Ftse Mib: attesa correzione, ecco fin dove. ENI e Saipem buy

Il Ftse Mib potrebbe stornare nel breve, per poi ripartire al rialzo e puntare a target molto ambizioni. L'analisi di Filippo Diodovich.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Filippo Diodovich, strategist di IG, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e sulle prospettive nel breve.

I mercati azionari continuano a viaggiare sui massimi, in alcuni casi storici come a Wall Street. La tendenza in atto è destinata a proseguire?

Crediamo che le prossime settimane possano portare una correzione sui mercati azionari, ma restiamo positivi su una crescita anche nel mese di dicembre, con la convinzione che osserveremo un rally di Natale.

Le ragioni sono molteplici. Riteniamo che i tre principali driver saranno in primis l’approvazione da parte di FDA e EMA del vaccino di Pfizer/Biontech (dicembre) e successivo via libera al vaccino di Moderna e Astrazeneca.

Il secondo driver sarà il possibile allentamento delle misure restrittive di lockdown in Europa durante il periodo pre natalizio, e il terzo le nuove misure non convenzionali ultra-accomodanti promosse da parte delle banche centrali.

Gli istituti centrali, ricordiamo che la BCE si riunirà il 10 dicembre e la Fed  il15 e il 16 dicembre, saranno fondamentali per iniettare nuova liquidità nel sistema in attesa dei programmi di stimoli fiscali (Recovery Fund, Next Generation EU e il piano di aiuti del Congresso USA).

A Piazza Affari il Ftse Mib si è riportato sui top di inizio marzo. C'è ancora spazio al rialzo o siamo vicini ad un punto di approdo?

Nel breve potremmo assistere a una correzione del Ftse Mib, ma ci aspettiamo la realizzazione di una nuova forte accelerazione rialzista entro fine anno, grazie alle Banche Centrali.

Possibile quindi una correzione fisiologica del Ftse Mib verso il supporto a 21.140 punti, per poi ripartire in alto e raggiungere l’ambizioso target di 24.060 punti.

Conferme per tali prospettive di crescita si avranno con una perentoria vittoria dei 23mila punti da parte del Ftse Mib.

ENI e Saipem hanno recuperato davvero tanto al traino del rally del petrolio. Cosa può dirci di questi due titoli?

I titoli petroliferi italiano hanno beneficiato del forte rialzo dei prezzi del greggio che da inizio mese sono passati da 34 dollari al barile a 46 dollari al barile.

ENI ha una impostazione tecnica di breve fortemente rialzista. Una eventuale perentoria vittoria al di sopra di 8,82 euro, creerebbe i presupposti per la realizzazione di un allungo in direzione di obiettivi long ipotizzabili a 9,44 e 9,70 euro, picchi rispettivamente del 2 aprile e del 9 giugno.

Prime indicazioni di debolezza per ENI sotto 8,36 euro, ovvero sotto la copertura del gap up apertosi il 24 novembre, condizione che introdurrebbe una discesa fino a 7,82 euro, livello strategico in ottica di medio/periodo (livello di transito della media mobile esponenziale a 21 periodi e massimo dell’11 novembre).

Anche Saipem ha un grafico molto simile a quello di ENI nelle ultime settimane. Sopra i 2,24 euro sono ipotizzabili obiettivi a 2,32 euro e il più ambizioso a  2,74 euro.

Segnali negativi per Saipem arriveranno con il cedimento dei 2 euro, preludio a un ribasso verso 1,80 euro.

Il settore bancario a Piazza Affari è vivacizzato dai venti favorevoli del risiko. Ci sono dei titoli che più di altri ritiene interessanti in questa fase?

Il settore bancario italiano è in forte fermento per le notizie e le indiscrezioni su prossime operazioni di M&A.

I titoli che a nostro avviso potrebbero sfruttare la nuova ondata di consolidamento nel comparto bancario del Bel Paese sono: Banco BPM e BPER Banca.

Per Banco BPM abbiamo fissato un target a 2,20 euro nel medio periodo e per BPER Banca l’obiettivo è a 1,80 euro.

Manteniamo però anche aspettative molto positive su Intesa Sanpaolo per i suoi fondamentali, ma anche per ragioni tecniche.

Il superamento delle resistenze comprese tra 1,90 e 1,93 euro è stato un importante segnale positivo per il gruppo bancario che potrebbe ambire a risalire anche sopra 2 euro, quota che non tocca più da fine febbraio.

L'euro-dollaro sta provando a riportarsi verso i massimi di inizio settembre. Ci sono le condizioni per ulteriori salite nel breve?

Sì, crediamo che nonostante alcune oscillazioni il sentiero del cambio euro-dollaro sia rialzista per la debolezza del biglietto verde.

La scelta del nuovo presidente statunitense di nominare Janet Yellen come Segretario al Tesoro implica una politica fiscale americana fortemente espansiva con una FED che dovrà coprire le tante emissioni di Treasuries.