/ INTERVISTE / Ftse Mib: l'orso colpirà ancora. Quando comprare e quali titoli / Pubblicato: / di Davide Pantaleo
Ftse Mib: l'orso colpirà ancora. Quando comprare e quali titoli
Il Ftse Mib potrebbe aver completato per ora la sua fase di recupero, motivo per cui nuovi long andranno valutati su livelli più bassi. La view di Angelo Ciavarella.
Di seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Angelo Ciavarella, Head of Global Markets a Infinox Capital e Professore a contratto di Teoria e pratica dei mercati finanziari all'Università di Greenwich, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'indice Ftse Mib e su alcune blue chips.
Il Ftse Mib sta vivendo una seduta volatile oggi, faticando a riportarsi stabilmente sopra quota 17.000. Quali i possibili scenari nel breve?
Per parlare dell'indice italiano inevitabilmente bisognerà dare uno sguardo alla situazione degli altri mercati, in particolare di quelli americani, senza trascurare quello tedesco in Europa.
A Wall Street l'S&p500 ha rimbalzato bene dai minimi e proprio oggi il future ha sfiorato il 19,8% dal bottom che è una sorta di bear market rally, quindi un rally dettato da un mercato orso.
Mi aspetto che l'S&P500 si fermi intorno ai 2.640-2.660 punti, così come il Ftse Mib ha trovato un ostacolo nel rimbalzo in area 17.500/18.000.
Penso che questa soglia possa essere per adesso la parte alta del movimento rialzista. Prevedo ulteriori discese delle Borse per una motivazione molto semplice: è vero che il mercato sconta notizie una serie di notizie macro negative, ma il problema è che nessuno sa quanto il coronavirus stia impattando sull'economia.
E' di oggi la notizia secondo cui il PIL italiano dovrebbe crollare del 10% nel trimestre in corso e questo calo interesserà anche altre economie.
Comprare adesso strutturalmente mi sembra azzardato e prematuro, per cui aspetterei ulteriori discese del Ftse Mib nell'ordine del 5%-10%.
Vorresti diventare un bravo trader come Angelo Ciavarella?
Solo allora si potrà iniziare ad accumulare posizioni, perchè se è vero che le crisi determinano notevoli problematiche, è anche vero che offrono grandissime opportunità, in particolar modo per gli investitori di lungo periodo.
Ricordiamo che Wall Street in 16 giorni ha perso il 20% e quello che colpisce non è tanto la perdita, ma l'intensità e la velocità della stessa.
Penso che possa protrarsi il mercato orso nel breve e tornando al Ftse Mib penso che area 15.500/15.000 sia un livello di potenziali ingressi di medio-lungo periodo e se mai si dovesse tornare in ara 14.000 sarei pesantemente compratore.
Questo anche perchè penso che si tratti di una di quelle discese a V che dovrebbe portare ad un recupero abbastanza corposo nell'ultima trimestre dell'anno.
Per ora dunque il recupero del Ftse Mib è da considerarsi concluso?
Il recupero del Ftse Mib potrebbe essere al capolinea per ora e cambierei idea solo nel momento in cui l'indice dovesse riuscire a rompere area 17.800/18.000. Diversamente l'indice per ora si trova in terra di nessuno e personalmente non rischierei a fare acquisti.
Unicredit e Intesa Sanpaolo restano sotto pressione dopo la sospensione del dividendo. I due titoli sono appetibili anche senza cedola ai prezzi attuali?
Il fatto che i bancari debbano tagliare i divdendi anche su pressioni esterne, mi sembra una mossa quasi scontata.
E' vero che la cedola è riferita all'esercizio precedente, ma è altrettanto vero che avrebbe poco senso pagare un dividendo oggi e magari domani andare sul mercato a chiedere soldi perchè ti ritrovi la cassa svuotata.
Se il Ftse Mib dovesse continuare a scendere penso che certi prezzi potrebbero diventare interessanti per alcuni bancari.
Faccio riferimento in particolare ad Intesa Sanpaolo che ha un business solido e se è vero che la ripresa sarà a V, allora anche le banche a quel punto inizieranno ad avere un certo appealing.
Ricordiamo che i mercati si muovono con 3-6 mesi d'anticipo rispetto all'economia reale e se ragioniamo in questi termini ulteriori discese di titoli che hanno sempre garantito un dividendo importante, saranno da monitorare con attenzione.
Tra i due big del settore bancario mi concentrerei più su Intesa Sanpaolo che su Unicredit visto che quest'ultimo è più esposto, ha un business un po' più frammentato e sostanzialmente è una di quelle banche che ha fatto peggio in Borsa.
ENI oggi mette a segno un bel rally, mentre resta al palo ENI malgrado la risalita del petrolio. Qual è la sua view su questi due titoli?
C'è un po' di disallineamento tra il prezzo del petrolio e l'andamento dei titoli oil. Ieri l'oro nero ha toccato il minimo degli ultimi 20 anni sotto i 20 dollari, ma ENI e Saipem hanno avviato un rimbalzo già dalla scorsa settimana.
ENI ha un business abbastanza variegato all'interno del comparto oil, a differenza di Saipem o di altri gruppi più legati alla progettazione che all'estrazione.
Oggi ENI è il migliore del Ftse Mib, anche se ai prezzi attuali mi convince poco e personalmente lo aspetterei in area 8,5 euro per valutare un nuovo ingresso long.
Saipem non è un "core" come ENI, ha perso il 50% del suo valore e resta pressato sui minimi. Non penso che il petrolio recupererà subito e rispetto ad ENI mi aspetto che Saipem continua a rimanere sotto pressione anche perchè il gruppo non ha una cassa così alta.
Aspetterei un ritorno in area 2 euro dove valuterei un acquisto di Saipem per scommettere su un potenziale doppio minimo che potrebbe dare qualche certezza in più.
Enel a suo avviso è un'opportunità da cogliere in questa fase di incertezza del mercato?
Enel è uno dei titoli che mi piace di più nel panorama italiano, in primis perchè è un titolo energetico, ma non è così dipendente dal petrolio come lo è ENI.
Il gruppo ha un business abbastanza distribuito anche a livello europeo, con partecipate grandi in Spagna e in altri Paesi.
E' vero che se le fabbriche sono chiuse, c'è un drastico calo dei consumi di energia, ma Enel è un titolo che a mio avviso potrebbe fare il classico movimento a V.
Il titolo è salito molto bene dai 5 ai 6,4 euro e personalmente aspetterei ora i 5,86 euro per poter entrare in maniera un po' più strutturale e da lì magari costruire delle posizioni long con primo target in area 7 euro.