Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte a Roberto Scudeletti, trader indipendente e titolare del sito www.prtrading.it.
Il Ftse Mib ha perso quota anche nell'ultima settimana di aprile: c'è il rischio di nuovi cali nel breve?
Il Ftse Mib nella scorsa ottava ha visto respinti i rimbalzi dalle medie giornaliere superiori a 12 e a 24 periodi, con il prezzo che si è diretto verso il primo supporto daily della media a 50 periodi, con possibili nuovi cali all’orizzonte.
Infatti, sotto i 24.085 punti di Ftse Mib, potremo assistere ad una prosecuzione della correzione in atto, con primo obiettivo la media a 12 periodi settimanale a 23.955 punti e il minimo precedente a 23.916 punti, con spazio per ulteriori ribassi in zona 23.650-23.510 punti ed eventualmente verso la media a 100 periodi giornaliera a 23.275 punti e la media a 24 periodi settimanale a 23.070 punti che dovrebbero favorire una pronta ripresa dei corsi.
Viceversa, solo una immediata reazione, con superamento della media a 12 periodi daily a 24.405 punti e soprattutto sopra i 24.555 punti, potrebbe dare adito ad un nuovo attacco da parte del Ftse Mib ai massimi dell’anno tra 24.805 e 24.939 punti, sopra cui inizierà una nuova gamba rialzista verso il massimo di febbraio 2020 a 25.483 punti.
Unicredit e Intesa Sanpaolo saranno chiamati al test dei conti nelle prossime giornate. Su quale dei due consiglia di puntare ora?
Unicredit è recentemente caratterizzato da minimi e massimi relativi crescenti, sintomo di un trend discretamente rialzista, seppure nel presente abbia sofferto di una correzione, con falsa rottura ribassista di un livello di prezzo intero e presente rimbalzo respinto da una importante resistenza giornaliera.
Infatti, negli ultimi sei mesi Unicredit ha fornito una buona ripresa, con due massimi in zona 9,426-9,685 euro, recente discesa poco sotto gli 8 euro e attuale rimbalzo verso la media a 24 periodi daily a 8,65-8,56 euro circa.
Solo sopra 8,66 euro si può pensare ad un ritorno rialzista, con supporti a 8,22 e 8 euro e resistenze a 9,23 e 9,66 euro.
Intesa Sanpaolo ha intrapreso recentemente un buon trend rialzista, con le inevitabili correzioni sorrette da importanti supporti sino alla presente quota di prezzo intorno alla quale sta effettuando un movimento laterale, in attesa di una nuova direzione.
In concreto, sulla tenuta di 1,50 euro, Intesa Sanpaolo ha avviato un ottimo rialzo, superando anche la quota psicologica dei 2 euro, con massimo relativo a 2,354 euro e attuale oscillazione tra 2,20 e 2,32 euro circa.
Un nuovo scenario rialzista sarà confermato per Intesa Sanpaolo sopra 2,355 euro, con supporti a 2,265-2,215 euro e prossime resistenze a 2,495 e 2,595 euro.
ENI e Saipem sono stati colpiti entrambi dalle vendite dopo i dati del primo trimestre: cosa può dirci di questi due titoli?
ENI al superamento di un livello di prezzo intero ha intrapreso un rialzo percentualmente interessante, con recente massimo relativo e movimento laterale, col prezzo attuale nella parte inferiore, in attesa di una nuova direzionalità, in un senso o nell’altro.
Infatti. sopra i 7 euro è partito un forte impulso rialzista per ENI, sino al top relativo a 10,66 euro a fine marzo, con attuale andamento ondulatorio tra 10,53 e 9,91 euro circa.
Sopra 10,33 euro è possibile per ENI una prosecuzione dello scenario rialzista, con supporti a 9,96-9,78 euro e resistenze a 10,94-11,41 euro.
Saipem è reduce da un'ottima gamba rialzista, con doppio massimo decrescente nello scorso febbraio, seguito da recente moto correttivo, con presente accelerazione ribassista addirittura in gap down sotto un importante supporto, diventato correttamente resistenza.
Nel concreto, sulla tenuta di 1,62 euro di novembre 2020 è partito un trend positivo che ha visto un doppio top discendente a 2,716-2,689 euro, dal quale è partito il recente movimento correttivo verso 2,15 euro, con attuale salto negativo sotto la media a 200 periodi giornaliera a 2,035 euro verso 1,87-1,925 circa.
Un nuovo timido rialzo verrà espresso da Saipem solo al superamento di 2,05 euro, con supporti a 2,01 e 1…94 euro e resistenze a 2,27 e 2,40 euro
Azimut è salito in controtendenza venerdì, mentre si è mostrato debole FinecoBank. Qual è l sua view su entrambi?
Azimut è protagonista di un trend rialzista da manuale dell’analisi tecnica, con massimi e minimi perfettamente crescenti, sino al recente triplo massimo e la presente fase di incertezza, in attesa di un nuovo movimento direzionale.
Infatti, sulla rottura sopra i 16 euro Azimut ha intrapreso un deciso rialzo che, tra correzioni e riprese, è giunto a formare tre top intorno ai 20,35 euro circa, con attuale oscillazione tra 19,50 e 20,10 euro circa.
Un nuovo impulso rialzista si avrà per Azimut sopra i 20,50 euro, con supporti a 19,52 e 19,05 euro e resistenze a 21,92-23,02 euro.
FinecoBank ha lateralizzato nel breve lo scorso novembre 2020 per poi intraprendere decisa la strada del rialzo, con falsa rottura di un livello di prezzo intero e fase di correzione caratterizzata da minimi e massimi decrescenti tuttora in corso, nonostante l’attuale rimbalzo.
In concreto, dopo una oscillazione tra 11,60 e 13,50 euro circa, sopra quest’ultimo livello ha accelerato un chiaro movimento positivo, con falsa rottura rialzista dei 15 euro sino al massimo relativo a 15,415 euro, con discesa poco sopra 13,70 euro e presente ripresa verso area 14,50-14,30 euro circa.
Oltre i 14,60 euro potremo avere per FinecoBank un rinnovato rialzo, con supporti a 14,02 e 13,50 euro e resistenze a 15,50-16,06 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato e a quali consiglia di guardare ora?
Monitoriamo con attenzione: FERRARI, PIRELLI, PRYSMAIN, TERNA al rialzo e BANCA GENERALI, BUZZI UNICEM e TENARIS al ribasso.