Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari
Il Ftse Mib ieri ha dato un seguito al forte rally di martedì, spingendosi oltre quota 17.000. Si aspetta nuovi rialzi nel breve?
La scorsa settimana avevamo visto come i principali mercati azionari sembravano aver arrestato al momento la loro forte discesa.
Su alcuni livelli si stava creando una base da cui poi poter rimbalzare e tutto ciò si è materializzato in queste prime sedute della nuova ottava.
I listini azionari stanno cercando di recuperare una parte del terreno perso nell'ultimo mese, grazie alle varie mosse messe in campo dalle Banche Centrali (QE illimitato della FED), ma anche al nuovo piano da 2.000 miliardi di dollari, pari al 10% del Pil Usa, approntato dall'amministrazione Trump a sostegno dell'economia statunitense.
In questo contesto è tornata a scendere la volatilità, un importante anticipatore dei movimenti sull'equity, con gli investitori che ora guardano alle possibili nuove mosse che potrebbero essere fatte dalla BCE: eurobond?, coronabond?).
Sul mercato delle materie prima il petrolio continua a stazionare tra i primi supporti in area 20 dollari e le resistenze situate sui 25 dollari.
Il Gold invece torna ad essere interessante e con conferme oltre i 1.650 dollari l'oncia potrebbe andare a rivedere i top di periodo sulla soglia dei 1.700 dollari.
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Arrivando a dare uno sguardo al Ftse Mib, l'area dei 15mila punti al momento si è rivelata un importante livello dal quale le quotazioni hanno innescato un deciso recupero che dobbiamo leggere al momento come un normale rimbalzo tecnico.
Quest'ultimo si è rafforzato nella giornata di martedì col break dei 15.900 punti ed è possibile ora una prosecuzione del movimento fin verso l'area dei 17.900 punti.
Al contrario, il ritorno del Ftse Mib sotto i 16.600 punti sarebbe visto come un segnale di debolezza, con possibili primi target sui 16.300 punti e a seguire vero i 16mila punti.
Al di sotto di quest'ultima soglia il Ftse Mib andrebbe a chiudere il gap up lasciato aperto martedì mattina in area 15.800 punti.
Banco BPM ieri è sceso in controtendenza, mentre ha chiuso con il segno più Ubi Banca. Qual è la sua view su questi due titoli?
Il mancato break delle prime resistenze poste in area 1,35 euro, ha arrestato il recupero di BANCO BPM che nel breve potrebbe andare a chiudere il gap-up lasciato aperto nei pressi degli 1,257 euro.
Prosegue il recupero di UBI BANCA che nel breve solo con il superamento degli 2,5 euro avrebbe un primo target rialzista in area 2,7 euro.
Azimut e FinecoBank ieri hanno imboccato strade diverse, con il primo in forte rialzo e il secondo in calo. Cosa può dirci di questi due titoli?
Le conferme di Timone Fiduciaria, azionista di Azimut, sull'impegno di un suo rafforzamento nel capitale della società, hanno riportato interesse sul titolo.
C'è da dire però che sarà solo con il break dei 13,65 euro che verrebbe inviato un segnale di positività, con allunghi fin verso la soglia dei 15 euro.
Per quanto riguarda FINECOBANK, importante sarà il superamento degli 8,35 euro, oltre cui potremmo avere allunghi fin verso la soglia dei 9 euro.
Alla luce del recupero che sta interessando il petrolio, quali indicazioni operative ci può fornire per due temi oil come ENI e Saipem?
Interessante il recupero di ENI che in caso di superamento dei 9 euro si aprirebbe la strada per andare a ricoprire quell'ampio gap ribassista lasciato aperto il 9 marzo nei pressi dei 10,19 euro.
Per quanto riguarda SAIPEM, un segnale di acquisto arriverebbe solo con il break dei 2,40 euro, sopra cui anche qui ci sarebbero le possibilità per chiudee il gap del 9 marzo in area 2,83 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?
Tra i titoli interessanti segnalo EUROTECH con il break dei 5,40 euro. Da monitorare anche PRYSMIAN oltre i 17,5 euro ed infine DIGITAL BROS con il superamento dei 9,64 euro.
Buon trading
Per ulteriori info: p.origlia@trend-online.com