Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.
Il Ftse Mib sta provando a mettere sotto pressione i top del 2018 in area 24.550, rimasti inviolati per ora. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?
Piazza Affari quest'oggi prende un po' fiato dopo la corsa delle ultime sedute ed è frenata al contempo dall'andamento negativo di Wall Street.
Il Ftse Mib mantiene in ogni caso una buona impostazione al rialzo e fino a quando le quotazioni si manterranno al di sopra di area 24.000 non ci sarà da preoccupazioni.
Discese fino a tale soglia infatti potranno essere lette come un test del supporto per poi ripartire al rialzo. Per il Ftse Mib segnalo ai 24.554 e i 24.562 punti, che sono i massimi rispettivamente del 2018 e del 2009.
Sono questi i due livelli violare per far sì che l'indice riesca a venir fuori dal range di prezzo in cui si muove ormai da 10 anni a questa parte.
Con una violazione dei 24.550/24.560 punti il Ftse Mib punterà prima ai 25.200 punti e in seguito all'area dei 25.500/25.600.
Come già detto in altre interviste, i massimi del 2018 e del 2009 rivestono un'importanza notevole e rappresentano una barriera in corrispondenza della quale potrebbero scattare delle vendite che riporterebbero il Ftse Mib al ribasso.
In caso di flessioni la soglia da non violare è quella dei 24.000 punti, visto che una violazione di quest'area potrebbe far arretrare l'indice verso i minimi dei giorni scorsi in area 23.200.
Al momento però attribuisco minori possibilità di realizzazione ad un simile scenario, scommettendo piuttosto su una rottura della resistenza e su una prosecuzione del rialzo da parte del Ftse Mib.