Ftse Mib: i target del rialzo. Eur/Usd e Petrolio, che fare?

Il Ftse Mib è ben impostato per mettere a segno nuove salire ed eventuali ripiegamenti non dovranno preoccupare. La view di Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ha frenato un po' ieri dopo il test di area 27.500. Si aspetta nuovi rialzi nel breve?

Il movimento del Ftse Mib si conferma per ora in un range compreso tra i 26.000 e i 28.000 punti, con sforamenti poco sotto e poco sopra questi livelli.

Al momento siamo a tre quarti di questo movimento ed è auspicabile che possa ancora continuare nel breve.

Ieri il Ftse Mib è partito bene con un gap-up in apertura e si è lanciato alla grande, per poi rallentare un po' nel finale dopo aver tentato l'attacco di area 27.500, violata solo nell'intraday per ora.

Una leggera flessione dell'indice ci può anche stare, ma non mi aspetti movimenti tali da preludere ad un ribasso deciso nel breve. 

Più credibile nel caso un ritracciamento che sarà in ogni caso salutare per il movimento rialzista in atto. Il Ftse Mib ha lasciato un gap aperto poco sopra i 27.200 punti e non è da escludere che vada ad appoggiarsi a questo livello per poi ripartire al rialzo.

La mia view sull'indice è positiva in questo momento e mi aspetto che possa salire in direzione dei 28.000 punti prima e dei 28.200 punti in seguito, con un ritorno quindi sui massimi intraday del 5 gennaio scorso.

Al momento ritengo che sia prematuro pensare a una proiezione oltre area 28.200 almeno nell'immediato.   Possibile che la lateralità in atto tra i 26.000 e i 28.000 punti duri ancora e per poter assistere ad una violazione al rialzo della parte alta di questo canale servirà qualcosa che spinga davvero forte il Ftse Mib.

Per ora uno scenario di questo tipo non è molto probabile, preferendo credere piuttosto ad una prosecuzione della fase laterale in attesa di altri eventi.

L'euro-dollaro sta provando a riportarsi sopra quota 1,13 in attesa oggi della BCE. Cosa può dirci di questo cross?

Osservando l'euro-dollaro sul grafico weekly si potrebbe evidenziare un aspetto positivo perchè la settimana è partita in pompa magna.

La scorsa ottava il cross ha toccato il suo minimo e l'RSI ha segnalato una divergenza rialzista. Se prendiamo per buona quest'ultima, può essere che si assista ad una prosecuzione del recupero in atto.

L'euro-dollaro potrebbe puntare al 50% di Fibonacci e quindi a ridosso di quota 1,149/1,15.        Attualmente il cross sta disegnando un harami questa settimana e può essere che abbiamo trovato un valido livello di supporto sui recenti minimi in area 1,112.

Il prossimo target al rialzo è a quota 1,14, ma non escluso un'estensione rialzista fino a 1,15.

Il petrolio si è mantenuto al di sopra degli 88 dollari dopo il meeting dell'Opec. Si aspetta nuovi rialzi a breve?

Per il petrolio noto che i volumi sono leggermente in calo nelle ultime sessioni, quindi possiamo dire che sta salendo senza grande forza relativa e con poca volatilità.

La corsa al rialzo potrebbe anche essere vicina alla fine e quindi un momento di pausa ci potrebbe anche stare. Ieri il petrolio ha disegnato una candela attendista, con una sessione interlocutoria che potrebbe anche preludere ad una stasi.

Eventuali ribassi potrebbero portare alla chiusura di un gap lasciato aperto la scorsa settimana e quindi favorire ripiegamenti verso quota 86,6/86,5 dollari in prima battuta.