Ftse Mib: ecco i target del rialzo. Eur/Usd ancora più su?

Il Ftse Mib è ben intonato per andare a esplorare livelli più elevati di quelli raggiunti.

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ha frenato leggermente dai top degli ultimi giorni, mantenendosi però a poca distanza dagli stessi. Quali le attese nel breve?

Nei giorni scorsi il Ftse Mib ha chiuso un piccolo gap-up aperto tra venerdì e lunedì scorsi e di fatto la discesa delle ultime due sedute è stata alquanto contenuta.

Ftse Mib verso nuovi rialzi?

Segnalo che c’è un altro gap della scorsa settimana tra le sedute di mercoledì e giovedì tra i 26.740 e i 26.888 punti.

Non è un grande salto, ma è possibile che il Ftse Mib possa colmarlo nel breve, con un ripiegamento verso area 26.750/26.740, dove troverà un supporto.

In caso di violazione al ribasso di questa soglia sarà da mettere in conto una prosecuzione delle vendite verso quota 26.000 punti.

Da vedere ora se il calo delle ultime due sedute sia stato solo un pull-back e si torna quindi a salire dopo un breve momento di stasi.

Al rialzo il prossimo target è in area 27.700, dove l’indice andrà a colmare il gap lasciato aperto tra la chiusura del 9 e l’apertura del 10 marzo scorsi.

Al momento ritengo più probabile un’evoluzione di questo tipo, a patto che il Ftse Mib difenda i supporti.

Le attese sono per un movimento in range tra i 26.500/27.000 e i 28.000 punti, senza che ci sia tanta direzionalità per l’indice.

Tra gli indicatori che di solito seguo, quello della volatilità è abbastanza appiattito verso i valori minimi e questo mi fa pensare che possa esserci un rialzo del Ftse Mib.

Il Roc è sopra i valori dello zero e quindi anche questo segnala che potrebbe esserci interesse a proseguire lungo la strada della salita.

Per il momento non vedo rischi al ribasso per il Ftse Mib e pur non escludendo la chiusura del gap-up di cui parlavo prima, credo in ogni caso che questo non andrà ad inficiare la fase lateral-rialzista.

Focus sull’euro-dollaro

L’euro-dollaro oscilla intorno ad area 1,09. Ci sono le condizioni per nuovi allunghi o si aspetta un ritorno verso il basso?

L’euro-dollaro ha già provato a spingersi oltre la soglia di 1,09 e potrebbe ancora trovare la forza per allungare il passo fino ad area 1,10.

Una volta raggiunto questo livello si potrebbe assistere anche alla formazione di un doppio massimo e quindi si valuterà se quota 1,10 fungerà da resistenza, tale da fermare l’ascesa del cross.

Valutando le dinamiche della volatilità implicita sulle opzioni, in effetti sono salite un po’ nelle ultime due sedute.

Se la volatilità dovesse aumentare ancora, probabilmente i livelli attuali o quelli prossimi a 1,10 potrebbero fermare la salita dell’euro-dollaro.

Uno stop che potrebbe anche non essere definitivo, visto che magari dopo un pull-back il cross potrebbe consolidare intorno a 1,09 e poi ripartire verso l’alto.

Sto cercando di interpretare le altre coppie di valute, perchè sembrerebbe che il dollaro abbia delle difficoltà un po’ con tutte e non solo con l’euro.

Momentaneamente potrebbe esserci una fase di lateralità per l’euro-dollaro, ma in caso di superamento di quota 1,10 lo vedremo ben più in alto, con primo approdo in area 1,11 e target successivo a ridosso di 1,12.

L’analisi del petrolio

Il petrolio è scattato in avanti dopo la mossa a sorpresa dell’Opec+. Vede ulteriori rialzi nel breve per questo asset?

Andando a vedere gli indicatori devo dire che il petrolio è destinato a salire ancora dai livelli.

Si iniziano a segnalare un po’ di ipercomprato e il rischio di una divergenza tra prezzo e indicatore.

Non è da escludere che in area 80 dollari il petrolio possa fermarsi per un po’, come accaduto già nei mesi scorsi.

La mossa dell’Opec+ è stata di fatto una sorpresa e personalmente non credo che il mercato possa sopportare prezzi molto più alti degli attuali.

Gli indicatori però dicono il contrario, perchè segnalano una bassa volatilità che potrebbe significare o un rialzo ulteriore del petrolio o anche un consolidamento intorno agli 80 dollari al barile.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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