Ftse Mib: i target del rialzo. ENI, Unicredit e Intesa buy?

Il Ftse Mib a breve potrebbe dare vita a movimenti di tendenza con possibili nuovi sviluppi al rialzo: ecco i target. La view di Sante Pellegrino.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Il Ftse Mib da inizio mese continua a gravitare intorno all'area dei 22.000 punti. Quali le attese per le prossime sedute?

Per il Ftse Mib segnaliamo in primis che la prossima settimana avremo un cambio ciclico molto importante che dovrebbe dare indicazioni non di un movimento laterale come successo nel ciclo attuale, ma di qualche manovra di tendenza.

Abbiamo avuto effettivamente una pausa perchè il Ftse Mib si è mosso all'interno di un range strettissimo dal cambio ciclico scorso, tra il massimo in area 22.400 e il minimo dei 21.600 punti.

A questo punto si è un po' scaricato l'ipercomprato e sarà bene comprendere quale sarà il prossimo passo dell'indice.

Sotto i 21.400 punti siamo ribassisti sul Ftse Mib, mentre sopra i 22.400 punti siamo rialzisti, quindi abbiamo questo range di 1.000 che ha un po' soffocato la volatilità e ora dobbiamo aspettarci un movimento più deciso e direzionale dei corsi.

Mi auguro si materializzi un movimento rialzista di continuazione almeno fino ad aprile, perchè i mercati in questo momento stanno digerendo l'arrivo del vaccino conto il coronavirus, il cambio del presidente Usa e soprattutto le scelte di politica monetaria delle Banche Centrali.

Tornando al Ftse Mib, long solo sopra i 22.400 punti con obiettivo a 23.000 prima e a 24.000 punti in seguito, mentre short solo sotto i 21.400 punti, ma con cautela perchè il supporto è molto vicino in area 20.700.

In altre parole vediamo pochi margini di manovra per lo short, a favore invece di un rialzo del Ftse Mib che riteniamo ancora credibile nel breve.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax e dell'S&P500? Quali le sue attese nel breve?

Per l'S&P500 si segnala un movimento rialzista abbastanza contenuto, con volumi di scambio al lumicino, caratteristica tipica del mese di dicembre.

L'indice è sopra i 3.670 punti, precedente resistenza e ora supporto, la cui tenuta favorirà nuovi allunghi fino a 3.725 punti prima e in seguito verso area 3.800.

Avremo una view ribassista sull'S&P500 soloin caso di discese sotto i 3.550 punti.

Il Dax, al pari del Ftse Mib, non si è espresso al rialzo e si è agganciato alla resistenza dei 13.370 punti.  Questo ostacolo deve essere violato per salire fino a 13.600 punti prima e in seguito in direzione di area 14.000.

Al contrario, per il Dax c'è poco spazio di manovra al ribasso e solo sotto i 12.800 punti la view tornerà negativa, con possibile chiusura dei gap fino ai livelli di 12.100 punti prima e degli 11.500 punti in seguito.

Bper Banca ha chiuso in rialzo ieri, diversamente da Banco BPM. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Banco BPM nel complesso si è allineato a quello che è stato il movimento del Ftse Mib, ossia è rimasto laterale tra i massimi di 1,95 e i minimi di 1,78 euro.

Saremo ribassisti solo sotto 1,72 euro, con obiettivi di discesa per Banco BPM fino al prossimo supporto a 1,5 euro.

Rialzisti invece sulla rottura di 1,9 euro per andare fino a 2,046 euro e in seguito puntare al recupero dei 2,2 euro, oltre cui Banco BPM potrebbe puntare alla chiusura del gap a 2,38 euro.

Per Bper Banca si segnala lo stesso movimento laterale di cui abbiamo parlato poc'anzi per Banco BPM, ricordando che ci sono voci di un potenziale deal tra i due gruppi.

Per il momento Bper Banca passa nella zona della bergamasca dopo aver acquistato le filiali di Ubi Banca nell'ambito di un'operazione che si perfezionerà a febbraio prossimo.

Dal punto di vista tecnico il titolo è in una zona laterale tra 1,46 e 1,56 euro, con obiettivi di rialzo oltre quest'ultima soglia a 1,74 euro prima e in seguito verso i 2,4 euro, con proiezioni successive alla chiusura del gap a 2,75 euro.

Su Bper Banca saremo ribassisti in caso di abbandono del forte supporto a 2,31 euro, la cui violazione potrà portare fino al minimo storico in area 1 euro.

ENI ieri è salito ancora, avvicinandosi verso area 9 euro. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

ENI ha disegnato un doppio massimo quasi da manuale a 8,85 euro, con un gap ancora aperto a 8,4 euro.

Sotto questa soglia il titolo potrebbe scendere fino ad area 8 euro, segnalando che queste flessioni potrebbero offrire occasioni di acquisto, ma con debolezza, perchè ENI ha ancora da chiudere un gap aperto a 7,5 euro.

Enel continua a ripiegare dopo aver lambito di recente i massimi storici. Vede nuovi ribassi dai livelli attuali?

Per Enel segnaliamo un'inversione sui massimi storici a 8,56 euro e questo non è certo positivo, segnalando che l'eventuale violazione di 8,068 euro aprirà le porte ad ulteriori flessioni fino al supporto a 7,55 euro.

Cosa può dirci in merito al recente andamento di Poste Italiane?

Poste Italiane dovrebbe appoggiarsi sulla soglia degli 8,2/8 euro, anche se ciò permetterebbe di scaricare l'ipercomprato che ha caratterizzato tutta la salita messa a segno a novembre.

Sarà importante valutare il test in area 8,2/8 euro, per vedere se ci saranno acquisti su Poste Italiane che in caso di ripartenza al rialzo punterà in primis a 9 euro e poi a 9,38 euro.