Ftse Mib: forti movimenti in arrivo. Banco BPM e Bper buy?

Per il Ftse Mib si segnalano un doppio massimo relativo e una candela di incertezza: cosa aspettarsi ora? La view di Roberto Scudeletti.

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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.

Il Ftse Mib ha chiuso il 2020 poco sotto i massimi di novembre. Cosa aspettarsi per le prime sedute del nuovo anno?

La conclusione dell’anno con un doppio massimo relativo sul grafico giornaliero del Ftse Mib e di una candela di incertezza (doji), dopo una di grande positività in quello mensile, lasciano il campo ad un probabile aumento di direzionalità per il nuovo anno, in un senso o nell’altro.

Infatti, per le prossime sedute l’incrocio positivo della media giornaliera a 12 periodi sulla sorella a 24, lascia spazio ad un possibile successo del superamento di quota 22.400 punti da parte del Ftse Mib.

Si avrebbe così l'inizio di una nuova gamba rialzista verso le resistenze statiche successive a 22.663-22.934 punti e 23.027-23.207 punti circa.

Viceversa, nel grafico mensile, in caso di mancata rottura del livello massimo relativo di cui sopra, per il Ftse Mib si potrebbe configurare una figura tecnica di evening star.

Dopo una candela giapponese lunga e bianca positiva e una di incertezza (doji), con apertura e chiusura vicine e una shadow inferiore, potrebbe toccare a una candela nera di correzione.

Se così fosse, sotto la chiusura di novembre a 22.060 punti, il Ftse Mib potrebbe accelerare sul minimo relativo a 21.572 punti e sulla media giornaliera a 50 periodi a 21.270 punti circa, con spazio verso le medie mensili a 24 e 50 periodi in zona 20.930-20.790 punti circa.

Bper Banca e Banco BPM si sono mostrati deboli nell'ultima seduta del 2020. quali le attese nel breve?

BPER Banca dopo il crollo pandemico si trova ancora in una fase laterale ribassista, caratterizzata da una serie ampia di minimi e massimi al momento ancora decrescenti.

C'è da dire però che ultimamente il prezzo ha superato importanti resistenze giornaliere che ora fungono da supporto.

Possiamo infatti notare minimi da 1,40 a 1,22 euro, sino a sfiorare 1 euro, e massimi da 2,05-1,85 a 1,78 euro, sino agli attuali in zona 1,57-1,485 euro circa, poco sopra le medie daily a 200 e 12 periodi, rispettivamente a 1,4745-1,4630 euro circa.

Nuovi progressi per Bper Banca si avranno sopra 1,525 euro, con supporti a 1,455-1,425 euro e resistenze a 1,62-1,67 euro.

Banco BPM dopo il comune crollo primaverile da pandemia, sulla tenuta di un fondamentale livello anche psicologico, ha effettuato una inversione rialzista di grande estensione percentuale, con recente rallentamento, fase correttiva e attuale rimbalzo ostacolato da resistenze giornaliere.

Infatti, Banco BPM ha accusato una discesa verticale da poco sopra 2,50 euro sino a sfiorare quota 1 euro, con ottima e robusta ripresa caratterizzata da minimi crescenti, sino al recente massimo relativo a 1,9685 euro, correzione in area 1,77-1,703 euro e presente ripresa verso la media daily a 24 periodi intorno a 1,82-1,8 euro circa.

Ulteriori scenari rialzisti per Banco BPM sopra 1,84 euro, con supporti a 1,78-1,73 euro e resistenze a 1,92-2,08 euro.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di STM e Telecom Italia e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

STM è stata protagonista, grazie alla galoppata del settore tecnologico del Nasdaq, di una caduta dalle stelle alle stalle e di un recupero totale delle quotazioni pre-covid, segnando un massimo addirittura crescente, seguito dalla pesante correzione post dati societari e un attuale modesto rimbalzo.

In concreto, sul doppio top intorno a 29,40 euro, per STM è iniziata la valanga delle vendite, con caduta verticale delle quotazioni più che dimezzate a 13,70 euro, con ripresa sopra i 29 euro, recente falsa rottura dei 30 euro con modesta discesa in area 28,80-28,20 euro circa, ritorno poco sopra i 34 euro, con una improvvisa discesa post dati societari a 28,80 euro circa e presente ripresa verso i 30,50 euro circa.

Sopra i 31,35 euro per STM ci sarà un'ulteriore salita dei corsi, con supporti a 30 e 29,30 euro e resistenze a 34,70-35,30 euro.

Telecom Italia si è aggiunta al novero della maggior parte dei titoli, con un capitombolo pandemico che ha travolto un supporto che pareva reggere, portando il titolo ad un ulteriore dimezzamento del prezzo, con successivo andamento laterale ribassista, tuttora in corso.

Infatti, possiamo osservare come il supporto statico intorno a 0,4350 euro, già toccato tre volte, dopo un buon rialzo poco sopra 0,59 euro, sia stato fatalmente rotto con la classica figura del gap down.

Telecom Italia ha segnato così un minimo relativo addirittura a 0,2861 euro, con forte rimbalzo percentuale e prezzo ondivago tra 0,34 e 0,409 euro, con duplice bottom a 0,2852 euro e pronto rimbalzo verso la parte alta del laterale, con correzione di breve in area 0,354-0,378 euro circa.

Per Telecom Italia un nuovo impulso rialzista si avrà sopra 0,3870 euro, con supporti a 0,3770 e 0,3590 euro e resistenze a 0,414-0,429 euro.

Fca e Ferrari viaggiano sui massimi rispettivamente di periodo e storici. Qual è la sua view su questi due titoli?

FCA dopo il crollo per la nota emergenza sanitaria ha prima costruito una base intorno a un livello di prezzo intero e poi ha intrapreso un chiaro e bellissimo trend rialzista tuttora in atto, caratterizzato da massimi e minimi crescenti, seppur con attuale accenno correttivo.

Infatti, dopo il capitombolo verticale a 5,51 euro, Fca ha creato un pavimento intorno ai 6 euro, da cui è partita una fortissima ripresa percentualmente interessante divenuta vera e propria inversione, con estensione esplosiva a 14,95 euro e presente lieve discesa verso 14,65 euro circa.

Ulteriori scenari positivi per Fca si avranno sopra i 14,98 euro, con supporti a 14,35 e 14,05 euro e resistenze a 15 e 16,60 euro.

Ferrari, dopo la comune discesa pandemica ha innestato la marcia lunga che l’ha portata a costituire una nuova e potente gamba rialzista, con minimi crescenti e una recente accelerazione verso un nuovo massimo storico, seppur non confermato nell’ultima seduta.

Infatti, dopo la falsa rottura ribassista di 120 euro, con minimo relativo a 114 euro, Ferrari ha intrapreso la recente scalata che, superando la precedente, ha toccato una nuova vetta mai toccata a 190,75 euro, per ora non confermata, con chiusura a 188,65 euro.

Nuovi tentativi rialzisti si avranno per Ferrari sopra 191 euro, con supporti a 183 e 177 euro e resistenze in area 202-208 euro su ennesimi nuovi record storici.

Quali sono i titoli che sta seguendo in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?

Monitoriamo con attenzione: al rialzo AMPLIFON, DIASORIN, mentre al ribasso ENI, INTESA SANPAOLO, ITALGAS, TENARIS e UNICREDIT.