Pokémon pigliatutto: è l’anno più proficuo per il franchise?

Il marchio Pokémon è uno dei più redditizi al mondo, capofila nel settore dell'intrattenimento. A cosa si deve l'enorme successo del brand?

È un anno che i tanti appassionati del marchio Pokémon potrebbero non dimenticare per un bel pezzo. In 12 mesi, potenzialmente, il segmento dei videogiochi metterà sugli scaffali ben tre titoli, tutti destinati a divenire campioni d’incasso.

I videogiochi, infatti, sono i cavalli di traino della dorata carrozza Pokémon, la quale giunge sempre a destinazione carica di successo commerciale. 25 anni fa difficilmente ci si sarebbe aspettato che Pokémon sarebbe potuto diventare un franchise così redditizio: dalla sua nascita, nel 1996, a oggi, si stima che il brand abbia incassato una cifra superiore ai 59 miliardi di dollari.

Ma vediamo più nel dettaglio perché tutto questo successo e quali sono le novità di quest’anno.

Il caso Pokémon, la nascita di un fenomeno globale

Il Big Bang del fenomeno Pocket Monsters, mostri tascabili in italiano, terminologia da cui deriva il nome Pokémon, giunse verso la fine degli anni ’90, quando il cartone animato cominciò a essere di tendenza tra gli adolescenti e i preadolescenti. A quei giovani si cominciarono a vendere videogiochi, carte collezionabili, magliette, zaini e ogni altro tipo di gadget.

L’exploit arrivò qualche anno dopo. Il brand si dimostrò capace di resistere quando non fu più sulla cresta dell’onda e cominciarono a spuntare, come funghi, variazioni sull’idea. Inoltre molti di quei giovani cresciuti con i Pokémon, se sono rimasti appassionati di videogiochi, hanno continuato a giocarci anche da adulti e ciò ha accresciuto enormemente la clientela dei giocatori.

In questa maniera, la Pokémon Company ha creato un marchio che è sistematicamente tra i leader globali nella categoria intrattenimento. Dal digitale al collezionismo, dal tempo libero alla scuola, l’immagine di Pikachu e dei suoi compagni è ancora presente, oggi come 25 anni fa, e le quote di mercato sono decisamente solide e in crescita.

Pokémon tra gli scaffali: tre videogiochi in un anno solare

Nel novembre 2021 sono usciti i remake delle versioni Perla e Diamante, originariamente pubblicate una quindicina d’anni fa e rinominate Perla Splendente e Diamante Lucente. Alla fine di gennaio, il giorno 28, è stato invece lanciato lo spinoff Leggende Arceus, interamente dedicato a una creatura leggendaria del franchise.

Ambedue questi giochi – parliamo in realtà di tre cartucce per Nintendo Switch ma, com’è abitudine per titoli Pokémon, Perla e Diamante sono due versioni, leggermente differenti, della stessa avventura, dunque i lanci sono di fatto due – sono due titoli non principali della serie. I prossimi capitoli principali saranno invece la coppia Scarlatto e Violetto, la cui uscita è prevista il 18 novembre 2022.

Il brand ha inoltre compiuto recentemente 25 anni (nel 2021) e ha festeggiato lanciando sul mercato una linea di prodotti nuovi, per tutte le tipologie di intrattenimento coperte dalla multinazionale The Pokémon Company e la sua stretta alleata Game Freak: cartoni animati, carte collezionabili di grande valore, videogiochi per cellulare e, naturalmente, titoli ludici per ambiente Nintendo, con cui vige un accordo di esclusività a molti zeri.

Non esistono altri franchise, all’interno del gaming, capaci di proporre così tanti titoli in un intervallo così stretto e di piazzarsi sempre in testa alla classifica delle vendite intorno alla finestra di uscita. Moltissime sono le uscite annuali o in sequenza biennale e c’è anche chi arricchisce un proprio gioco inserendo contenuti aggiuntivi con frequenza, ma la presentazione di un nuovo titolo, completo, ogni 4 mesi è davvero una mosca bianca.

La filiera Pokémon, un successo lungo 25 anni

Le riedizioni sono sempre un successo per i titoli Pokémon, in quanto si agisce sulla nostalgia nei cuori dei videogiocatori, i quali erano magari bimbi all’uscita dell’edizione originale e ora hanno piacere di tornare a immergersi in mondi e situazioni cui sono rimasti profondamente legati. La tecnologia avanza molto veloce e i giochi sono riproposti con vesti molto più accattivanti oggi rispetto a quindici anni fa.

I remake chiamati Let’s go Eevee e Let’s go Pikachu, ad esempio, hanno venduto 14,33 milioni di copie, mentre Rubino Omega e Zaffiro Alpha, altre due riedizioni Pokémon, quelle con il maggior successo commerciale, hanno toccato quota 14,46 milioni di unità vendute. Si stima che le riproposizioni uscite lo scorso novembre faranno meglio di entrambe.

Per il 2022 che stiamo vivendo sono in programma serie animate, nuove espansioni del set di carte collezionabili e, come si scriveva, altre due uscite della serie principale, ovvero Scarlatto e Violetto. Il rischio di saturazione del mercato c’è ma, visto come stanno andando le vendite dei videogiochi a oggi, è difficile attendersi un fiasco per i titoli in arrivo quest’inverno.

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