Ftse Mib ancora long, ma pronti a tutto. Unicredit e Intesa buy?

Il Ftse Mib dovrà superare i top di giugno per confermare la voglia di continuare a salire, con target anche molto ambiziosi. La view di Sante Pellegrino.

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Di seguito riportiamo l'intervista realizzata a Sante Pellegrino, trader indipendente, al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'attuale situazione dei mercati e in particolare di Piazza Affari.

Per il Ftse Mib l'area dei 20.000 si sta rivelando una soglia ostica da superare. Ci sono ancora chances per uno spunto rialzista o si tornerà giù?

Oggi c'è un cambio ciclico sui mercati finanziari e questa scadenza sarà molto importante.

Bisognerà osservare i nuovi parametri di azione che il mercato disegnerà e sarà rilevante per il Ftse Mib superare i 20.395 punti, per confermare la voglia di continuare a salire.

I successivi target al rialzo sono individuabili a 20.980 punti prima e 21.780 punti, due livelli di resistenza molto importanti.

Una volta superati questi due ostacoli, il Ftse Mib dovrà dirigersi verso lo swing dei 22.650 punti e successivamente dei 26.250 punti, ma molto più in là nel tempo

Al contrario, se la proiezione ciclica dovesse presentarsi negativa, questo scenario si materializzerà solo dopo la violazione da parte del Ftse Mib del supporto a 18.830 punti prima e a 18.270 punti in seguito.

Al di sotto di questa soglia l'indice potrebbe scivolare fino ad area 17.000/16.950, sotto cui si rischierà un affondo fino alla chiusura del gap lasciato aperto in area 15.100.

Per il momento rimaniamo positivi sul Ftse Mib con un'accumulazione di volatilità, quindi guardiamo con fiducia alla possibilità di ulteriori evoluzioni rialziste nel breve, ma bisogna essere pronti a tutto.

Cosa può dirci in merito al recente andamento del Dax? Quali le sue attese nel breve?

L'S&p500 in avvio di settimana ha provato a recuperare la resistenza dei 3.200 punti, ma è stat respinto dalla stessa.

L'indice dovrà recuperare i 3.230 punti per andare a colmare il gap che è stato lasciato aperto a 3.320 punti.

Solo da questo livello l'S&P500 allungherà il passo e si spingerà su nuovi massimi storici come ha già fatto il Nasdaq Composite.

Al ribasso da monitorare con attenzione la soglia psicologica dei 3.000 punti, sotto cui l'S&P500 potrà scendere fino ad area 2.750.

Il Dax, al pari dell'S&P500, dovrà necessariamente superare la prima resistenza di rilievo che in questo caso si trova a 12.950 punti.

Oltre questo livello si guarderà alla resistenza dei 13.750 punti, a mio avviso psicologica perchè da lì è partito il crollo legato al coronavirus.

Diventeremo negativi sul Dax in caso di discese sotto area 12.000, livello psicologico importante, la cui rottura potrà far cadere l'indice fino ai 10.800/10.500 punti.

Intesa Sanpaolo ieri si è fermato sulla parità, mentre si è mostrato più debole Unicredit. Cosa può dirci di questi due titoli?

Unicredit rimane stazionario alla pari del Ftse Mib in un canale che ha come resistenza ai 9,34 euro e come supporto i 7,54 euro.

Fino a quando il titolo si manterrà sopra i 7,95 euro prima e i 7,54 euro dopo, non avremo nulla da temere, ma dovrà superare i 9,34 euro per andare ad agganciare la resistenza molto importante a 10,35 euro e poi a 10,35 euro.

Per Intesa Sanpaolo segnaliamo un'interessante accumulazione, anche in previsione dell'OPS in corso su Ubi Banca.

Occhi ben aperti perchè sopra 1,83 euro diventeremo fortemente rialzisti sul titolo che potrà puntare alla chiusura del gap a 2,05 euro.

Da quest'ultima soglia Intesa Sanpaolo potrà puntare a colmare ulteriori gap a 2,3 euro prima e a 2,51 euro in seguito.

Negatività solo se il titolo dovesse scendere sotto 1,67 euro prima e sotto 1,55 euro dopo, per andare a prendere i minimi a 1,35 euro.

Telecom Italia ieri ha allungato ancora il passo dopo il rally di inizio ottava. Qual è la sua view su questo titolo?

Molto interessanti le ultime due candele di Telecom Italia, segnalando che si sta creando un pattern che in gergo vien chiamato "three white soldiers".

Il titolo dovrà però superare quota 0,38 euro per andare ad agganciare la resistenza a 0,39 euro.

Da lì in poi saremo rialzisti su Telecom Italia, ma solo dopo aver superato 0,4 euro, per andare a chiudere due gap, a 0,43 uro prima e a 0,455 euro in seguito.

Sotto 0,33 euro Telecom Italia tornerà negativa, con il rischio di una discesa verso i minimi storici di area 0,27 euro.

STM è stato colpito da forti sell ieri dopo il rally delle tre sessioni precedenti. Quali indicazioni ci può fornire per questo titolo?

STM ha tentato di superare la resistenza a 25,32 euro, ma ha fallito nel suo intento per via di un pattern di inversione.

A questo punto è necessario confermare il supporto di area 24 euro, per tornare a salire, superare i 26,3 euro e andare a chiudere il gap intorno a 28,3 euro.

Diventeremo negativi su STM in caso di discesa sotto i 24 euro, con proiezioni al ribasso fino a 21,85 euro.

Poste Italiane resta sotto gli 8 euro, persi all'inizio dell'ultima decade di giugno. Quali strategie ci può suggerire per questo titolo?

Poste Italiane resta sospeso sul supporto fondamentale dei 7,8 euro che resta vitale e non dovrà essere violato al ribasso, pena un'estensione ribassista fino ai 7 euro.

Fino a quando Poste Italiane manterrà i 7,8 euro potrà tentare nuovi recuperi e dovrà superare la resistenza a 8,15 euro per andare a vedere i 9,1 euro.

Da lì in poi Poste Italiane potrà andare a chiudere il gap a 9,5 euro e tornare positivo per salire ancora fino a 10,15 euro prima e a 11,24 euro in un momento successivo.