Ftse Mib: ecco fin dove può scendere. Fca e Azimut, buy o sell?

Il Ftse Mib ha confermato la negatività nelle ultime due sedute e ora potrebbe raggiungere livelli più bassi prima di ripartire. La view di Alessandro Cocco.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Alessandro Cocco, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su diverse blue chips.

Il Ftse Mib ha stornato rapidamente dai top intraday di martedì scorso. Questo movimento è foriero di nuovi ribassi o si può sperare in un recupero?

Come da lei anticipato, il Ftse Mib martedì ha avviato un movimento correttivo da area 21.100 e questo già è un segnale negativo.

Le ultime due sedute si sono concluse con il segno meno e di fatto hanno dato una conferma della negatività. Anche il Dax si sta muovendo al ribasso, mentre per il Ftse Mib bisogna fare attenzione ora al supporto tattico a 20.249 punti.

Se questa soglia riuscirà a tenere i prezzi, allora ci sarà speranza di un ritorno dell'indice sui massimi di martedì scorso in area 21.100.

Oltre questo livello il Ftse Mib allungherà il passo verso i 21.553 punti, andando a chiudere il gap del 6 marzo, oltre cui ci sarà spazio per un allungo verso i 22.335 punti.

Diversamente, al di sotto dei 20.249 punti il Ftse Mib andrà a confermare la view ribassista e potrebbe scendere verso i 19.650 punti, dove dovrebbe trovare supporto.

Dalla soglia di prezzo appena indicata si potrebbe pensare ad un rimbalzo, mentre sotto area 19.650 il Ftse Mib potrebbe scivolare fino a quota 19.000.

La mia view è per un ritracciamento dell'indice all'interno del trend, con un possibile recupero in seguito, ma non è da escludere che ciò possa avvenire anche ora.

Unicredit ieri ha perso terreno più di Intesa Sanpaolo. Qual è la sua view su questi due titoli?

Unicredit con il massimo di martedì scorso ha superato i top dell'8 giugno e se fosse rimasto al di sopra degli stessi avrebbe inviato un segnale positivo.

Il titolo però è tornato al ribasso e sembra che voglia continuare a scendere, segnalando un supporto ora a 8,57 euro, sotto cui si potrebbe tornare verso area 8 euro. 

Al di sotto di questa soglia troviamo i minimi del 15 giugno in area 7,55 euro, supporto molto forte che ha svolto la funzione di resistenza tra aprile e maggio scorsi.

Nel caso in cui invece Unicredit dovesse tornare a salire, è possibile che raggiunga anche i 9,85 euro.

A differenza di Unicredit, Intesa Sanpaolo è ancora al di sopra dei massimi dell'8 giugno a 1,8386 euro da cui può anche rimbalzare.

Se così sarà il titolo punterà in primis a 1,934 euro, per poi allungare ulteriormente verso i 2 euro prima e i 2,05 euro in seguito.

In caso di ribasso, Intesa Sanpaolo sotto 1,8 euro potrà scendere fino a quota 1,7 euro.

STM ieri ha chiuso in calo dopo una mattinata spumeggiante sulla scia della trimestrale. Valuterebbe un acquisto del titolo ora?

STM potrebbe ripartire al rialzo anche subito e oltre i massimi di ieri a 27,86 euro potrebbe chiudere prima il gap a 28,28 euro e poi puntare ad area 29 euro.

In caso di ritracciamento segnaliamo un target a 25/24,63 euro, area che ha tenuto i prezzi al ribasso ultimamente.

Fca ieri è salito in controtendenza, mantenendosi sopra i 9 euro. Cosa può dirci di questo titolo?

Fca vive delle sedute in cui rallenta davvero tanto, con una bassa volatilità, e altre in cui si muove con decisione.

Il primo supporto ora è a 8,95 euro, mentre la resistenza è a 9,45 euro, oltre cui si guarderà ai massimi dell'8 giugno a 9,69 euro.

Al di opra di livelli appena segnalati, Fca potrà puntare ad area 10,5 euro, mentre in caso di ritorni sotto gli 8,95 euro avremo un primo target a 8,5 euro e un secondo obiettivo in area 8 euro.

Azimut ieri ha mostrato più forza del Ftse Mib, riportandosi poco sopra i 17 euro. Che fare con questo titolo ora?

Azimut mostra un trend rialzista piuttosto interessante e ora o ritraccia oppure rompe con decisione al rialzo.

Il focus è ora sui massimi dell'8 giugno a 17,85 euro, mentre sotto i minimi di mercoledì in area 16,78 euro, Azimut rischierà una flessione verso i 16 euro prima e in seguito in direzione dei 15,4 euro.

Sono positivo sul titolo che a mio avviso può andare a rompere i massimi di giugno a 17,85 euro, oltre cui l'area dei 19 euro potrebbe essere a portata di mano.