Ftse Mib: ecco quando ci sarà la svolta. Eur/Usd rischia ancora

Il Ftse Mib è in attesa di nuovi input e prima di un movimento direzionale sarà necessario un aumento dei volumi. La view di Antonello Marceddu.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib continua a muoversi in trading range, presentandosi ora nella parte alta dell'intervallo esplorato di recente. Quali movimenti vede per le prossime sedute?

Il Ftse Mib continua a rimanere all'interno del range compreso tra i 19.000 e i 19.900 punti e almeno per il momento i volumi di scambio non forniscono grandi indicazioni in merito alla direzionalità.

Il mercato sta aspettando informazioni nuove per prendere una direzionalità e almeno per ora non si segnala nulla di nuovo all'orizzonte.

Il Ftse Mib ha avviato indubbiamente un bel recupero dall'area dei 19.000, riportandosi nella parte alta del trading range che al momento è rimasta inviolata.

Al ribasso segnali negativi si avranno solo con discese sotto area 19.000, la cui rottura porterà il Ftse Mib con buona probabilità ad una discesa verso i minimi del 15 giugno in area 18.300. 

Se al contrario il Ftse Mib dovesse riuscire a superare i 19.900/20.000, punterà in primis ai massimi di giugno in area 20.400, con target successivo a quota 21.000.

Come detto prima i volumi di scambio non sono così alti e probabilmente il mercato è in attesa di nuovi input.

La fase di lateralità coincide con i dubbi sul ricorso o meno al Mes da parte dell'Italia, quindi si è in attesa di chiarimenti da parte della politica.

L'euro-dollaro sta difendendo l'area del 1,12, ma appare un po' ingessato al momento. Quali scenari prevede nel breve?

L'euro-dollaro come fisionomia grafica ricorda un po' quella del Ftse Mib, per quanto si tratti di due asset molto diversi tra loro.

Il cross sta oscillando intorno alla mediana delle bande di Bollinger a 1,125 e non escludo che possa scendere ancora nel breve.

L'euro-dollaro potrebbe scendere dapprima a 1,12/1,118 e poi allungare la flessione verso area 1,112, livelli intermedi delle bande inferiori di Bollinger.

Da vedere poi se le suddette bande saranno rotte al ribasso o se le stesse favoriranno una spinta rialzista dell'euro-dollaro.

In questo secondo caso, a patto che il recupero sia supportato da una buona iniezione di volumi, il cross potrebbe ripartire al rialzo in direzione di area 1,14/1,142.

Per il momento stiamo un po' alla finestra in attesa di capire cosa l'euro-dollaro vorrà fare ed è meglio aspettare prima di intervenire che fare operazioni che potrebbero rivelarsi dannose.

L'oro continua a viaggiare a ridosso dei recenti top di periodo. Ci sono le condizioni per nuovi rialzi?

L'oro potrebbe anche aver finito la sua corsa al rialzo o essere prossimo alla conclusione della stessa, perchè a mio avviso ha trovato resistenza sulla seconda banda di Bollinger.

Si tratta di un segnale che solitamente promette una fase ribassista e nel caso del gold si potrebbe avere un ripiegamento verso la mediana delle banda di Bollinger posta a ridosso di area 1.745 dollari. 

Un test di questo livello potrebbe anche creare le condizioni per un ribasso più esteso, segnalando un supporto intermedio in area 1.760 dollari.