Ftse Mib: improvvise cadute a breve. Unicredit e Intesa buy?

Per il Ftse Mib si teme una perforazione di alcuni importanti livelli di supporto: cosa aspettarsi? La view di Fabrizio Brasili.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Fabrizio Brasili, analista finanziario, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari. Chi volesse contattare Fabrizio Brasili può scrivere all'indirizzo email: f.bsuperguru@yahoo.it.

I mercati azionari hanno avviato la settimana nel segno delle vendite. Cosa aspettarsi nelle prossime sedute?

Man mano che ci avviciniamo alle elezioni presidenziali USA, i movimenti dei mercati si fanno più decisi, anche se ancora sembrano avere in canna un potenziale inespresso.

Temiamo comunque una sciacquata improvvisa prima della prossima settimana ed uno storno più profondo e lungo al risultato ufficiale.

Per il momento la negatività della ulteriore diffusione della pandemia, che ormai ci sembra fuori controllo, viene ancora controbilanciata dalla positività dei possibili ulteriori aiuti da parte di USA ed Europa.

Ma ci domandiamo: quando gli aiuti? E tutto il resto del mondo?I nodi verranno al pettine ormai fra una settimana e produrranno, come più volte scritto, sell on news, o storni continuativi a risultati acquisiti, qualsiasi possa essere il vincitore fra Trump e Biden.

Il primo non avrà alcun interesse, che vinca o perda, a sostenere i mercati, mentre il secondo avrà un ben altro approccio con la sua politica ed i mercati finanziari in particolare.

Novembre e dicembre saranno negativi anche per l'Europa.A questo punto solo una diminuzione netta della pandemia e l'arrivo di un vaccino affidabile nei primi mesi del 2021 potranno ridare fiato e speranza ad una ripresa di tutti i mercati.

A Piazza Affari il Ftse Mib è tornato a mettere sotto pressione l’area dei 19.000. Si aspetta ulteriori ribassi nel breve?

Anche a Piazza Affari più ci avviciniamo ai primi di novembre ed ai risultati presidenziali Usa, e più il Ftse Mib non riuscirà a stare nel mini range 18.800/18.900 e 20.200/20.300.

Per il Ftse Mib temiamo quello che accadrà negli USA: una perforazione di questi sostegni e livelli supportivi a 18.800/18.900 punti, con primo approdo a 18.500/18.600 punti e poi, anche in un'unica soluzione giornaliera, ribassi verso i 18.200/18.300 punti prima e fino ai supporti chiave a 17.800/17.900 punti.

Anche per il Ftse Mib e a maggior ragione, avranno una valenza importante l'arrivo dei nuovi ed anche i vecchi sostegni al debito pubblico italiano ed europeo.

Come valuta il recente andamento di Unicredit e Intesa Sanpaolo e quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Sempre meglio Intesa Sanpaolo rispetto ad Unicredit, ma per nuovi motivi che vanno ad aggiungersi a quelli già noti.

Per Intesa Sanpaolo segnaliamo la fusione già fatta con Ubi Banca, il consolidamento come prima banca e la cedola elevata anche se non distribuita.

Si parla di distribuire, separatamente, nel 2021, entrambe le cedole relative all'esercizio 2019 e al 2020.

Per Unicredit sarà una scelta obbligata quella di ritagliarsi uno spazio identificativo e specializzato o sperare in una operazione di M&A, ma sempre nel ruolo di predatore e non certo di preda, almeno in Italia.

Quindi per il titolo vediamo poca possibilità di risalire la china e di portarsi su valori pre-Covid.

Fca è salito in controtendenza in avvio di settimana, mentre ha perso terreno Ferrari. Cosa può dirci di questi due titoli?

Tra Fca e Ferrari suggeriamo decisamente il primo, ancor più dopo voci, confermate, di "non ostacolo" da parte dell'Antitrust sulla fusione con Psa.

Il titolo ieri è balzato, passando dai supporti (ex resistenze) di area 10,8/10,9 finon a quota 11,5 euro, quasi sui massimi di questa estate, formando un doppio massimo decrescente, foriero di una fase tecnica negativa.

FCA ieri ha poi chiuso con un modesto +0,72%, rimangiandosi gran parte del guadagno ed accentuando la discesa nell'after market.

A mio avviso Fca si può ricomprare in area 10,80/10,90 euro che potrebbe ritestare oggi in apertura.

I nostri abbonati che lo hanno acquistato il mese scorso anche sui supporti di area 9,80/9,90 euro, ieri lo hanno venduto in parte ed attendono la sessione odierna.

Ferrari a nostro avviso va sempre continuamente alleggerito/venduto in area 155,/160 euro.

L’euro-dollaro sta scendendo verso area 1,18, mentre il dollaro-yen sta provando a risalire in direzione di quota 105. Cosa aspettarsi per questi due cross nel breve?

Fino alla prossima settimana l'euro-dollaro rimarrà fra 1,17 e 1,19 e man mano che ci avvicineremo al responso elettorale i movimenti si potrebbero fare più violenti ed ampi, con range tra 1,16 e 1,20.

Più modesti i movimenti del dollaro-yen sempre compresi fra 104,50 e 106,50, ricordando che il cross è ben controllato dalla Bank of Japan.