Ftse Mib: correzione ora, fin dove? ENI e Saipem appetibili?

Il Ftse Mib dovrebbe ritracciare ora e questo scenario sarà negato solo in caso di rottura di una soglia ben precisa. La view di Alessandro Cocco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, CEO di Unicron Associates, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib si mantiene sopra quota 22.000, a poca distanza dai minimi delle ultime sedute. Quali le attese nel breve?

Il Ftse Mib potrebbe provare ad attaccare nuovamente area 22.400/22.500 e sarà importante vedere se la violazione di area 22.000 è stata un falso segnale.

Una conferma di ciò si avrà con la rottura dei recenti top e una prosecuzione del rialzo, mentre in caso contrario l'indice potrebbe disegnare un doppio massimo in area 22.400/22.500 e avviare in seguito un ritracciamento.

Sarà importante ora capire bene cosa vuole fare il Ftse Mib e comportarci di conseguenza.Quanto ai livelli, segnalo al ribasso la soglia dei 22.000 punti e i minimi di due giorni fa a 21.783 punti.

E' questa l'area di supporto che il Ftse Mib deve difendere per evitare nuovi ribassi che potrebbero spingerlo fin verso i 21.150 punti.

Vista la strada percorsa al rialzo e fino ad ora e considerata la divergenza ribassista apparsa sul grafico, per il Ftse Mib vedo più un ritracciamento ora.

Se però l'indice dovesse violare al rialzo i recenti top in area 22.400/22.500, potrà allungare il passo fino ai 23.200 punti.

Unicredit oggi mostra più forza di Intesa Sanpaolo dopo aver sofferto tanto nelle sessioni precedenti. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit ha ritracciato tanto e ha messo in pericolo anche la tenuta del supporto a 7,8 euro che al momento però è stato recuperato.

La prima resistenza ora è sui massimi dell'1 dicembre a 8,26 euro e una rottura di questa soglia vedrà Unicredit puntare alla chiusura di un primo gap a 8,64 euro.

Al di sopra di questa soglia c'è un altro gap da colmare intorno ai 9 euro, violati i quali ci sarà spazio per un rialzo fino ai 9,4 euro.

Occhio al supporto dei 7,8 euro, sotto cui Unicredit scenderà a testare i 7,6 euro, la cui violazione aprirà le porte ad una discesa fino ai 7 euro.

Intesa Sanpaolo ha superato i massimi del 21 luglio a 1,934 euro, livello di prezzo che ora diventa un supporto da non violare se si vorrà assistere a nuovi rialzi.

Il prossimo target per il titolo è a 2,12 euro, oltre cui le quotazioni punteranno ad area 2,25 euro.

Sotto il supporto a 1,934 euro Intesa Sanpaolo scenderà verso 1,875 euro prima e in seguito in direzione di quota 1,75 euro.

ENI e Saipem oggi brillano grazie al rialzo del petrolio. Vede ancora margini di upside per questi due titoli?

Per ENI segnalo un minimo di breve a 8,2 euro e un massimo a 8,82 euro, che diventano ora rispettivamente supporto e resistenza.

Il rialzo in atto potrebbe condurre il titolo a segnare un top prima di un ritracciamento che riporti le quotazioni sui minimi di inizio dicembre.

In caso di violazione di 8,82 euro ENI punterà ad area 9,5 euro, mentre sotto gli 8,2 euro ci sarà spazio al ribasso fino ai 7,5 euro.

Simile la situazione per Saipem che ha un supporto a 2 euro e una resistenza a 2,24 euro, massimo del 25 novembre. Se il titolo riuscirà a superare i 2,24 euro potrà salire fino ai 2,6 euro, previo superamento di area 2,4 euro.

Sotto i 2 euro Saipem scenderà verso 1,8 euro in prima battuta e in seguito fino a 1,6 euro.

Leonardo oggi mette a segno un nuovo rally. Qual è la sua view su questo titolo?

Per Leonardo ora il prossimo ostacolo è in area 7 euro, superata la quale si apriranno le porte per il raggiungimento della soglia target intorno ai 7,3 euro.

Il titolo potrebbe anche raggiungere questi livelli ora, mentre il supporto da monitorare è dato dai minimi del 30 novembre a 5,78 euro.

Una perdita di questa soglia farà perdere ogni speranza di tornare rialzisti e a quel punto Leonardo rischierà una discesa fino ai 5 euro.