Ftse Mib: ancora chance al rialzo? I titoli più promettenti ora

Il Ftse Mib si sta mantenendo sopra un primo livello di supporto, la tenuta del quale potrà favorire nuovi spunti positivi. L'analisi di Alessandro Cocco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib ha allungato il passo in direzione dei 17.500 punti in chiusura della scorsa ottava. Quali le sue attese nel breve?

Per il Ftse Mib à già importante che le quotazioni si stiano mantenendo sopra area 17.000 e ora l'auspicio è che possano arrivare intorno ai 18.000 punti, ma sarà ancor più rilevante un ritorno verso i recenti top in area 18.300.

Se il Ftse Mib riuscirà a spingersi oltre questo ostacolo, punterà ai target già indicati nell'intervista della scorsa settimana e mi riferisco ai 19.000 punti in primis e successivamente alla soglia psicologica dei 20.000 punti.

Al contrario, sotto i 17.000 punti potrebbe partire per il Ftse Mib una nuova gamba ribassista verso area 16.000 prima e in seguito fino a quota 15.000.

Il fatto che al momento l'indice stia vivendo una congestione sopra i 17.000 punti lascia sperare in un rimbalzo. E' bene in ogni caso non perdere di vista la soglia dei 17.000 punti che è un supporto importante e la cui violazione potrebbe far cadere il Ftse Mib.

Fino a quando ci manterremo sopra quota 17.000 l'indice avrà ancora chance di ripartire al rialzo, con sviluppi positivi anche nel medio periodo.

Banco BPM venerdì ha chiuso in rally dopo i conti, mentre ha reagito in maniera meno vivace Ubi Banca. Cosa può dirci di questi due titoli?

Per Banco BPM non escluderei l'ipotesi di un rialzo verso quota 1,375 euro, ma per poter dare vita ad un movimento di questo tipo dovrà violare l'ostacolo intermedio a 1,1655 euro.

Oltre questo livello ci saranno buone sperare di salire verso i massimi del 25 marzo a 1,375 euro. Al ribasso invece segnalo il primo supporto per Banco BPM a 1,055 euro, sotto cui la discesa potrebbe condurre al test della soglia psicologica di 1 euro.

Ubi Banca è impostato meglio di Banco BPM dal punto di vista tecnico, segnalando che si è creata una congestione tra i 2,2 e i 2,6 euro.

Se prendiamo i minimi del 16 e del 23 marzo e del 15 aprile, si può tracciare una trendline leggermente rialzista e questo fa sperare nella possibilità di un seguito in salita per Ubi Banca.

Un primo livello da monitorare è dato dai recenti top a 2,66 euro, oltre cui il titolo potrà allungare verso i 2,8 euro prima e i 3 euro in seguito.

Occhio ai minimi di giovedì scorso a 2,48 euro, sotto cui ci sarà il rischio di una discesa verso i 2,3 e i 2,2 euro.

ENI e Saipem stanno approfittando del recupero del petrolio. Ci sono ancora margini di upside nel breve?

ENI è interessante perchè se prendiamo i minimi del 16 marzo e del 22 aprile e poi i massimi del 2 e del 30 aprile, notiamo sul grafico una bandiera.

I volumi si stanno comprimendo, ma se ENI andrà a rompere una delle due divergenze, registrerà un aumento di volatilità.

Al rialzo la prima resistenza è a 9 euro, oltre cui il titolo punterà ai 10 euro, mentre al ribasso il primo è riferimento è a 8 euro, la rottura dei quali aprirà le porte ad una discesa verso i 7 euro.

Saipem il 21 aprile ha segnato un minimo un po' più alto di quello registrato a marzo, mostrando in ogni caso un andamento piatto.

Il titolo si sta muovendo tra i minimi del 21 aprile a 2,1 euro e i massimi del 3 aprile a 2,59 euro.

Una rottura di area 2,1 euro potrebbe spingere Saipem verso quota 1,8 euro, mentre per un ingresso long si può intervenire già a 2,4 euro, con primo target a 2,59/2,6 euro e obiettivo successivo a 2,83 euro, dove verrà chiuso il gap del 9 marzo.

Atlantia venerdì ha messo a segno un bel rally, mostrando più forza del Ftse Mib. Qual è la sua view su questo titolo?

Atlantia dopo il recente crollo ha dato vita a dei bei recuperi e i ritracciamenti per ora lo hanno portato a battere sulla trendline di supporto, da cui i corsi sono sempre ripartiti.

Il titolo ora potrebbe tentare un allungo verso i 15,6 euro, rotti i quali sarà probabile la chiusura del gap-down a 17,81 euro del 9 marzo scorso.