Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Laura Sovardi, trader indipendente e corresponsabile del sito www.pietro-pitt-origlia.it, alla quale abbiamo rivolto alcune domande sui mercati finanziari.
I mercati azionari stanno digerendo la sbornia di inizio settimana seguita alle novità sulle elezioni Usa e sul vaccino anti-Covid. Cosa aspettarsi nel breve?
Dopo il rally degli ultimi dieci giorni, sostenuto sia dalla vittoria di Biden che dalla notizia arrivata da Pfizer per quanto riguarda il vaccino anti-Covid, nella seduta di ieri sono arrivate le prese di beneficio sia sui mercati europei che su quelli americani, dopo che solo qualche giorno fa avevano toccato i nuovi massimi di sempre.
A dare il via alle vendite sono stati ancora una volta i dati riguardanti la diffusione del virus, i cui contagi continuano a toccare numeri record, spingendo più Paesi ad adottare ulteriori misure restrittive.
Sono appunto queste le misure che continuano a far paura ai mercati in quanto gli effetti negativi che potrebbero avere sull’economia globale sono sempre maggiori.
Quali saranno a suo avviso i market movers delle prossime sedute e a cosa guarderanno principalmente i mercati?
Messe da parte le elezioni americane e la notizia sul vaccino, che comunque dovrà essere confermata entro fine mese, gli investitori torneranno a guardare con interesse alle prossime mosse delle varie Banche Centrali che continuano a ribadire che la Pandemia è un “cigno nero” per l’economia mondiale.
A questo riguardo solo poche ora fa sono “riecheggiate” le parole della Lagarde secondo cui la Bce ricalibrerà nei modi e nei tempi la sua politica monetaria “al fine di rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica”
Un ulteriore driver a cui i mercati guarderanno credo possa essere la “squadra” che Biden metterà in campo per poter realizzare il suo programma elettorale.
Il Ftse Mib è stato frenato per ora dai massimi di luglio. Assisteremo a nuovi rialzi nel breve?
Dopo aver registrato otto giornate positive nelle ultime nove, con i prezzi che hanno cercato di spingersi in direzione dei massimi di Luglio in area 21.100 punti, il Ftse Mib ha vissuto ieri una seduta caratterizzata da vendite con una chiusura nei pressi dei 20.800 punti.
Certamente il movimento di ieri era atteso, e aggiungo anche utile, per poter scaricare alcuni indicatori che nel breve periodo erano arrivati in fase di forte ipercomprato, e potrà permettere al nostro indice di “ossigenarsi”.
A questo punto credo che il movimento partito ieri possa riportare il Ftse Mib in direzione dei 20mila punti.
Un ritracciamento di questo tipo rappresenterebbe dal mio punto di vista una nuova occasione di acquisto, soprattutto per chi è rimasto fuori dal rally a cui abbiamo assistito nelle ultime due ottave.
Tra i titoli monitorerei in caso di eventuali flessioni Fca che tornerebbe interessante in area 11,40-11,50 euro e Moncler nei pressi dei 38 euro.
L'euro-dollaro si è riportato poco sopra quota 1,18. Quali i possibili scenari per le prossime sedute?
Per quanto riguarda il cambio valutario abbiamo assistito in queste due settimane a giornate di volatilità con i prezzi che comunque rimangono ancora a metà strada tra le forti resistenze sulla soglia degli 1,19 ed i supporti in area 1,165.
Graficamente con la rottura degli 1,19 la moneta unica si spingerebbe verso i top degli ultimi 2 anni in area 1,20.
Al contrario sotto gli 1,165, per l'euro-dollaro dovremmo avere una fase correttiva fin verso i prossimi sostegni sulla soglia degli 1,15.
Il petrolio ha messo a segno un forte recupero spingendosi oltre i 40 dollari al barile. Quali indicazioni ci può fornire per questo asset?
Visto che i mercati guardano sempre avanti, le notizie sul vaccino hanno rivitalizzato il Petrolio, che dovrebbe essere maggiormente impattato dalla ripresa dei consumi, con le quotazioni che hanno superato le prime resistenze in area 41,50 euro.
A questo punto una conferma oltre tali livelli la vedremmo come un segnale di forza che potrebbe riportare il Crude Oil in direzione dei livelli di agosto oltre i 43 al barile.
Per rimanere tra le materie prime, la fase di positività che abbiamo vissuto sui mercati ha portato le vendite sull’Oro che rappresenta il bene rifugio per eccellenza.
Dinanzi ad alcune incertezze messe in un angolo almeno nel breve, le quotazioni sono tornate sui forti sostegni in area 1.850 dollari l’oncia che più volte hanno posto un argine alle vendite.
L’idea operativa è che da questi livelli il Gold possa rimbalzare, anche se sarà solo oltre i 1.940-1.950 dollari che si avrebbe un segnale buy.