Borse giù: a rischio brutte sorprese. Outlook Eur/Usd, Oro e Wti

Le Borse mostrano un nervosismo generalizzato e nel breve si potrebbe assistere ad uno scarico dei recenti rialzi. La view di Emanuele Rigo.

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Di seguito riportiamo l'intervista ad Emanuele Rigo, General Manager di Newtraderlab, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L'euro-dollaro sta allungando nuovamente il passo oltre quota 1,18. Si aspetta ulteriori sviluppi rialzisti nel breve?

Tendenzialmente vedo l'euro-dollaro del tutto laterale, segnalando come livello centrale area 1,18/1,185, con una figura e mezza da una parte e dall'altra.

Questo è il trading range che sta definendo il movimento dell'euro-dollaro in maniera piuttosto precisa ormai da fine luglio scorso.

E' questo il nuovo normale per l'euro-dollaro che vede gli Stati Uniti con un'enorme massa di liquidità che ha indebolito il biglietto verde.

C'è una situazione molto precisa dal punto di vista congiunturale nello stato attuale delle cose, in cui gli Stati Uniti hanno bisogno di varare il nuovo piano di stimoli su cui però non riescono a trovare un accordo.  

Cresce inoltre l'attesa per le elezioni presidenziali, segnalando che il vantaggio del candidato democratico Biden è molto ampio stando ai sondaggi, meno stando a quelle che sono le valutazioni delle case di scommesse che secondo me vantano un po' più di precisione nel predire il risultato elettorale.

Allo stato attuale le case di scommesse parlano di un testa a testa tra Trump e Biden, ma questo con 25 milioni di americani che hanno già votato.

Sarà un'elezione molto interessante da seguire e la stessa potrebbe avere qualche risvolto di turbolenza, da cui scaturisce la debolezza del dollaro nei confronti dell'euro.

Sono questi gli elementi da tenere sotto controllo e per il momento è ancora la masa di liquidità che guida la massa delle negoziazioni.

La forza dell'euro-dollaro continua a dominare la scena, con le quotazioni che si manterranno sostenute sopra ara 1,17 a mio avviso.

Il consiglio operativo per il cross è quello di vendere i massimi e di comprare i minimi in questa fase.

L'oro viaggia al di sopra di area 1.900 dollari: il rialzo in atto durerà ancora?

Dopo la fase acuta delle oscillazioni molto legata alla speculazione, e mi riferisco al movimento di agosto che ha portato prima in area 2.080 dollari e poi giù fino ai 1.840 dollari, ora siamo a cavallo dei 1.900 dollari.

L'oro è ancora in una tendenza rialzista di lungo periodo, nel senso che la trendline che descrive questo movimento rialzista parte da dicembre scorso.

Si tratta di una dinamica in cui l'oro continua a mantenere la sua forza, in attesa dell'esito elettorale Usa. Il gold quindi conserva la sua funzione di riserva di valore in contrapposizione con i tassi americani che rimarranno bassi a lungo, ma ancor più la fase laterale indica in una situazione in cui gli investitori sono in modalità wait and see in attesa del risultato elettorale.

Per l'oro vale lo stesso discorso fatto per l'euro-dollaro. mi aspetto una prosecuzione delle oscillazioni tra i 1.880 e i 1.920 dollari.

Il petrolio sembra aver trovato il suo nuovo baricentro in area 40-41 dollari?

Nel breve mi aspetto una prosecuzione della fase laterale: i timori per l'aumento dei contagi e quindi l'arretramento della dinamica della domanda iniziano a preoccupare l'Opec+ e i Paesi produttori.

Più di un funzionario del Cartello si è espresso a favore di un'azione rapida, quindi ragionevolmente continueremo a vedere una dinamica della domanda debole, un prezzo laterale fino ad una presa di posizione da parte dell'Opec.

Sopra i 41,5 dollari i prezzi del petrolio si sposteranno se ci sarà un incremento deciso e concreto dell'Opec, diversamente rimarranno sotto i 41 dollari senza andare da nessuna parte. 

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quali indicazioni ci può fornire per le Borse?

I mercati azionari sono sicuramente interlocutori in questa fase: la stagione delle trimestrali si sta rivelando abbastanza positiva, ma senza particolare lode.

A parte alcune società con ottimi numeri, altre iniziano ad accusare il colpo, ed è di ieri la notizia della causa che sarà avviata dal Dipartimento della Giustizia Usa contro Google.

Essendo quest'ultima un'azienda molto sovrappesata sugli indici, ciò potrebbe portare ad un po' di storno. Per il momento quindi c'è un po' di preoccupazione e infatti i mercati, malgrado i ribassi visti di recente, non stanno ritornando sui massimi storici e non li stanno superando.

Questo segnala un nervosismo abbastanza generalizzato, con gli operatori che sono in attesa di vedere cosa succederà con le elezioni Usa.

Nel breve ci sarà quindi una fase di nervosismo malcelato e di lateralizzazione, con la possibilità che un po' dei recenti rialzi siano scaricati.

L'S&P500 ad esempio dai 3.445 punti attuali potrebbe perdere circa 100/150 punti, su livelli dove eravamo intorno alla metà di questa estate.