Borse: massima allerta. Fine del rialzo? Eur/Usd, segnale short

Per le Borse i rialzi ora sono troppo stretti e c'è il rischio che arrivi debolezza: occhio alle mosse dell'euro-dollaro. La view di Pietro Paciello.

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Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, CEO e Chief Analyst della Pro Markets Sagl, Asset Management Company, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli.Pietro Paciello vi aspetta il lunedì e il venerdì alle ore 16 con il Market Talk OPENING BELL - NewTraderLab. Per info clicca qui.

L'euro-dollaro continua ad indietreggiare dopo aver fallito un nuovo allungo oltre quota 1,19. Cosa aspettarsi nel breve?

Mi sembra che l'euro-dollaro abbia raggiunto una dinamica di prezzo su cui ferma la sua grande ascesa, continuativa ormai di quasi 10 figure, quindi impressionante come movimento impulsivo.

Sui grafici giornalieri è apparsa una divergenza ribassista sul top di questi giorni e da quel momento in poi sono diventato bearish sull'euro-dollaro.

Mi sembra che anche la seduta odierna sia abbastanza significativa, con la conferma del breakout dell'area di supporto dinamico di breve in area 1,185.

Una chiusura sotto questa soglia a livello settimanale aprirà la strada ad una continuazione del ribasso e in quest'ottica vedo due livelli potenziali di supporto su cui andremo a confrontarci.

Il primo è un sostegno intermedio a 1,1735 e il successivo è in area 1,165 e questo per me è il target ideale del movimento in atto.

Teoricamente quindi vedo debolezza per l'euro-dollaro nelle prossime sedute, con possibile approdo verso gli obiettivi appena indicati.

Di questa debolezza dovrebbe approfittarne il dollaro-yen?

Normalmente dovremmo avere un travaso di liquidità da un lato all'altro, stante la posizione del dollaro in un caso al denominatore e nell'altro al numeratore.

C'è da dire che il dollaro-yen in questo momento è molto laterale e poco significativo come movimenti di prezzo. A livello grafico è strutturato decisamente meglio l'euro-dollaro su cui consiglio di concentrare l'operatività.

Il dollaro-yen non ha ora una configurazione tecnica atta a grossi spunti direzionali e posso segnalare solo una piccola area supportiva a 105,3 e una piccola resistenza a 106,5.

Fino a quando il cross non uscirà da uno di questi due estremi si manterrà in un trading range poco significativo.

L'oro è tornato a perdere terreno, allontanandosi nuovamente dalla soglia dei 2.000 dollari. Questo arretramento ci accompagnerà ancora nel breve?

Sto seguendo questo movimento sul gold perchè ritengo che nel lungo vada ancora considerato come un asset rialzista, mentre nel breve qualche piccola speculazione al ribasso me la sono regalata, peraltro con buoni risultati.

Ritengo che l'oro abbia un supporto molto forte e importante in zona 1.900/1.895 dollari, sostegno portante della dinamica attuale.

Fino a quando il gold non andrà a rompere questo livello in chiusura giornaliera, andrà considerato al rialzo.

Ritengo che in questo momento ci sia voglia da parte del mercato di misurare la tenuta di questo supporto e questo sarebbe il 4°/5° punto di contatto.

Prima di prendere una decisione operativa rialzista sull'oro aspetterei il test di area 1.900/1.895: se questa soglia sarà raggiunta e ci sarà una reazione, allora bisognerà comprare.

Viceversa il gold invertirà in maniera anche profonda, per cui muoversi adesso non mi sembra molto calibrata come mossa.

Il petrolio resta ingessato al di sotto dei 43 dollari al barile. Quali le previsioni per questo asset?

La fase attuale del petrolio è molto noiosa ed è sicuramente propedeutica ad un movimento direzionale che prima o poi arriverà e sarà molto forte.

Conviene fidarsi del grafico che su dinamica giornaliera indica due livelli: un'area resistenziale stimabile più o meno in zona 44,7 dollari e una supportiva a quota 41 dollari.

La zona bassa dunque andrebbe comprata e quella altra andrebbe venduta, fino all'avvenuto breakout delle stesse.

Muoversi adesso mi sembra non interessante in quanto per il petrolio siamo nel mezzo di questo triangolo di congestione e come è noto non è consigliabile intervenire nelle zone mediane di una rappresentazione grafica di prezzi.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quali indicazioni ci può fornire per le Borse?

Noto dei movimenti un po' strani negli ultimi giorni, soprattutto a Wall Street: abbiamo un S&P500 sul massimo storico, mentre il Dow Jones rimane un po' al palo.

Nelle ultime ore abbiamo osservato nelle ultime ore qualche timido segnale di indebolimento anche sull'S&P500.Ci starei attento perchè per me stanno saggiando il mercato e faccio notare che fino ad oggi le Borse e l'euro sono saliti insieme.

Il dollaro si sta rafforzando un po' ora e va valutato se questo movimento è di breve e quindi rientrerà, o se al contrario la correlazione porterà debolezza sull'azionario.

Inizio a vedere che i movimenti rialzisti sulle Borse sono troppo stretti e non c'è più la volatilità di una volta, quindi ci starei particolarmente attento.

E' presto per dire che l'azionario è pronto a scendere, ma se non ci sarà una mossa a superare determinati valori, soprattutto sul Dow Jones, temo che la debolezza possa arrivare, specie se la correlazione con la moneta unica rimane così forte.

L'euro ha dato un segnale short che per il momento, malgrado la forte correlazione degli ultimi mesi, l'azionario ha ignorato: bisogna vedere ora chi dei due avrà ragione.