Ftse Mib pronto a nuovi rialzi? Eur/Usd verso target importanti

Il Ftse Mib potrebbe consolidare il forte rally ora, ma un segnale di debolezza si avrà solo sotto una soglia ancora lontana. La view di Laura Sovardi.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Laura Sovardi, trader indipendente e corresponsabile del sito www.pietro-pitt-origlia.it, alla quale abbiamo rivolto alcune domande sui mercati finanziari.

I mercati azionari continuano a mostrare grande forza che nulla sembra scalfire per ora. La tendenza in atto proseguirà?

Dopo una serie importante di giornate vissute all’insegna degli acquisti, nella seduta di ieri sono arrivate le prese di beneficio sia sui mercati azionari europei che su quelli statunitensi.

Questi ultimi in particolare, solo poche ore prima si erano riportati sui livelli di inizio marzo, con alcuni titoli che avevano toccato nuovi massimi di sempre.

L’occasione che ha favorito le prese di beneficio è stato il classico “sell on news”, con le decisioni arrivate dalla Bce che ha aumentato il famoso “Pepp” di ulteriori 6o0 miliardi di eruo, arrivando ad un totale di 1.350 miliardi.

L'Eurotower ha inoltre deciso di prolungare la scadenza da fine 2020 a giugno 2021, spiegando che l’obiettivo del piano è migliorare le condizioni di finanziamento per l’economia reale e in particolare per imprese e famiglie.

Nella sua conferenza stampa la Lagarde, aprendo la porta a possibili acquisti di Junk Bond, ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica del Vecchio Continente ed in questo contesto si inquadrano le nuove misure arrivate dalla Germania che ha varato un piano anti-Covid con un'Iva che scende al 16%.

Dopo l'appuntamento con la BCE, quali ritiene possano essere i principali market movers nelle prossime sedute? A cosa guarderanno i mercati?

Il focus del mercato rimane sempre rivolto ai soliti temi che ci hanno accompagnato in questi mesi.

Al primo posto troviamo sempre il Covid19, che continua a far paura dopo che la curva dei contagi è tornata a risalire oltreoceano.

A seguire le tensioni sempre crescenti tra Usa e Cina ed infine i dati macro per capire se l’economia globale possa ripartire prima del previsto.

Credo che su quest’ultimo punto dovremmo stare molto attenti perché il rally che si è innescato sui listini azionari è dovuto in principal modo alle attese sempre crescenti di una ripresa più veloce di quello che gli analisti si aspettano.

A Piazza Affari il Ftse sta provando avvicinarsi sempre più ad area 20.000. C'è spazio per ulteriori rialzi nel breve?

Nella seduta di ieri si è interrotto momentaneamente il recupero del Ftse Mib che aveva accelerato nelle sedute passate dopo aver rotto al rialzo la soglia dei 18 mila punti.

Per quanto riguarda le prossime giornate è possibile che Piazza Affari possa consolidare il forte rally, con ritorni del Ftse Mib verso i 19.050 punti, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto nella giornata di mercoledì scorso.

Graficamente solo con il ritorno sotto i 18.200 punti il Ftse Mib invierebbe un segnale di debolezza.

Segnalo che l’ottimo stato di forma dell'indice è anche dovuto all’importante recupero che sta interessando il settore finanziario.

Quest'ultimo sfrutta anche la discesa dello Spread dopo che il nuovo Btp decennale ha registrato una domanda record di oltre 108 miliardi di euro e la parte del leone è stata fatta dagli investitori esteri.

L'euro-dollaro continua a spingersi sempre più in alto, tanto da aver superato anche quota 1,13. Il movimento ascendente durerà ancora?

L’effetto Bce ha dato nuova forza alla nostra moneta unica che, violando al rialzo l’area degli 1,125 nei confronti del Dollaro, (sette sedute consecutive all’insegna degli acquisti), si è aperto la strada per andare a rivedere i massimi di 3 mesi fa posizionati vicino alla soglia degli 1,15, dove è presumibile un possibile top di periodo.

Segnali di rinnovata debolezza per l'euro-dollaro arriverebbero solo con ritorni sotto gli 1,125.

Il petrolio sta tirando un po' fiato dopo la lunga corsa al rialzo. Cosa aspettarsi ora?

Le divergenze all’interno dei Paesi Opec+ sulla proroga ai tagli della produzione, hanno portato nervosismo sui prezzi del petrolio.

Nel breve le quotazioni potrebbero anche rifiatare dopo il grande recupero partito a fine aprile prima di nuovi allunghi in direzione dei 40 dollari prima e in seguito dei 42 dollari.

Per rimanere in tema di materie prime, una battuta al volo sull'oro per il quale è sempre confermato il trend rialzista. In caso di violazione al rialzo di 1.780 dollari l'oncia il gold si spingerebbe verso area 1.800 dollari e in seguito in direzione di quota 2.000 dollari.