Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.
Il Ftse Mib si è riportato a ridosso dei massimi dell'anno: si aspetta ulteriori sviluppi rialzisti nel breve?
Il Ftse Mib ormai è in congestione, con il supporto in area 23.950 già testato per tre volte, mentre al rialzo sono stati violati nell'intraday i precedenti massimi del 6 aprile, ma le quotazioni sono tornate indietro.
Ora il Ftse Mib ci sta riprovando e come conferma di uscita dalla congestione indichiamo la rottura dei massimi del 18 maggio a 25.113 punti.
Se l'indice violerà questo top punterà ai massimi di febbraio 2020 in area 25.500, oltre cui punterà prima ai 26.000 punti e in seguito ai 26.500 punti.
In caso di ritracciamenti dalla zona resistenziale dei 25.000 punti, il Ftse Mib sarà destinato a tornare verso i 24.000/23.900 punti.
C'è da dire che la congestione dell'indice è comunque all'interno del trend, con il Ftse Mib che dal 5 marzo ha allungato in modo abbastanza interessante e con un po' più di forza.
A mio avviso il rischio di nuovi ribassi per il Ftse Mib si materializzerà solo con un abbandono definitivo di area 24.000/23.900.
Bper Banca e Banco BPM ieri sono stati i migliori nel settore bancario: cosa può dirci di questi due titoli?
Banco BPM sta salendo molto bene e non sta seguendo il Ftse Mib, perchè mentre quest'ultimo è rimasto in congestione, il titolo ha continuato a spingersi in avanti.
Segnalo i massimi del 19 maggio oltre cui vedremo nuovi allunghi di Banco BPM verso i 2,88 euro, rotti i quali ci sarà spazio al rialzo fino ai 3,1 euro.
Se il titolo non dovesse riuscire a spingersi oltre in avanti, si potrebbe assistere ad un ritracciamento verso i 2,5/2,4 euro.
Bper Banca è rimasto più piatto e con conferme sotto i 2 euro potrebbe scendere ora verso quota 1,86 euro, sotto cui si guarderà ai minimi del 21 aprile a 1,78 euro.
Al rialzo abbiamo una serie di massimi, con il più alto del 18 maggio a 2,09 euro, rotti i quali Bper Banca avrà campo libero fino ai 2,3 euro.
In chiusura d'ottava ENI è salito in lina con il Ftse Mib, mentre è sceso in controtendenza Saipem. Qual è la sua view su questi due titoli?
ENI ha difeso bene i supporto e ora punta ai 10,32 euro, oltre cui andrà a chiudere il gap aperto nei giorni scorsi a 10,46 euro, con proiezione successiva a 10,6/10,65 euro.
Al ribasso occhio ai minimi di giovedì, sotto cui ENI tornerà sui minimi di inizio maggio in area 9,63 euro.
Saipem ha segnato un minimo il 28 aprile e un massimo il 18 maggio a 2,16 euro: una rottura di questo livello sarà una buona conferma per un ingresso long, visto che il titolo potrebbe spingersi vero i 2,4 euro prima e in seguito in direzione dei 2,68/2,7 euro.
Sotto i 2 euro Saipem tornerà sui minimi del 28 aprile a 1,87 euro, persi i quali si apriranno le porte per un ribasso fino ad area 1,6 euro.
Telecom Italia ieri ha rimbalzato dopo tre sedute in calo: consiglierebbe un acquisto ora?
Telecom Italia ha segnato un minimo il 6 maggio a 0,4 euro, da cui si è avuta una ripresa verso quota 0,44 euro. Sopra questo livello il titolo punterà a 0,46 euro prima e a 0,47 euro in seguito, mentre sotto i minimi a 0,4275 euro Telecom Italia scenderà verso 0,4048 euro.