Ftse Mib: salita agli sgoccioli? Meglio ENI o Saipem?

Il Ftse Mib ha ancora cartucce da sparare al rialzo?

Di seguito riportiamo l’intervista al trader Davide Biocchi, al quale abbiamo rivolto delle domande sull’indice Ftse Mib e su alcune blue chip.

Il Ftse Mib continua a gravitare intorno all’area dei 30.500. La corsa al rialzo è finita o è presto per dirlo?

Non credo che la corsa sia finita, ma penso che i mercati azionari abbiano bisogno di un assestamento.

I dati sui pay-rolls USA di venerdì scorso non hanno provocato particolari reazioni del mercato, ma il senso che è con questi numeri così buoni è moto difficile che la Fed a marzo possa tagliare i tassi.

Ftse Mib: quali le attese nel breve?

Se quindi viene spostato più in avanti l’inizio della riduzione del costo del denaro, probabilmente le aspettative di sei tagli già scontati dal mercato, diventano meno solide.

Mi sembra che sia troppo pensare a sforbiciate così numerose e quindi ora lo scenario preferito dal mercato è quello del soft landing.

In questo caso, forse l’obbligazionario ha corso troppo e l’azionario potrebbe rimanere sugli stessi livelli, ma in caso di hard landing, allora avrà spazio l’obbligazionario e non l’azionario.

Per il Ftse Mib segnalo un livello importante in area 30.100, che poi diventano i 30.000 punti per via della parte emotiva, mentre al rialzo solo chiusure sopra i 30.700 punti apriranno le porte a ulteriori salite.

Focus sui bancari

Tra i bancari ce ne sono alcuni che più altri offrono spunti interessanti in questa fase?

Nel breve vedo che hanno di nuovo forza le banche che mantengono più appeal per il potenziale margine di interesse che potranno realizzare se il taglio dei tassi si sposta in avanti nel tempo.

C’è da dire che le banche sono anche quelle che in qualche modo hanno ottemperato un po’ a contenere le vendite accusate dai titoli tecnologici, si pensi ad esempo a STM.

Le banche hanno realizzato utili grandiosi che poi dovranno anche distribuire e fino a quando ciò non avviene, continuano ad avere un certo appeal per gli investitori.

I due bancari preferiti sono Unicredit e Intesa Sanpaolo, con il primo che può fare il breakout e il secondo che lo ha già fatto.

Sotto la lente ENI e Saipem

ENI e Saipem sono da valutare sugli attuali livelli di prezzo?

Per Saipem segnalo un livello ostico in area 1,6 euro e solo una chiusura sopra questo livello aprirà nuovi scenari rialzisti.

Mi piace meno ENI che dovrebbe chiudere sopra i 15,8 euro per stuzziare nuovamente il mio interesse.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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