Ftse Mib positivo, ma rischi in agguato. Buy Unicredit o Intesa?

Il Ftse Mib nel brevissimo potrebbe continuare a salire ancora un po', ma è bene fare attenzione perchè sono possibili cattive sorprese. La view di Angelo Ciavarella.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets a Infinox Capital e Professore a contratto di Teoria e pratica dei mercati finanziari all'Università di Greenwich, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.

Il Ftse Mib è ripartito al rialzo dai minimi di venerdì scorso e si sta riportando verso i top segnati intorno a metà agosto. Quali i possibili sviluppi nel breve?

In primis vorrei far notare che agosto è stato un mese particolarmente positivo per le Borse a livello mondiale, meno per quelle europee.

A Piazza Affari intanto il Ftse Mib rimane ingabbiato tra i 19.500 e i 20.500 punti, con qualche piccola escursione sopra e sotto questi valori vista a luglio.

Il mercato italiano insieme a quello inglese e francese, è tra i peggiori a livello mondiale con riferimento alla performance da inizio anno.

Stiamo parlando di Paesi in cui il coronavirus ha colpito un po' di più e dove la recessione nel trimestre passato è stata particolarmente significativa.

In questo momento il Ftse Mib si sta spingendo verso l'area resistenziale dei 20.500 e solo una chiusura al di sopra di tale soglia, confermata in un paio di sedute, potrebbe dare ulteriori linfa al mercato.

La soglia dei 21.000/21.200 punti è quella che fa da tappo, ricordando che quest'area di prezzo è quella da cui è iniziata il grande crollo che ha portato il Ftse Mib fino a quota 14.000 punti.

Il superamento di area 21.000/21.200 porterà nuovi rialzi, con l'indice che potrebbe provare a recuperare un po' di più.

Intanto a Wall Street l'S&P500 sta aggiornando i massimi storici sopra quota 3.400 punti, segnalando che le 5 società tech, Apple, Amazon, Facebook, Netflix e Microsoft, sono i veri titoli che trainano il mercato.

Tornando a Piazza Affari, solo una chiusura del Ftse Mib sotto i 19.500 punti potrebbe portare nuova negatività. Invito a fare attenzione perchè stiamo vivendo l'ultima settimana di agosto e dalla prossima ottava tutti gli operatori torneranno sul mercato.

Ricordiamo che se luglio statisticamente è il miglior mese per i mercati azionari, settembre rimane quello peggiore a livello mondiale.

Considerando che ci sono anche le elezioni presidenziali Usa a novembre, mi aspetto un incremento vistoso della volatilità che al momento è unilaterale, solo al rialzo.

Sintetizzando quindi nel brevissimo a Piazza Affari sono possibili ulteriori salite, ma è bene fare attenzione perchè settembre potrebbe riservare cattive sorprese, in vista di un aumento della volatilità che si tradurrà in escursioni anche significative per il Ftse Mib e gli altri indici azionari.

Intesa Sanpaolo e Unicredit beneficiano della buona intonazione del mercato e fanno meglio oggi del Ftse Mib. Cosa può dirci di questi due titoli?

Comprare Intesa Sanpaolo è un po' come replicare l'andamento del Ftse Mib: il trend è al rialzo e il titolo sta performando un po' meglio del mercato in quest'ultimo periodo.

Nel settore di riferimento Intesa Sanpaolo mi è sempre piaciuto, offre degli spunti interessanti, la banca si conferma solida e malgrado il coronavirus dovrebbe riportare buoni risultati relativamente alla concorrenza.

Dal punto di vista tecnico, il superamento di 1,9/1,2 euro potrebbe portare Intesa Sanpaolo sui massimi di periodo in area 2,2/2,25 euro.

Al contrario una violazione al ribasso di 1,7 euro farà scivolare il titolo verso quota 1,5 euro, ma per ora il trend è positivo, quindi chi è dentro può mantenere le posizioni con stop loss a 1,7 euro.

Unicredit è sempre stato più debole e recentemente si mostra piatto, senza particolari spunti neanche dal punto di vista della speculazione.

Gli investitori lo lasciano un po' galleggiare intorno ad area 8/8,5 euro e solo il superamento di 9 euro potrebbe dare nuova linfa ad Unicredit.

Al contrario una rottura sotto i minimi a 8/7,9 euro potrebbe determinare negatività. Per il momento lo lascerei perdere anche perchè gli investitori non stanno dedicando attenzione ad Unicredit che mostra un trend piatto.

Fca sta provando ad allungare nuovamente verso quota 10 euro. Qual è la sua view su questo titolo?

Un po' tutto il settore automobilistico è migliorato negli ultimi mesi e di ciò ne ha beneficiato Fca che si trova sui massimi di periodo, pur non riuscendo a recuperare per ora i livelli pre-Covid.

Il titolo non ha superato per ora quota 10 euro che rappresenta una resistenza molto importante, ma ad un mese mostra un rialzo di oltre il 6%.

Un superamento di area 9,9/10 euro favorirà nuovi rialzi di Fca con possibile target a 11/11,2 euro. Solo la perdita di quota 9,2/9 euro porterebbe negatività sul titolo.

STM si è riportato sopra quota 25 euro. Vede ancora margini di rialzo per questo titolo?

STM ha dato vita ad un rialzo violentissimo post-Covid, spingendosi a fine aprile sui 25 euro, sostanzialmente quindi sui valori attuali.

Ultimamente il titolo si è mosso poco, ma il trend è stato rialzo, anche se ho paura che stia perdendo un po' benzina. Se avessi STM in portafoglio non lo venderei ora, ma per nuovi acquisti aspetterei almeno area 26 euro, nella speranza che da lì possa spingersi verso i 28/28,5 euro.

Viceversa, solo una rottura dei 23,5 euro darebbe negatività a STM che solo sopra i 26 euro potrà ritrovare spinta al rialzo.

Telecom Italia si mantiene al di sotto di quota 0,4 euro. Quali indicazioni operative ci può fornire per questo titolo?

Telecom Italia ormai non ha nessun tipo di appeal e forse solo con la vendita della rete potrebbe provare a dare vita a qualche rialzo.

Oggettivamente gli azionisti di Telecom Italia da anni accusano il colpo, basti pensare che dagli 1,2 euro del 2016 ora quota sotto area 0,4 euro.

Il titolo soffre parecchio perchè non mi sembra abbia molti spunti e solo la rottura confermata in chiusura di area 0,4 euro potrebbe dare un po' di spinta per portare le quotazioni a 0,44/0,45 euro.

Al contrario sotto 0,35 euro Telecom Italia potrebbe tornare nuovamente in area 0,31/0,3 euro, quindi farei molta attenzione e per ora non lo guarderei.