Ftse Mib vicino ad una svolta. ENI, Saipem e Fca, che fare?

Il Ftse Mib mostra una compressione dei prezzi che prelude ad un movimento deciso nel breve: in quale direzione? L'analisi di Alessandro Cocco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib è tornato indietro oggi dopo il rimbalzo di venerdì. Quali le attese per le prossime sedute?

Per il Ftse Mib unendo i minimi del 25 settembre e del 22 ottobre, si può tracciare una trendline che definisce una buona zona di supporto.

Da segnalare poi i massimi del 21 luglio in area 21.100 e quelli del 14 ottobre poco sotto i 19.750. Andando a tracciare una trendline che unisce questi due top decrescenti notiamo che i prezzi del Ftse Mib si stanno comprimendo, nonostante volumi e volatilità siano nella norma.

Se nelle prossime giornate la volatilità calerà, una delle due resistenze segnalate prime saranno violate dal Ftse Mib, come successo altre volte quando si è avuta una compressione del prezzo.

Se l'indice dovesse ripartire al rialzo, troverà subito i 19.600 punti e poco sopra i 19.750 punti, oltre cui si andrà a confermare una view positiva, con un ritorno in area 20.400 prima e poi verso i top di settembre in area 21.100.

La situazione generale e il sentiment non sono proprio a favore del rialzo: segnaliamo per il Ftse Mib i minimi del 22 ottobre a 18.855 e quelli del 25 settembre a 18.545 punti.

Questi sono i due supporti che l'indice deve assolutamente difendere perchè diversamente si andrà a confermare una view ribassista.

Sotto area 18.550 il Ftse Mib scivolerà verso area 18.000, sotto cui si guarderà alla soglia dei 17.000 punti.

L'indice nel complesso sta tenendo abbastanza bene e fino a quando si manterrà sopra area 19.000/18.500 resterà valida la possibilità di assistere ad una rottura al rialzo per un ritorno sui massimi della congestione.

Intesa Sanpaolo oggi ha perso terreno più di Unicredit. Qual è la sua view su questi due titoli?

Intesa Sanpaolo non riesce a rialzare la testa, ma è anche vero che non sta scendendo come accaduto in precedente.Il titolo si mantiene per ora sopra quota 1,5 euro, precedente resistenza che ad aprile e maggio ha tenuto i prezzi al di sotto, e ora un bel supporto da cui l quotazioni possono rimbalzare.

Si è creata una congestione nell'ultima settimana e fortunatamente per ora Intesa Sanpaolo ha violato quota 1,5 euro.

Sotto questo livello si rischierà una discesa verso 1,375 euro, ma visto che la soglia di 1,5 euro sta tenendo per ora, sarà importante vedere se Intesa Sanpaolo riuscirà a violare quota 1,6 euro, con primo target a 1,6866 euro.

Oltre questo livello avremo una view rialzista decisa, con possibili allunghi fino a 1,875 euro.

Unicredit ha un supporto in area 6,6 euro che sembra voler tenere, ricordando che si tratta di un sostegno importante.

Il titolo è in un trend ribassista, ma c'è ancora la possibilità di tornare al rialzo, auspicando che Wall Street riparta al rialzo, portandosi dietro anche le Borse UE e quindi Piazza Affari.

Per Unicredit la prima resistenza da violare è a 7,14 euro, oltre cui si guarderà a quota 7,6 euro, rotta la quale l'attenzione si sposterà verso li 8,2 e gli 8,4 euro.

E' difficile pensare per il momento pensare ad un ritorno sui massimi del 21 luglio, quindi per ora i 9,4 euro li terrei fuori dai target.

Sotto i 6,6/6,5 euro Unicredit potrebbe scendere verso area 6 euro, minimi del 14 maggio scorso. 

ENI oggi ha subito un duro colpo, performando peggio di Saipem. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

ENI sta lottando sui minimi del 16 marzo che corrispondono peraltro a dei bottom storici e indubbiamente è impostato negativamente.

Abbiamo un trend ribassista partito dopo una congestione tra marzo e luglio e possiamo vedere uno spiraglio di ripresa per ENI solo dai 7 euro.

Oltre questo livello ci sarà una conferma della divergenza ed ENI potrà puntare verso gli 8 euro prima e i 10 euro in seguito.

Per ora sarà importante che il titolo non vada a violare i minimi, perchè se ciò dovesse accadere ENI potrà affondare anche con volatilità fin verso i 4,5 euro.

Saipem è impostato in maniera ancora più negativa di ENI e sembra dirigersi nuovamente verso i minimi del 24 settembre in area 1,35 euro.

In caso di rottura di questa soglia il titolo rischierà un affondo fino a quota 1 euro, mentre al rialzo sarà importante la rottura di 1,5935 euro, oltre cui Saipem punterà a quota 2/2,07 euro. 

Fca oggi è salito in controtendenza ed è stato il miglior titolo del Ftse Mib. C'è ancora spazio al rialzo?

Fca è uno dei titoli impostati meglio nel paniere del Ftse Mib, con un trend rialzista ben definito.

Il titolo sale e ogni tanto ritraccia, ma lo fa disegnando minimi crescenti e nel complesso sta tenendo meglio del Ftse Mib.

Fca ha rotto finalmente quota 11 euro e ha provato oggi a spingersi oltre i massimi del 15 settembre a 11,232 euro. Sopra questo livello il titolo avrà campo libero fino ai 12 euro, mentre sotto area 11 euro potrebbe tornare indietro verso la soglia dei 10 euro.