Steam Deck: perché installare subito le MOD già disponibili!

Steam Deck è uscita sul mercato e la nuova console, che si propone come un pc da gaming portatile, arride decisamente ai modder e alla personalizzazione.

Al momento non è ancora troppo diffuso, è però impossibile non riconoscergli interessanti possibilità. Steam Deck è un dispositivo portatile dedicato ai giochi per computer che consente a ogni utente Steam di portare i suoi titoli con sé, ovunque vada. Comodo e pratico, Steam Deck è lo strumento che mira a rendere libera da cavi l’esperienza di gioco di chiunque preferisca videogiocare da computer.

Steam Deck, la console di Valve

Nel video dei ragazzi di Prodigeek, una recensione per capire al meglio che cos’è Steam Deck e come funziona.

Steam Deck nasce dalla risposta a un bisogno noto e conosciuto: quello di portare i propri giochi preferiti ovunque, grazie a una infrastruttura portatile più potente di uno smartphone – che, ricordiamo, è già un dispositivo con il quale è possibile videogiocare – e sulla quale siano disponibili i titoli più attesi, quelli di cui si parla di più.

Il panorama delle console portatili non è affatto affollato, in quanto il segmento è al momento occupato solo da Nintendo con la sua Switch, che è di fatto un’ibrida. Esiste una versione più leggera di questa console, denominata Lite, che non è capace di essere collegata alla tv ed è soltanto una piattaforma portatile ma è una versione depotenziata, e più economica di Nintendo Switch, non una vera handheld.

Aldilà della grande N, azienda che non ha mai abbandonato il portatile dopo i successi dell’ormai obsoleto Nintendo 3DS, gli altri attori del gaming non hanno mai investito troppo nell’handheld. A Microsoft non è mai interessato quel segmento mentre Sony aveva avuto qualche successo con PlayStation Portable ma la piattaforma che le è succeduta, Vita, è stata un flop considerevole.

Dopo una simile batosta commerciale, Sony ha scelto di abbandonare tale mercato per concentrarsi sulla home console PlayStation 5 e ha lasciato un vuoto nel segmento. Ora Valve, proprietaria del servizio Steam e leader nel campo dei videogames per computer, ha scelto di allargarsi, puntando forte sul portatile. La promessa di Steam Deck di essere un pc ridotto, dunque pù economico, e portatile ha entusiasmato molti.

Annunciata nell’estate 2021, la piattaforma on the go, come vengono definite le ibride in gergo, ha preso chiaramente ispirazione da Nintendo Switch ma promette di essere ben più potente della rivale. Steam Deck è stata pensata appositamente per i videogiochi; è più grande e pesante di Switch e non presenta controller staccabili. Valve ha sviluppato l’hardware collaborando con AMD.

Il sistema operativo è stato sviluppato appositamente per Steam Deck e si chiama, non a caso, Steam OS. L’ambiente è comunque aperto e, se lo si desidera, è possibile rimuoverlo per installare Windows e farlo girare senza preoccupazioni. Il setup è comunque stato ideato e pensato appositamente per Steam, dunque, per il giocatore senza grandi necessità non c’è davvero motivo di modificare l’ambiente nativo.

Consideriamo però che Steam OS consente di giocare – al momento – soltanto ai giochi di Steam. Trattandosi di un dispositivo che è, di fatto, un computer, abbiamo modo di divertirci con tutti i titoli per pc ma non possiamo farlo con il sistema operativo nativo. Per sfruttare la libreria di Epic Store – o GOG – sarà necessario installare prima il sistema operativo Windows.

Ragionamento analogo vale per l’abbonamento a Xbox Game Pass. Non è escluso che gli aggiornamenti futuri consentano a Steam OS di far girare tutti questi launcher videoludici sul suo sistema operativo – in fin dei conti, è intenzione dichiarata di Valve rendere Steam Deck un efficiente computer da gaming, compatibile con ogni software per tale console – ma per il momento vigono ancora queste limitazioni.

Presentata Steam Deck, andiamo ora a vedere quanto costi la console. Il dispositivo ha tre fasce di prezzo, in base alla capacità della scheda di memoria che ospitano. Steam Deck da 64 GB – modello entry level, abbastanza sconsigliato perché dotato di poco spazio – costa 419 euro; quello da 264 GB ha un prezzo di 549 euro e il pricing del top di gamma, Steam Deck 512 GB, è di 679 euro.

Potendo spendere, è assolutamente consigliata quest’ultima versione in quanto è quella che ci dà maggiormente modo di goderci il titolo: possiamo allocare più giochi e non preoccuparci troppo della memoria da riservare a eventuali aggiornamenti del titolo. Questa versione è dotata di memoria SSD (come quella da 264 GB) e di vetro acidato e antiriflessato che le sorelle minori non possiedono.

Imparare dagli sbagli: Steam Deck e Google Stadia

L’operazione Steam Deck è piuttosto coraggiosa. Il mondo del gaming su console è dominato, come ben sappiamo, dai giganti Sony e Microsoft che sono praticamente monopolizzatori del mercato dei videogiochi catalogati come tripla A, dai costi di produzione milionari e il numero di giocatori contato in cifre a 6 zeri. All’interno di questo duello è molto difficile inserirsi come terza forza.

Nintendo gioca una partita a parte, in quanto non ha mai prodotto hardware della potenza di PlayStation o Xbox, ma ha una robusta nicchia di appassionati delle sue produzioni che non abbandona l’ambiente della grande N perché non vuole rinunciare a titoli che non avrebbe modo di giocare all’infuori delle piattaforme dell’azienda di Kyoto.

Il recente tentativo di Google di inserirsi nel segmento e rivoluzionarlo, grazie all’infrastruttura Stadia che prometteva di consentire al suo utilizzatore di giocare da qualunque dispositivo dotato di schermo e connesso alla rete è fallito in una maniera che definiremmo piuttosto plateale. 

Vuoi a causa delle connessioni italiane che non consentono di avere una banda capace di giocare in maniera ottimale in streaming, vuoi a motivo dell’alta fidelizzazione che i clienti Sony e Microsoft hanno verso le proprie console, vuoi perché non tutti gli sviluppatori hanno creduto nel progetto andando ad arricchire il parco titoli, Google è rimasta abbastanza al palo, in questa gara.

Valve farebbe bene a tenere a mente questa lezione e a non incappare nello stesso errore, supportando al meglio Steam Deck e garantendo che l’intera libreria sia riproducibile sul dispositivo. Il servizio può vantare numerosi affezionati a Steam e la fetta di videogiocatori su pc è ampia, dunque per Steam Deck c’è un potenziale oceano di clienti. Il dispositivo deve però saperli conquistare.

Il futuro del gaming è nelle piattaforme ibride?

La tendenza che emerge negli ultimi anni è quella della compresenza delle due dimensioni nel gaming: fissa e portatile. L’ampio successo di Nintendo Switch, nonostante le evidenti limitazioni tecniche rispetto ai competitor Sony e Microsoft, ha dimostrato come esista una fetta di pubblico ben disposta a rinunciare al comparto grafico per la praticità di poter giocare ovunque, on the go.

La stessa Google, con Stadia, ha cercato di collocarsi in questo segmento ideando un sistema capace di farci giocare su qualsiasi dispositivo connesso a internet, da pc e smart tv in casa a tablet e cellulari fuori da essa, senza però considerare i due gravi problemi di cui si è scritto: connessioni lente e instabili e un parco titoli incapace di impensierire PlayStation o Xbox, o anche Switch a dire il vero.

Steam Deck si propone di fare concorrenza a tutte le principali console per videogiochi, sfruttando potenza hardware e praticità handheld. Steam è un nome più legato al gaming di Google e ha un bacino clienti potenziale  più ampio di quello di Stadia, che pure aveva lavorato bene al lqncio, ingaggiando grandi nomi, come Jade Raymond del team degli Assassin’s Creed originali, la quale ha però già abbandonato il progetto.

Steam Deck Workshop, la camera di modding

Steam Deck inizia a diffondersi, sebbene stia ancora ricercando il suo spazio sul mercato dei videogiochi. Al momento, sembrerebbe che la strategia non sia tanto quella di andare a strappare giocatori dall’universo console, bensì quella di consolidare la clientela già fidelizzata su Steam. Non è un caso, infatti, se siano già disponibili e installabili alcune mod.

Con questa parola indichiamo le modifiche apportate in un secondo momento, dopo l’uscita, a un gioco, ovvero l’introduzione di script non originali per variare aspetti e parametri. Esse non sono realizzate dalla casa di produzione, bensì da creators (o modders) che personalizzano il gioco a proprio piacimento e poi mettono in circolazione, gratuita o dietro compenso, le loro creazioni.

Le mod non intaccano il codice sorgente del gioco, che continua a girare esattamente come progettato dalla software house che lo ha firmato, bensì sono principalmente pacchetti visual, che vanno a modificare costumi o aspetto dei personaggi, delle armi, delle vetture e, quando l’operazione è più sofisticata, anche di edifici e ambientazioni oppure a migliorare il tuning del gameplay in generale.

Il supporto per le mods è stato previsto fin dalla fase di design di Steam Deck, il che è una prima assoluta per una console videoludica. I giocatori Xbox e PlayStation non hanno grande interesse nelle mod – forse perché sanno bene che le loro piattaforme non ne consentono l’utilizzo – le quali vanno invece fortissimo in ambiente pc. In quale maniera si possono inserire le modifiche in un gioco?

Il modo principale – e consigliato – è l’utilizzo di Steam Workshop, accessibile dalla schermata principale di Steam Deck e contenente numerose creazioni inserite dagli utenti sul portale. Esse sono divise per titolo, hanno una descrizione e una spiegazione nel caso in cui occorrano determinati prerequisiti per installarle. 

Se non dovessimo essere soddisfatti, esistono vie alternative a Steam Workshop per installare le mod.

Nexus Mods, come utilizzarlo su Steam Deck

Sono possibili altre strade per ricercare e installare mods, le quali sono piuttosto diffuse in ambiente pc e, di conseguenza, anche ricercabili da Steam Deck, che è un computer. Senza però perdersi su siti più o meno affidabili, la via alternativa a Steam Workshop che è consigliabile visitare è quella di Nexus Mods, immenso portale che è una vera e propria Bibbia per chiunque ami personalizzare i propri videogiochi.

Nexus è raggiungibile da ogni computer per cui è di facile consultazione anche da Steam Deck. Il dispositivo, però, non ha esattamente la stessa architettura di un computer da gaming per cui l’installazione di contenuto dal portale potrebbe essere più complessa e, in alcuni casi, forse persino impossibile. È bene passare prima da Steam Workshop e vedere se la mod che ci interessa sia già disponibile qui.

In caso contrario, possiamo passare a Nexus, considerando che qualcosa potrebbe però andare poi storto.

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