Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.
Il Ftse Mib si è fermato ad un passo dai recenti minimi di periodo. Quali i possibili scenari ora?
Nella scorsa ottava Piazza Affari è stata laterale, con il Ftse Mib poco sopra il doppio supporto della media a 50 giornaliera e la media a 12 settimanale, dando un segnale di incertezza.
C'è da dire però che rimangono ampie possibilità di un affondo in caso di rottura ribassista delle due medie appena citate.
Infatti, lo scenario principale parla di un cedimento da parte del Ftse Mib di zona 25.700-25.630 punti, con spazio per il secondo doppio supporto della media a 100 giornaliera e della medi a 24 periodi settimanale in area 25.410-25.290 circa.
Possibile un'eventuale accelerazione negativa a 25mila-24.735 e 24.530 punti, prima della media mobile a 200 periodi giornaliera a 24.310 punti.
Questa dovrebbe favorire un pronto riscatto dei corsi, pena crolli generalizzati verso i minimi di periodo a 23.817 punti e zona 23.595-23.530 punti circa, al momento improbabili, ma il mercato è fatto per sorprendere.
Viceversa, eventuali rimbalzi del Ftse Mib saranno ostacolati dalle medie giornaliere a 12 e 24 periodi a 25.960-26.005 punti.
Solo sopra i 26.165 punti potremo assistere ad una ripresa verso i 26.400 punti e i massimi dell’anno, tra 26.540 e il top a 26.688 punti, con una nuova gamba rialzista dai primissimi obiettivi in area 27mila-27.500 punti circa.
Quali indicazioni ci può fornire per due bancari come Unicredit e Intesa Sanpaolo?
Unicredit recentemente era stato caratterizzato da minimi e massimi relativi crescenti, sintomo di un trend decisamente positivo, con presente perfetto doppio massimo, al quale sta facendo seguito un primo movimento correttivo.
Infatti, negli ultimi mesi Unicredit ha dato vita ad una buona ripresa, con un bel rialzo nato dalla tenuta dei 6 euro, quattro massimi crescenti superati, unitamente a quota 10 euro, con oscillazioni sin poco sotto i 10,50 euro, sparata sugli 11 euro non mantenuti, con discesa veloce a toccare i 9 euro, duplice top a 11,03-10,84 euro circa e attuale discesa verso i 10,50-10,80 euro.
Solo sopra i 10,85 euro si può pensare per Unicredit ad una ripresa rialzista, con supporti a 10,41 e 10,19 euro e resistenze a 11,42 e 11,85 euro.
Intesa Sanpaolo dopo l’ultima scrollatina ribassista “virale” ha intrapreso un buon trend rialzista e, dopo un massimo relativo, ha visto la formazione di un triplo massimo decrescente, che ha dato vita alla presente fase correttiva.
In concreto sulla tenuta di 1,38 euro il titolo ha effettuato un ottimo rialzo, superando anche la quota psicologica dei 2 euro, con nuovo top a 2,4875 euro, triplici massimi calanti a 2,458-2,4385-2,429 euro e attuale discesa a 2,3740 euro.
Un nuovo impulso rialzista sarà confermato da Intesa Sanpaolo sopra 2,43 euro, con supporti a 2,34-2,29 euro e prossime resistenze a 2,57 e 2,67 euro.
STM e Telecom Italia hanno imboccato strade opposte in chiusura di settimana. Cosa può dirci di questi due titoli?
STM dopo un doppio massimo non superato e la conseguente fase correttiva, ha ripreso la strada del rialzo, con attuale fase di incertezza laterale correttiva, poco sotto nuovi massimi relativi, in attesa di nuova direzionalità, in un verso o nell’altro.
In concreto, dopo il duplice top poco sopra 33 euro, STM ha corretto sino a poco sopra quota 28 euro, con la recente forte ripresa sul nuovo top a 40,395 euro e presente momento di pausa tra 38,66-38,86 euro circa.
Sopra i 40,40 euro ci sarà una ulteriore salita dei corsi per STM, con supporti a 39 e 38,40 euro e resistenze a 43,30-43,90 euro.
Telecom Italia dopo una fase di buon rialzo ha inanellato una serie evidente di ben quattro massimi decrescenti, che ha provocato la recente fase di declino sotto un importante livello di resistenza giornaliero, con presente accelerazione ribassista.
Infatti, sulla serie di massimi relativi discendenti tra 0,474 e 0,4596 euro, per Telecom Italia ha avuto inizio un ribasso che ha accelerato ultimamente poco sopra 0,36 euro, con ripresa ostacolata dalla media a 200 periodi giornaliera a 0,4 euro e attuale momento di affondo verso 0,3535-0,36 euro circa.
Nuovo impulso rialzista per Telecom Italia solo sopra 0,3780 euro, con supporti a 0,3580 e 0,3480 euro e resistenze a 0,4090-0,4250 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?
Monitoriamo con attenzione: EXOR, LEONARDO, PIRELLI, RECORDATI e SAIPEM al rialzo e BANCO BPM, HERA, INWIT, SNAM e UNIPOL al ribasso.