell’orbita oculare, il diametro della pupilla e tutte le volte in cui la palpebra si chiude. Parliamo di sensori davvero molto raffinati e delicati, capaci di darci una mano in numerose situazioni di gioco. 

Se, per esempio, miriamo male prima di premere il virtuale grilletto del nostro controller, ecco che un gioco con impostazioni di mira assistita può intervenire, correggendo il colpo verso la zona nella quale stavamo guardando. 

L’eye tracking permetterà anche agli sviluppatori di studiare delle mappe di quel che il giocatore stia guardando in un determinato momento della sua avventura all’interno di un titolo, comprendendo agevolmente quali siano le maggiori difficoltà nella risoluzione di un enigma o i punti più osservati di un determinato livello o paesaggio.

Insomma, se tutte le sensazioni esternate da chi ha potuto testare PlayStation VR2 fossero confermate, avremmo davvero uno strumento con le potenzialità di segnare una frontiera nel mondo dei videogiochi offrendo al gamer un’immersione totalmente nuova nel titolo e al developer tutta una serie di parametri, dati e statistiche sulle quali basare il suo lavoro per proporre giochi sempre più coinvolgenti.

PlayStation VR2: quali sono le aspettative?

Già da prima di questo test le aspettative sul visore erano piuttosto elevate. In seguito alle esperienze di chi ha potuto provarlo, come gli sviluppatori di Unity, e condividere le proprie sensazioni, l’asticella si è alzata ancor di più

Forse il visore non è per tutti i game, ricordiamo infatti che parliamo di uno strumento che ci estranea da quel che abbiamo accanto, facendoci di fatto entrare nel gioco tramite lente, cuffie e controller che ci impediscono di vedere il gioco dentro lo schermo ma ci portano in esso, trasportandoci nello spazio virtuale come se lo abitassimo, se ne fossimo parte.

Ciò può essere fantastico, un’esperienza straordinaria per alcuni, ma anche soverchiante e straniante per altri, per chi vede il videogioco come un’alternativa al film in tv e vuole affacciarsi sul mondo di gioco attraverso la finestra dello schermo, niente di più e niente di meno. Tutti coloro i quali appartengono al primo dei due gruppi, stanno probabilmente contando i giorni all’uscita di PlayStation VR2.

Sarebbe esagerato dire che PlayStation VR2 segnerà uno spartiacque, anche perché la nicchia di videogiocatori interessata alla realtà virtuale non è troppo ampia – almeno stando ai dati di vendita del primo VR – ma il dispositivo ha enormi potenzialità e ciò genera inevitabilmente un’attesa importante. 

L’incognita prezzo resta considerevole ma a fronte di un’innovazione capace di far cadere a terra la mandibola, la clientela potrebbe chiudere un occhio e sborsare anche cifre importanti. Dopo la conferenza di San Francisco, siamo tutti desiderosi di sapere al più presto qualcosa di più su PlayStation VR2.

Redazione Trend-online.com
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