Di seguito riportiamo l’intervista realizzata a Pietro Origlia con domande sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari.
Il Ftse Mib ieri è tornato nel mirino dei venditori, riportandosi in direzione di area 17.000. Vede ancora rischi al ribasso nel breve?
Nelle ultime ore i principali mercati azionari sono tornati ad indebolirsi, complice un mix di fattori. In primis o timori riguardanti un nuovo crollo dell'economia, in scia sia alle paure di nuovi focolai di coronavirus che all'incertezza legata ai tempi della fine del lockdown.
A ciò si sono aggiunte le tensioni tra Stati Uniti e Cina in tema di commercio e tanto è bastato per riportare le tensioni sulle Borse.
Quest'ultime hanno messo fine a quel recupero che si era innescato nelle ultime ottave, in particolar modo oltreoceano, con il Nasdaq che solo ad inizio settimana si era spinto vicino ai suoi massimi di sempre.
Uno sguardo all'euro-dollaro
Sul mercato delle valute poco da segnalare, con il cambio Euro-Dollaro che rimane sempre all'interno di quel trading range racchiuso tra area 1,075 e la resistenza situata sulla soglia degli 1,10.
Operativamente solo con la fuoriuscita da questo box si avrebbe un segnale affidabile per l'euro-dollaro.
Ftse Mib: scenari nel breve
Anche per quanto riguarda il Ftse Mib, c'è poco da evidenziare rispetto al nostro ultimo aggiornamento.
Le quotazioni rimangono sempre all'interno di quell'ampio trading range presente da diverse settimane e posizionato tra i supporti posti in area 16.300-16.400 e le resistenze situate nei pressi dei 17.900 punti.
Nel breve sono da monitorare i minimi della scorsa settimana che troviamo in area 17.000, sotto cui aumenterebbero le chance di un ritorno sulle parte bassa della lateralità.
Al contrario, per avere segnali positivi il FTSE Mib dovrebbe spingersi oltre i 17..600 punti, sopra cui i prezzi andrebbero a rivedere le forti resistenze.
Unicredit ieri ha mostrato maggiore debolezza relativa rispetto ad Intesa Sanpaolo. Qual è la sua view su questi due titoli?
Come detto più volte nei miei interventi settimanali, reputo il settore finanziario il meno attrattivo per fare un investimento sul mercato italiano.
Situazione critica per il titolo UNICREDIT che ieri ha rotto i forti supporti e minimi di periodo situati in area 6,5 euro, aprendo le porte per una prosecuzione di quel trend ribassista in atto ormai dalla seconda parte del mese di febbraio.
Le vendite potrebbero spingere il titolo fin verso la soglia dei 6 euro, mentre per avere segnali di forza Unicredit dovrebbe spingersi oltre i 7,5 euro.
Leggermente diversa la situazione per INTESA SANPAOLO, le cui quotazioni sono da diverse settimane in un trading range situato tra gli 1,31 e le resistenze in area 1,55 euro.
Anche in questo caso è possibile che la debolezza del settore possa riportare i prezzi in direzione dei sostegni che rappresentano l'ultimo baluardo per evitare una prosecuzione del trend ribassista in direzione degli 1,20 e a seguire degli 1,10 euro.
Exor ieri ha vissuto una seduta da incubo, mentre è stato più contenuto il ribasso di Fca. Quali indicazioni ci può fornire per entrambi?
Il titolo EXOR paga lo scotto della mancata vendita di PartnerRe, con le quotazioni che vanno incontro ad un vero e proprio sell-off, avvicinandosi ai primi supporti posti in area 43 euro, sotto cui la discesa proseguirà verso i 40 euro.
Situazione da monitorare anche per FCA che dopo aver rotto al ribasso la trendline rialzista che partiva dai minimi di marzo potrebbe spingersi in direzione dei minimi mensili, situati sulla soglia dei 7 euro, dove il titolo potrebbe innescare un rimbalzo.
Visto il recente andamento del prezzo del petrolio, quali strategie ci può suggerire per due titoli oil come ENI e Saipem?
Il rimbalzo di ENI innescatosi nel mese di marzo ha perso forza nelle ultime settimane, tanto che in caso di rottura degli 8,35 euro potrebbe continuare la discesa fin verso la soglia degli 8 euro.
Situazione quasi simile per SAIPEM che dopo aver mancato il superamento dei 2,40 euro potrebbe andare a rivedere i 2,17 euro e a seguire i 2,10 euro.
Quali sono i titoli che sta seguendo più da vicino in questa fase di mercato? A quali consiglia di guardare ora?
Tra i titoli interessanti segnalo NEXI in caso di debolezza verso i 13,70-13.80 euro.
A seguire A2A con conferme oltre area 1,26 euro ed infine SARAS che con la tenuta degli 0,78 euro potrebbe andare incontro ad un rimbalzo in direzione degli 0,9 euro.
Buon trading
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