Ftse Mib: ribasso concluso? Unicredit e Intesa, quando comprare?

Il Ftse Mib è ripartito al rialzo ieri e ora dovrà tenere un supporto chiave per evitare nuovi approfondimenti ribassisti. La view di Pietro Origlia.

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Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari.

Il Ftse Mib ieri ha ritrovato la via dei guadagni dopo quattro sedute in calo. Si aspetta ulteriori salite nel breve?

Sono mercati a due velocità quelli a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane, che vedono da una parte i listini americani tornare sui livelli pre-Covid (anche se bisogna dire che il rally è guidato dai big tecnologici) e dalla parte opposta i mercati del Vecchio Continente che fanno fatica a proseguire quel recupero innescatosi nel mese di marzo.

In questo contesto, non cambiano i temi a cui guardano gli investitori e che vanno dalla diffusione del Covid19, passando per le incertezze commerciali tra Usa e Cina, per finire a quel pacchetto di stimoli fiscali fermi all'interno del Congresso USA.

Sul mercato delle valute prosegue l'ottimo stato di forma della moneta unica europea che nei confronti del Dollaro si porta in direzione degli 1,19. Graficamente una conferma oltre questi livelli aprirebbe le porte per un test di area 1,20.Al ribasso segnali di debolezza per l'euro-dollaro arriverebbero solo con la rottura degli 1,17.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, nella giornata di ieri sono tornati gli acquisti, mettendo fine a quella mini correzione partita il 13 agosto, con le quotazioni che ha ripreso la soglia dei 20mila punti, superata però di pochissimo.

Nel breve per il FTSE Mib importante sarà la tenuta dei 19.800 punti, dove transita sia la media mobile a 50 periodi che la trendline rialzista che parte dai minimi di marzo.

L'indice dovrà difendere la soglia dei 19.800 per evitare un indebolimento del quadro grafico che a quel punto potrebbe spingere i prezzi verso i 19.500 punti prima e a seguire fino ad area 19mila che corrisponde ai i minimi di agosto.

Unicredit e Intesa Sanpaolo ieri hanno mostrato più forza del Ftse Mib. Quali strategie ci può suggerire per questi due titoli?

Il rimbalzo di UNICREDIT, partito dai 7,5 euro, si è fermato a contatto con la media mobile a 50 giorni, posta nei pressi degli 8,4 euro.

Nel breve saranno questi i livelli da monitorare perchè in caso di break il titolo si aprirebbe le porte per allunghi fin verso l'area dei 9,3 euro.

Situazione leggermente migliore per INTESA SANPAOLO che oltre gli 1,90 euro andrebbe prima a chiudere il gap ribassista del 9 marzo in area 1,96 euro e a seguire si spingerebbe fino ai 2,04 euro.Al ribasso solo sotto gli 1,7 euro avremmo segnali di debolezza per Intesa Sanpaolo.

ENI e Saipem ieri si sono mossi lungo sentieri opposti, con il primo in rialzo e il secondo in cao. Qual è la sua view su entrambi?

Per quanto riguarda il settore oil & gas nessun segnale interessante è arrivato in questa settimana.

Nello specifico SAIPEM, tornando sotto la soglia dei 2 euro potrebbe andare a rivedere i minimi di periodo situati in area 1,75 euro.

ENI invece, con la mancata riconquista di area 8,4 euro vede aumentare le possibilità di un ritorno sui minimi di agosto in area 7,5 euro.

Telecom Italia ieri è salito più del Ftse Mib, mentre è rimasto al palo STM. Come valuta l'attuale impostazione di questi due titoli?

Nonostante il recupero di ieri, per TELECOM ITALIA essenziale sarà solo il superamento delle forti resistenze poste in area 0,405 euro.

Solo oltre questi livelli si avrebbe un segnale long con primissimi target a 0,43 euro, dove troviamo ancora aperto il gap ribassista del 9 marzo.

Per quanto riguarda STM, se l'intonazione di fondo rimane al rialzo, interessante risulterebbe una prosecuzione della debolezza di breve in direzione dei forti sostegni che troviamo in area 23,5 euro e che dal mio punto di vista rappresenterebbero una nuova occasione buy.

Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato e a quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli interessanti segnalo CREVAL che oltre i 7,7 euro proseguirebbe il trend rialzista in direzione degli 8 euro.

Da seguire EMAK col break degli 0,9 euro ed infine DIGITAL BROS che dovrebbe aver finito la sua correzione di breve e dovrebbe riprendere la strada degli acquisti con ritorni sui massimi di periodo.

Buon trading

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