Marco Marlia, CEO e co-founder di MotorK, racconta di com'è nata l'azienda e di come si è evoluta nel tempo e un focus su quello che sarà il mondo dell'automotive online. Infine un'analis sulla vicenda Cazoo e su come mai la compravendita di auto online sembra essere così complessa.
1) Com’è nata MotorK e come è cresciuta nel tempo?
MotorK è stata fondata nel 2010 e in poco tempo si è affermata come uno dei principali partner tecnologici del mercato automotive in Europa: nel 2013 abbiamo lanciato WebSparK, il nostro primo prodotto SaaS, e tre anni dopo abbiamo iniziato il nostro periodo di crescita con l'acquisizione di Eflow - la prima di una strategia redditizia che ha portato MotorK a espandersi in tutto il continente.
Tra il 2016 e il 2018, abbiamo ottenuto due round di finanziamento, nel 2017 abbiamo raggiunto 1 milione di euro di fatturato, per arrivare a 27 milioni nel 2021, l’anno in cui ci siamo quotati su Euronext Amsterdam con una raccolta di 75 milioni di euro. MotorK punta ora a raggiungere 45 milioni di fatturato nel 2022, con un obiettivo di crescita annuale del +75%.
Ad oggi, siamo partner tecnologico di oltre 2000 gruppi di concessionarie in tutta l'area EMEA e abbiamo la fiducia del 90% dei marchi automobilistici della regione, tra i quali nel mercato italiano figurano Volkswagen, Honda, Suzuki, Lexus, Land Rover, Jaguar, SDF e Stellantis.
2) Cosa serve per essere un concessionario digital?
Oggi la digital transformation rappresenta un’opportunità imprescindibile per i concessionari. Dati recenti dimostrano che l’esperienza di acquisto del cliente inizia quasi sempre nel mondo digitale per poi concludersi nel mondo fisico. Secondo uno studio McKinsey, infatti, l’80% degli acquirenti di veicoli utilizza l’online come fonte di informazioni principale, mentre dall’altro lato uno studio Capgemini2 ha rivelato che il 92% dei consumatori ritiene ancora essenziale un’interazione con il concessionario.
In questo scenario, la complessità tecnologica per gestire le varie interazioni aumenta esponenzialmente e per il concessionario diventa fondamentale avere gli strumenti per creare un’esperienza di acquisto omogenea e omnicanale. SparK è la piattaforma che abbiamo sviluppato per aiutare i concessionari ad accedere a un portafoglio di soluzioni integrate in grado di coprire tutti i touchpoint del customer journey.
Tra le soluzioni disponibili, SparK offre uno showroom digitale ottimizzato per l’acquisizione di traffico e sincronizzato con la gestione centralizzata dello stock, un sistema di CRM per la raccolta e l’organizzazione dei lead e strumenti di online reputation e automazione di campagne di marketing personalizzate sui cluster di clienti.
3) Come si sta evolvendo il mondo dell’automotive con la digitalizzazione?
Il mondo dell'automotive sta attraversando una serie di cambiamenti innescati dalla pandemia, dalla difficile situazione economica e geopolitica, dalle problematiche legate alla produzione. Gli attori del settore sono chiamati a reagire, sfidando lo status quo e ripensando strumenti e processi in relazione alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori.
In questo senso la tecnologia può rappresentare, per la prima volta, il driver principale del cambiamento e la rivoluzione digitale è ciò che permetterà di restare competitivi, raggiungendo il consumatore finale all'interno di uno scenario complesso e sempre più affollato.
4) Cazoo ha chiuso tutte le attività in Europa tornando a concentrarsi solo sul panorama inglese. Come mai la compravendita di auto online sembra essere così complessa?
Il business di compravendita di auto richiede esperienza, oculatezza e grande efficienza per poter crescere. É un mercato che ha margini ristretti e non permette errori, neanche in questo momento storico caratterizzato da un elevatissimo valore dell’usato.
La decisione di Cazoo di chiudere il business al di fuori del Regno Unito non ci ha sorpreso: da una parte, riflette le specificità dei mercati locali, dall’altra, al netto delle acquisizioni di business tradizionali e profittevoli come il network di dealer Imperial, il resto del business dimostrava margini troppo fragili, in passato anche negativi.
5) Come vede il mondo dell’automotive tra 5 anni?
In futuro l'industria automotive avrà una filiera sempre più digital e sostenibile. Nei prossimi anni la maggior parte delle aziende dell’automotive retail si riorganizzerà e investirà risorse intorno a processi e strumenti digitali che faranno la differenza per il loro business e allo stesso tempo affronterà la complessa transizione energetica verso l’elettrificazione.
InMotorK siamo pronti a metterci al fianco dei nostri clienti offrendo il miglior servizio e supporto possibile: la nostra missione è quella di accompagnare concessionarie e case auto lungo la trasformazione digitale che sta plasmando l’industria, ottimizzandone i processi e aiutandoli a incrementare le vendite.